Giorgio De Chirico
dal 1/12/2000 al 4/2/2001
Segnalato da
1/12/2000
Giorgio De Chirico
Cassa di Risparmio, Modena
Nella raccolta e prestigiosa sede di Palazzo Montecuccoli si ospitano annualmente piccole ma selezionate rassegne dedicate all'arte del Novecento. Dopo la mostra dedicata alla pittura a Venezia con opere di Boccioni, Casorati ed altri protagonisti dell'arte del XX secolo, quest'anno si vuole presentare al pubblico una selezione di circa 30 opere di Giorgio de Chirico (Volo, 1888 - Roma, 1978), emblema di alcuni suoi temi di ricerca.
Ritratti, figure e manichini fino alla Nuova Metafisica
Nella raccolta e prestigiosa sede di Palazzo Montecuccoli si ospitano annualmente piccole ma selezionate rassegne dedicate all'arte del Novecento. Dopo la mostra dedicata alla pittura a Venezia con opere di Boccioni, Casorati ed altri protagonisti dell'arte del XX secolo, quest'anno si vuole presentare al pubblico una selezione di circa 30 opere di Giorgio de Chirico (Volo, 1888 - Roma, 1978), emblema di alcuni suoi temi di ricerca.
Fulcro dell'esposizione sono sicuramente i nove Autoritratti scelti a rappresentare uno dei temi più ossessivi e noti dell'autore. Si è voluto all'interno delle molte opere di questo soggetto, privilegiare alcuni simboli e capolavori compresi nell'arco degli anni Trenta-Cinquanta. Sarà possibile ammirare tele eseguite in quello stile collocabile tra un seducente realismo e la sua evoluzione neo-barocca, che ha caratterizzato quegli anni.
In quest'occasione unica di confronto stilistico e tematico, emergono, tra gli altri, l'Autoritratto del 1940 della GAM di Torino, l'Autoritratto in costume del Seicento, proveniente dalla GNAM di Roma ed il preziosissimo quanto curioso Autoritratto nudo, proveniente dal medesimo museo, che l'autore definiva "una delle mie pitture migliori e più complete".
La mostra prosegue con una selezione di dipinti dedicati al tema dei manichini intitolati Archeologi, esempi di una ripresa neometafisica tipica degli anni '50 sino agli anni '70, e che la critica recentemente ha ampiamente rivalutato ribattezzandola "La Nuova Metafisica".
Scrive de Chirico: "Deducendo si può concludere che ogni cosa abbia due aspetti: uno corrente quello che vediamo quasi sempre e che vedono gli uomini in generale, l'altro lo spettrale o metafisico che non possono vedere che rari individui in momenti di chiaroveggenza e di astrazione metafisica, così come certi corpi occultati da materia impenetrabile ai raggi solari non possono apparire che sotto la potenza di luci artificiali quali sarebbero i raggi X, per esempio...".
La mostra modenese, curata da Luca Massimo Barbero, intende proprio mettere a confronto questi due aspetti dell'artista: il culto per la personalità e contemporaneamente il suo completo annullamento. Ancora come esempio di un'immagine collettiva dechirichiana, la mostra che rimarrà aperta sino al 4 febbraio 2001, chiude con un importante rivisitazione del Figliol Prodigo, (1965) ed una piccola ma significativa sala dedicata al tema delle Piazze d'Italia.
Il catalogo, edito da Cicero, conterrà saggi del curatore, di Walter Guadagnini e di Sileno Salvagnini, nonchè un'ampia "biografia raccontata" dei fratelli Giorgio de Chirico ed Alberto Savinio.
Inaugurazione:
sabato 2 dicembre, ore 18.
Orario:
feriali 16.00/19.00;
sabato e festivi 10.30/12.30 - 15.00/19.00.
Chiusura tutti i lunedì, la mattina del 25 dicembre, il pomeriggio del 31 dicembre e tutto il 1° gennaio.
Ingresso libero.
Fondazione Cassa di Risparmio - Via Emilia Centro, 283 - Modena - Tel: 059 239888 - Fax: 059 238966