Mariella Furno - Museo Morandi
La mostra presenta circa 43 disegni provenienti da collezioni private bolognesi. Segni veloci, scabrosi, duri, poveri, pieni di rimandi e di riferimenti moderni e contemporanei. L'artista fu tra i piu' noti cartellonisti insieme a Cappiello, Cassandre, Dudovich e Sepo. A cura di Concetto Pozzati.
Disegni
La mostra presenta circa 43 disegni di Mario Pozzati (1888 - 1947) provenienti da collezioni private bolognesi e sarà allestita nella Sala Ottagonale del Museo Morandi.
L’inaugurazione sarà preceduta da un incontro alle ore 18 nella Cappella Farnese al quale parteciperanno l’Assessore alla Cultura e Università Angelo Guglielmi, il Presidente dell’Istituzione Galleria d’Arte Moderna-Museo Morandi Lorenzo Sassoli de Bianchi, il Direttore della GAM-Museo Morandi Gianfranco Maraniello, il pittore Concetto Pozzati e il critico Claudio Spadoni.
Mario Pozzati, artista autentico che ha vissuto l’impeto dell’avanguardia futurista e la stagione novecentesca del richiamo all’ordine. Tra i più noti cartellonisti insieme a Cappiello, Cassandre, Dudovich, e al fratello Sepo, riprende a dipingere intensamente, dopo le eccezionali esperienze giovanili degli anni Dieci, al suo rientro in Italia dal Sud America nel 1930.
Amico di Pirandello e Petrolini, di Campana e Raimondi, di Carrà , Sironi, Martini, Morandi, De Pisis, Guidi e Corsi, come tutti i pittori di quella cordata scriveva pensieri e diari. Quei pensieri, trovati spesso ai bordi dei disegni e dei giornali, scritti tra il 1915 e il 1945, vengono pubblicati nel ‘94 sotto il titolo “Saettate†(Book Editore), titolo indicato negli appunti sparsi dell’autore, “scontento e arrovellato†verso sé stesso e dalla “irretita riluttanza†verso il “brigaggio†sociale.
Dopo i diari di Scipione, Sironi e Mafai, queste pagine, scritte con lucida disperazione e riottosità , svelano una personalità struggente e inquietante.
Ricorderà Arcangeli: â€Si avvertiva in lui, alla sola presenza, quel timbro particolare della sua generazione avventurosa, quel misto di antica bohème e di asciutto fervore, di impeto romantico e di decisione…E’ stato fra i rari uomini che han lavorato veramente, con impeto assoluto; anche per questo lo ricorderemo, come una delle sentinelle degne, sfortunate e fedeli di una passioneâ€.
Annotava Filippo De Pisis nel ‘17: â€La fortuna aiuta i forti e gli audaci! e robustissime e audacissime menti sono quelle dei pittori Carlo Carrà e Giorgio De Chirico…questi insieme a qualche spirito eletto e solitario – e non posso tenermi dal ricordare fra i pittori, Severo e Mario Pozzati ! – sono i grandi conquistatori del domaniâ€.
Dopo le rassegne a lui dedicate, tra le altre, Quadriennale di Roma del ’35, personale a Palazzo Re Enzo, Bologna 1945, retrospettiva del ’48 a Palazzo Montanari di Bologna, personale alla Biennale di Venezia (commissione di sala: Morandi, Longhi e Carrà ), antologica al Museo Civico Archeologico di Bologna nel 1987, “I Pozzati: Mario, Severo, Concettoâ€, Palazzo Bellini a Comacchio e la sala permanente a lui dedicata al palazzo Massari di Ferrara.
Questa piccola, ma intensa, rassegna di disegni e di taccuini sottolineerà la formidabile capacità segnica di Pozzati indicandolo come uno dei più grandi disegnatori del ‘900 italiano.
Questi segni veloci, scabrosi, duri, poveri, pieni di rimandi e di riferimenti moderni e contemporanei sono pagine e pensieri di un sudato sentimento.
Curatore: Concetto Pozzati
Museo Morandi
piazza Maggiore 6 - Bologna
Orario: martedì – domenica 10-18; chiuso il lunedì