Museo Morandi
Bologna
piazza Maggiore, 6 (Palazzo d'Accursio)
051 2193332, 051 2193294 FAX 051 2193403
WEB
Mario Pozzati
dal 12/5/2005 al 18/9/2005
051 203646 FAX 051 203403
WEB
Segnalato da

Mariella Furno - Museo Morandi




 
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12/5/2005

Mario Pozzati

Museo Morandi, Bologna

La mostra presenta circa 43 disegni provenienti da collezioni private bolognesi. Segni veloci, scabrosi, duri, poveri, pieni di rimandi e di riferimenti moderni e contemporanei. L'artista fu tra i piu' noti cartellonisti insieme a Cappiello, Cassandre, Dudovich e Sepo. A cura di Concetto Pozzati.


comunicato stampa

Disegni

La mostra presenta circa 43 disegni di Mario Pozzati (1888 - 1947) provenienti da collezioni private bolognesi e sarà allestita nella Sala Ottagonale del Museo Morandi.

L’inaugurazione sarà preceduta da un incontro alle ore 18 nella Cappella Farnese al quale parteciperanno l’Assessore alla Cultura e Università Angelo Guglielmi, il Presidente dell’Istituzione Galleria d’Arte Moderna-Museo Morandi Lorenzo Sassoli de Bianchi, il Direttore della GAM-Museo Morandi Gianfranco Maraniello, il pittore Concetto Pozzati e il critico Claudio Spadoni.

Mario Pozzati, artista autentico che ha vissuto l’impeto dell’avanguardia futurista e la stagione novecentesca del richiamo all’ordine. Tra i più noti cartellonisti insieme a Cappiello, Cassandre, Dudovich, e al fratello Sepo, riprende a dipingere intensamente, dopo le eccezionali esperienze giovanili degli anni Dieci, al suo rientro in Italia dal Sud America nel 1930.

Amico di Pirandello e Petrolini, di Campana e Raimondi, di Carrà, Sironi, Martini, Morandi, De Pisis, Guidi e Corsi, come tutti i pittori di quella cordata scriveva pensieri e diari. Quei pensieri, trovati spesso ai bordi dei disegni e dei giornali, scritti tra il 1915 e il 1945, vengono pubblicati nel ‘94 sotto il titolo “Saettate” (Book Editore), titolo indicato negli appunti sparsi dell’autore, “scontento e arrovellato” verso sé stesso e dalla “irretita riluttanza” verso il “brigaggio” sociale.

Dopo i diari di Scipione, Sironi e Mafai, queste pagine, scritte con lucida disperazione e riottosità, svelano una personalità struggente e inquietante.

Ricorderà Arcangeli: ”Si avvertiva in lui, alla sola presenza, quel timbro particolare della sua generazione avventurosa, quel misto di antica bohème e di asciutto fervore, di impeto romantico e di decisione…E’ stato fra i rari uomini che han lavorato veramente, con impeto assoluto; anche per questo lo ricorderemo, come una delle sentinelle degne, sfortunate e fedeli di una passione”.

Annotava Filippo De Pisis nel ‘17: ”La fortuna aiuta i forti e gli audaci! e robustissime e audacissime menti sono quelle dei pittori Carlo Carrà e Giorgio De Chirico…questi insieme a qualche spirito eletto e solitario – e non posso tenermi dal ricordare fra i pittori, Severo e Mario Pozzati ! – sono i grandi conquistatori del domani”.

Dopo le rassegne a lui dedicate, tra le altre, Quadriennale di Roma del ’35, personale a Palazzo Re Enzo, Bologna 1945, retrospettiva del ’48 a Palazzo Montanari di Bologna, personale alla Biennale di Venezia (commissione di sala: Morandi, Longhi e Carrà), antologica al Museo Civico Archeologico di Bologna nel 1987, “I Pozzati: Mario, Severo, Concetto”, Palazzo Bellini a Comacchio e la sala permanente a lui dedicata al palazzo Massari di Ferrara.

Questa piccola, ma intensa, rassegna di disegni e di taccuini sottolineerà la formidabile capacità segnica di Pozzati indicandolo come uno dei più grandi disegnatori del ‘900 italiano.

Questi segni veloci, scabrosi, duri, poveri, pieni di rimandi e di riferimenti moderni e contemporanei sono pagine e pensieri di un sudato sentimento.

Curatore: Concetto Pozzati

Museo Morandi
piazza Maggiore 6 - Bologna
Orario: martedì – domenica 10-18; chiuso il lunedì

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