L'artista indaga l'organismo umano con l'occhio clinico dell'anatomopatologo riuscendo a coniugare arti visive e scienze mediche. Le sue sculture sono il risultato di un'attenta analisi dei testi scientifici, il suo ambito e' quello di un laboratorio anatomico-artigianale che persegue i Pensieri sulla bellezza di Anton R. Mengs
Personale
Giovedì 13 Giugno 2005 alle ore 18,30 si inaugura la mostra personale di Beatrice Pasquali presso la sede della Banca di Romagna in Faenza, corso Garibaldi 1.
Beatrice Pasquali indaga l’organismo umano con l’occhio clinico dell’anatomopatologo
riuscendo a coniugare arti visive e scienze mediche. In bilico tra un formalismo
eziologico e una più sapida demiurgia, le sue sculture sono la risultanza di una
ricerca condotta sull’attenta analisi di testi scientifici che implicano un lungo
processo [in]formativo. L’ambito dell’artista è quello di un laboratorio
anatomico-artigianale che persegue i Pensieri sulla bellezza di Anton R. Mengs (“I
più antichi, che hanno avuto un gusto grande, furono i Greci. Sapevano essi che le
arti sono fatte per gli uomini e che l’uomo non ama nulla più di se stesso e che
perciò la forma umana deve essere l’oggetto più
degno dell’arte: per questa ragione impiegavano la più grande cura su questa parte
della natura [...] Comprendevano che l’uomo è l’opera più degna della natura per la
simmetria della sua struttura e, poiché questa simmetria deriva dalla sua forma e
dal bell’ordine delle sue membra, si applicarono per primi soprattutto alla
proporzioneâ€); Pasquali mette in evidenza i cartesiani del corpo umano, ne individua
i punti nevralgici e le caratteristiche morfologiche creando un parallelo tra la
struttura biologica e la mineralogia, con assunti che appartengono all’architettura,
alle geometrie ortogonali e alla geografia aurea dell’organismo. Nello spazio vitreo
delle teche – che recano l’isolamento del raziocinio e della didattica museale –
trovano infatti posto piccole teste in cera, presumibilmente di bambini, mentre le
Frozen-Charlotte (piccole bambole in ceramica che assolvono al gioco e
all’istruzione, con parti removibili che mettono in vista il funzionamento della
“fabrica†umana) sono adagiate su soffici cuscini di panno blu.
Beatrice Pasquali, nata a Verona nel 1973, vive e lavora a Bologna.
CATALOGO: con testi di Alberto Zanchetta
Inaugurazione: giovedì 15 giugno, ore 18.30
Banca di Romagna – Sede di Faenza, corso Garibaldi, 1
ORARI: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 13.00 – dalle 14.45 alle 16,00