Solo un essere umano che conservi in se' le leggende e che sappia aprirsi all'inconscio e all'incertezza sara' capace di creare movimenti che producano immagini archetipiche. L'artista passa abilmente dalla pittura alla scultura e, dall'85, alla grafica.
Mostra personale
Solo un essere umano che conservi in sé le leggende rimaste vive e che sappia aprirsi all’inconscio ed all’incertezza sarà capace di creare movimenti tali che producano immagini ed eventi archetipici. Máro, poliedrico sperimentatore passa abilmente dalla pittura alla scultura e, dall’85, alla grafica.
Nasce a Catacaos, Piura, nel 1928. Realizza studi di pittura con il maestro Ricardo Grau a Lima.
A partire dal 1950 prosegue la sua formazione a Stuttgard in un laboratorio di Will Baumeister. Dal 1967 realizza esposizioni individuali in Argentina, Austria, Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Italia, Spagna, Stati Uniti, Porto Rico e Venezuela. Fra il 1982 ed il 1991 partecipa a varie edizioni delle Biennali di Arte Contemporanea di Venezia e San Paolo.
Nel 1978 la Municipalità di Meinerzhagen gli commissiona un’opera di dimensioni eccezionali (6 x 18 m) per l’auditorium comunale, dopo un concorso aperto nel quale si aggiudica il primo posto;. Da allora ha raccolto numerosi successi: uno dei più recenti è stato il riconoscimento ai suoi meriti artistici concesso dall’Università di Salisburgo nel 1995. Dal 1950 risiede fra Germania e Belgio.
In collaborazione con l’Ambasciata del Perù
Istituto Italo-Latino Americano / Scuderie di Palazzo Santacroce
Vicolo dei Catinari 3 - Roma