La poetica tecnologica di Studio Azzurro si incontra con il segno pittorico e l'universo vissuto di Enzo Fabbrucci, con la lettura trasversale e le parole di Piero Angelini. Un opera-dialogo tra le diversita' che cercano nel testo di Dante un ulteriore strumento comune di navigazione della nostra attuale complessita'. Una installazione multipla con un insieme di postazioni interattive
Opera multimediale
La mostra, curata da Paolo Rosa, Piero Angelini e Enzo Fabbrucci, è stata realizzata da Studio Azzurro, con il contributo del Comune di Gradara e di Gradara Innova per la parte organizzativa.
Infinita Commedia è un’opera preliminare a un viaggio dantesco. Una installazione multipla, un insieme di postazioni interattive ripescate dal mondo espressivo di Studio Azzurro. Tanti piccoli segmenti di percorsi praticati nella nostra Commedia contemporanea che si presentano come embrioni di possibili nuove interpretazioni. Un’opera composita, preparatoria a ciò che potrà diventare un grande affresco multimediale nel corso dei prossimi anni e dei prossimi incontri.
Un’opera fatta di opere: la poetica tecnologica e problematica di Studio Azzurro si incontra con il segno pittorico e l’universo vissuto di Enzo Fabbrucci, con la lettura trasversale e le parole di Piero Angelini. Un opera-dialogo tra le diversità che cercano nel testo di Dante un ulteriore strumento comune di navigazione della nostra attuale complessità .
Un’opera che si confronta con un testo infinito. Infinito perché sembra contenere tutte le parole che si possono pronunciare e tutte le immagini che si possono immaginare. E anche tutte le melodie e le rime, e i concetti e le metafore e gli insegnamenti segreti dell'antichità e persino le cronache dell'eterno presente. Infinito perché il tempo non lo ha fermato, non lo ha invecchiato, non lo ha cancellato.
Un'opera-laboratorio continuo per rileggere la Commedia e trasportarla nella lingua del nostro presente, in un nuovo vulgaris in cui poesia, pittura, filosofia incontrano i linguaggi della comunicazione visiva, i sistemi interattivi, gli ambienti sensibili multisensoriali: un museo che ha uno splendido centro, Palazzo Rubini Vesin, ma che si muove costantemente, che non e' mai sempre lo stesso, che cambia col tempo come un organismo vivente.
Un viaggio che comincia a Gradara, dove la passione amorosa di Paolo e Francesca e' divenuta il simbolo dell'opera intera - pietà , dignità senza speranza - per proseguire attraverso i canti danteschi fino al termine della notte, da dove si può solamente salire. Fino al luogo in cui tutti i colori diventano luce. Un viaggio infinito come la vita, infinita commedia.
Inaugurazione: 1 giugno alle ore 17.30
Municipio di Gradara - Palazzo Rubini Vesin