Passi del Minotauro: Der Krieger. La scelta dei due giovani artisti e' stata improntata su un trittico che vede un dipinto del volto dell'Imperatore Costantino affiancato da due possenti tori.
Passi del Minotauro: Der Krieger
Per proseguire i festeggiamenti per il 1mo Anniversario di Maison Musique, nell'ex
macello progettato da Eugenio Mollino nel 1907 a Rivoli, la casa della musica e
delle arti inaugura e invita giovedì 19 maggio dalle 19,30 alle 21 "Passi del
Minotauro: Der Krieger", mostra di opere (tele con tecnica mista) sulla simbologia
del Toro, il Culto di Mitra e la figura del Guerriero (Costantino).
Gli autori delle nuova installazione presso la caffetteria di Maison Musique sono il duo pittorico
Docmio, composto dai torinesi Andrea Gammino e Paolo Pieretto. Docmio non è una
corrente artistica ma piuttosto l'embrione di una "Bottega", come quelle del
Rinascimento, e ama estrarre dall'inconscio quelle immagini già presenti
nell'immaginario collettivo, quindi istintivamente famigliari e "già viste" come
archetipi.
La scelta dei due giovani artisti è stata improntata su un trittico che
vede un dipinto del volto dell'Imperatore Costantino affiancato da due possenti
tori. ll toro, simbolo della forza creatrice, evoca l'idea di potenza, di
impetuosità , e nella mitologia pagana era consacrato a Dioniso, dio della virilitÃ
feconda. Ecco dunque il senso nel titolo di "Der Krieger", il guerriero. Dal testo
di presentazione della mostra: "Esiste nella produzione artistica di Docmio il
recupero di un ricco patrimonio di immagini evocate dall'immaginario di sempre. Sono
opere dedicate a grandi personaggi della tradizione letteraria e storica del
passato. Opere su cui entrambi gli artisti lavorano da alcuni anni (nel modo
dinamicamente alternato che li contraddistingue) fotografando, elaborando a
computer, intervenendo con aniline ed olio per riproporre una nuova edizione di
immagini archetipiche recuperate e rivisitate con l'occhio di oggi. Sono nuove
icone, quasi totemiche, dell'attualità del Mito.
Le digestioni sedimentose proposte
da Docmio, offono tele dedicate a Lacoonte, Costantino o i Tori (Guardiani del Culto
di Mitra), quali soggetti mitologici a loro molto cari. Ciò che ci affascina di
questi lavori è quanto essi siano capaci di trattenere, pur nel loro aspetto
formalmente più classico, il Brucke, quel languore melanconico che una certa
inquietudine espressiva di matrice tedesca fa aleggiare distintamente tra i
movimenti aerei dei protagonisti. Latinità , Peloponneso, mood mittleuropeo sono
alcuni degli spunti a cui si ispirano Andrea Gammino e Paolo Pieretto. Entrambi
circondano i soggetti - quasi monocromi - di probabili incastri atmosferici tra
sacro e pagano, tra demoni gioiosi e fragili sirene, tra dei e angeli. Le risultanze
fanno scattare vibrazioni primordiali, rimandi inconsci al nostro passato più
antico. Sovente l suggeriscono emozioni catartiche, ovvero capaci di trasformare lo
stato d'animo di chi le guarda, trasferendo la vitale ritualità di cui sono pregne
nella loro concezione mitopoietica più positiva. Sono dunque opere "anomale", fatte
di livelli e di riferimenti traslati, capaci di contatto con quelle parti di noi
stessi che vivono in risonanza con i simboli ancestrali dell'inconscio collettivo.
Sono pezzi, collages, insomma, di tutto il nostro vissuto primordiale, accumulato e
vivisezionato in un memoriale che crea somme e stratificazioni di ricordi. Somme di
ricordi e tecniche artistiche che danno luogo a nuove proposizioni interpretative
del mito di ieri nel contesto di oggi. Immagini ormai familiari e note, poiché
ritagliate, perse e recuperate da quell'universo immaginifico della produzione
scultorea e pittorica di tutti i tempi. (Monica Mantelli)
Prosegue, sempre a Maison Musique l'installazione a palco sul Minotauro e sulla
Tauromachia "Impronte del Minotauro" di Dovilio Brero. Ha scritto di lui Vittorio
Sgarbi: "La Stanza del Minotauro è infine di straordinaria inventiva e di felice
figurazione: il mostro appare qui meno inquietante degli altri protagonisti, ormai
reso innocuo e disarmato nella sua pura e arcaica animalità . Dovilio Brero ha per
Mito una sorta di ossessione. Lo racconta per immagini, lo rispetta, lo trasforma e
lo attualizza a modo suo, conservandone il significato, che è poi quello cosmico del
rapporto dinamico fra il maschile e il femminile. La forza di questi lavori contagia
l'osservatore; i volti, gli occhi dei suoi personaggi sono eventi che si rinnovano
sempre dissimili; sono figure che popolano la mitologia mediterranea, e che fanno
parte del suo e del nostro inconscio. Pittore e scultore di forte impatto estetico,
Dovilio Brero è un rivelatore di entità mitiche prepotenti che appartengono ancora
al nostro presente, per cui, sin dai titoli d'ogni suo ciclo pittorico, egli enuncia
- e risolve con rara sapienza artigiana -un messaggio di tensione morale e sociale."
Alle 21,30,con ingresso libero, segue concerto di Fiamma Fumana e Il Parto delle nuvole pesanti in occasione del meeting EBU, l'ente che riunisce i responsabili
della programmazione musicale delle principali radio nazionali europee. Il Parto
delle Nuvole Pesanti: Nato nel '90, Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora
realizzato sette album, fondendo stili e linguaggi differenti, dall'etno-rock degli
esordi, alla canzone d'autore abbracciata nell'ultimo disco. La musica del Parto
miscela la tradizione musicale italiana con alti contenuti poetici, e influenze
world music, concedendosi originali sperimentazioni. Fiamma Fumana: Zampogne,
fisarmoniche e canzoni popolari su temi come l'amore, il sesso e la fatica del
lavoro nei campi, il tutto supportato da una base di elettronica. Fiamma Fumana,
nati da un'idea di Alberto Cottica "transfuga" dei Modena City Ramblers, è il gruppo
che oggi riesce nel modo migliore ad amalgamare melodie popolari e moderni grooves,
ballate tradizionali e club culture.
Inaugurazione: giovedì 19 maggio dalle 19,30 alle 21
Maison Musique
via Rosta 23 - Rivoli (TO)