Io Oliva Gessi. L'artista narra, con violenza arbitraria e introversa, fatti, situazioni, stati d'animo, fino al punto di scrivere per immagini una sorta di autobiografia del proprio doppio. A cura di Flaminio Gualdoni
Io Oliva Gessi
A cura di Flaminio Gualdoni
Dal 19 maggio al 2 luglio, da Montrasio Arte di Monza, si terrà la mostra Milena Barberis ‘Io Oliva Gessi’, che presenta un’accurata selezione di venti opere, appartenenti alla più recente stagione creativa dell’artista.
Curata da Flaminio Gualdoni, con testo di Vivian Lamarque l’esposizione si propone di indagare la figura dell’artista monzese formatasi tra le aule dell’Accademia di Brera.
Scrive Gualdoni nel saggio introduttivo:†Lavora ormai con una padronanza definitiva. E in perfetta souplesse, sul digitale, intendendolo come modo di accelerazione inventiva, di incursione nelle misure del sogno della forma, dei suoi possibili.
Milena Barberis usa il digitale en peintre, e intende la pittura en poète. E narra, con violenza dolce arbitraria introversa. Racconta, ancora racconta: fatti, situazioni, stati d’animo. Al punto di scrivere per immagini, oggi, una sorta di autobiografia del proprio doppio.â€
Esiste nell’Oltrepo Pavese un borgo, su una collina, che si chiama Oliva Gessi. Un giorno, passandoci per caso, Milena Barberis ha pensato che avrebbe voluto chiamarsi così. Allora, a partire da quel nome, decise di raccontare la propria storia.
Niente di narrativo, però. Fotografando la sua modella, con l’intenzione di farle rappresentare la parte e dipingendo poi con il computer, Milena Barberis ha messo a frutto le elaborazioni digitali già esposte da Mudima a Milano (con presentazione di Achille Bonito Oliva) e in San Pietro in Atrio a Como (con presentazione di Gianluca Marziani).
Ne sono nati 20 “episodi†– pezzi unici su tela – che Vivian Lamarque accompagna con un testo narrativo poetico. I lacci, le difficoltà dell’adolescenza vi sono liberamente rappresentati: qualcosa di simbolico, ma di un simbolico quotidiano e personale. Come un restare sulla soglia delle cose, un perdersi e ritrovarsi. Come capitava all’artista nel rapporto conflittuale con i genitori.
Milena Barberis, nata a Monza nel 1951, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera con Domenico Cantatore, Pietro Diana e Luigi Veronesi, ha frequentato il corso di installazione tenuto da Anne e Patrick Poirier alla Sommerakademie di Salisburgo (A). Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
Montrasio Arte
via Carlo Alberto 40 - Monza