HornBlower Cafe'
Milano
Via Raffaello Sanzio 12

Alberto Grein
dal 1/5/2005 al 5/6/2005
339 7777998

Segnalato da

Silvia Campanella



approfondimenti

Alberto Grein



 
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1/5/2005

Alberto Grein

HornBlower Cafe', Milano

Finestre sull’infinito. Nell'ambito della rassegna 'Il primo lunedi' non si scorda mai


comunicato stampa

Finestre sull’infinito. Nell'ambito della rassegna 'Il primo lunedi' non si scorda mai

Così presenta la sua mostra Finestre sull’infinito Alberto Grein, artista-artigiano milanese che con la prima personale italiana dedicata alle sue vetrate istoriate, inaugura il penultimo “Il primo lunedì non si scorda mai” prima della pausa estiva.

“… a quest’approssimazione all’infinito ho inteso riallacciarmi con questi lavori ispirati ai diagrammi ermetici di Giordano Bruno e agli oggetti frattali, immagini ottenute al computer dell’elaborazione di espressioni matematiche complesse e iterative. In questi due tipi di immagini, apparentemente così diverse per contesto e origine, ritrovo un nocciolo comune: la rappresentazione dell’infinità dei mondi, dal microcosmo al macrocosmo, contenuti l’uno nell’altro”.

Il primo lunedì non si scorda mai. Perché da febbraio, a Milano, ogni primo lunedì del mese un giovane artista espone le sue opere per la prima volta (o quasi).

Ideatore e promotore dell’iniziativa è HornBlower Cafè, un giovane locale milanese che ha scelto di puntare sull’arte “alle prime armi” ma di grandi speranze per caratterizzarsi in un panorama affollato come quello della nostra città, offrendo un vero e proprio calendario di eventi culturali.

Penultimo appuntamento per “Il primo lunedì non si scorda mai” prima della pausa estiva, lunedì 2 maggio 2005. Penultima mostra assolutamente particolare, che propone una serie di vetrate istoriate, realizzate a mano dall’artista-artigiano Alberto Grein. L’inaugurazione, ovvero l’aperitivo con l’artista, si terrà dalle 19 alle 21; la mostra sarà visibile fino alle 2 di notte del 2 maggio e poi per tutto il mese, fino al 5 giugno 2005.

Alberto Grein, nato a Milano nel 1961, si è diplomato alla Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria di Milano e ha studiato Estetica e Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Milano. Dopo avere collaborato con alcuni studi di vetrate artistiche e di architettura, nel 1992 si trasferisce a Girona (Catalogna, Spagna) dove vive e lavora fino al 2000, partecipando ad alcune collettive, collaborando con pittori e scultori e realizzando cinque vetrate per la chiesa romanica di San Julià a Rabòs d’Empordà, vicino a Girona. Dal 2004 è parte del gruppo di Design Artigianale “La Cadrega” di Milano.

Finestre sull’infinito è la sua prima personale in Italia, ispirata ai diagrammi ermetici di Giordano Bruno e agli oggetti frattali, strumenti e strade diverse volte a dare una rappresentazione finita dell’infinità dei mondi, come meglio spiega l’autore stesso nella scheda di presentazione della mostra.

“Il primo lunedì non si scorda mai” chiuderà questo suo primo ciclo di mostre con la personale di Vera Bennardo, che inaugurerà lunedì 6 giugno 2005.

La vetrata istoriata legata a piombo nasce a cavallo fra il Romanico e il Gotico (sec. IX-X) come elemento iconico-architettonico che, filtrando la luce attraverso la trama finemente lavorata di vetri colorati e linee scure di piombo, restituisce disegni, storie e immagini caricati di un senso di trascendenza. Senso di trascendenza che deriva dalla trasformazione della luce solare bianca, considerata dai cristiani “essenza divina”, in colore, simbolo della meravigliosa multiformità della creazione. Con i grandi rosoni a vetrata delle cattedrali gotiche (“mandala cristiani”, come li definisce Jung) si arriva ad esprimere un’idea di molteplicità e ciclicità caleidoscopica che ci fa avvicinare al concetto di infinito, attraverso l’esperienza estetico-estatica delle visioni concentriche.

A quest’approssimazione all’infinito ho inteso riallacciarmi con questi lavori ispirati ai diagrammi ermetici di Giordano Bruno (Praga, 1588) e agli oggetti frattali, immagini ottenute al computer dell’elaborazione di espressioni matematiche complesse e iterative. In questi due tipi di immagini, apparentemente così diverse per contesto e origine, ritrovo un nocciolo comune: la rappresentazione dell’infinità dei mondi, dal microcosmo al macrocosmo, contenuti l’uno nell’altro. In Giordano Bruno un’intuizione filosofica geniale per la sua epoca, che lo portò, con l’accusa di eresia, sul rogo dell’inquisizione. Nei frattali, filiazione matematica “eretica” delle geometrie non euclidee, immagini frastagliate all’infinito che riconciliano la matematica con la natura e io cosmo.

Inaugurazione: lunedì 2 maggio, dalle 19 alle 21

HornBlower Cafè
Via Raffaello Sanzio 12 - Milano
Orari: lun-ven dalle 8.00 alle 2.00
Sabato dalle 17.00 alle 2.00 – domenica chiuso

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Il primo lunedi' non si scorda mai
dal 5/6/2005 al 1/7/2005

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