Le Filigrane. Informale materico, astrattismo, pittura gestuale, collage, pittura segnica, un figurativismo appena accennato nel tratto sommario e nervoso che dissipa la forma nello spazio circostante: sono questi i fili conduttori della ricerca dell'artista.
Le Filigrane
L’esposizione d’arte contemporanea ha luogo, fino al 3 luglio 2005, nella suggestiva cornice della Galleria Circolo Toguna’ con le sue antiche stanze affrescate al piano terreno di un elegante residenza ottocentesca di gusto neoclassico.
La Galleria Circolo Togunà di Inverigo si distingue per la sensibilità nel proporre eventi culturali di qualità che spaziano nei vari campi d’indagine, rendendo questo luogo un importante punto di riferimento per il pubblico del territorio e oltre.
Una simbolica via traccia il percorso spirituale lungo il quale si coagula una ricerca formale che è riflesso di una ricerca interiore, quella della propria identità .
Antonia Pozzoli è nata in Brianza ma ha percorso le strade del mondo conoscendo ed assimilando culture diverse e lontane.
L’interesse nell’ambito del design negli Stati Uniti, gli studi artistici presso la scuola Sight&Insight di Mill Valley (San Francisco), il viaggio in Nepal, il soggiorno in Tibet, la conoscenza del Dalai Lama, un vissuto fuori dal comune indirizzato alla scoperta di sé, finalizzato alla realizzazione di una propria missione spirituale, tutto ciò concorre alla definizione di un linguaggio espressivo ricco e complesso che ne porta gli echi.
Il tema "Le Filigrane" sottolinea la metafora del filo che diventa la contrapposizione dialettica tra mondo reale e mondo spirituale, binomio degli opposti sul quale si regge la dichiarazione dell'artista: "tutto nasce alla luce della vacuità intesa come ultima verità esistenziale e si concretizza nel perfetto ordine del caos universale".
Il filo rappresenta il collegamento dell'interiore con l'esteriore così come il sutra (nelle filosofie orientali) è letteralmente il filo che collega questo mondo, l'altro mondo e tutti gli esseri. Il filo è sia Atma (il sé) sia Prana (il soffio) collegati al centro principale, spesso rappresentato dall'artista come il sole o il centro del quadro.
In tutte le tradizioni il filo e la tessitura godono di profondi significati spirituali.
Ricordiamo il filo di Arianna, il mito di Penelope: il filo tessuto di giorno e disfatto di notte è associato all'alternarsi della respirazione nel Taoismo, il cordone ombelicale che la levatrice rompe al nascituro è simbolo della nostra unione e separazione dal mondo circostante e ancora il filo del telaio tagliato dalla tessitrice è segno di benedizione del lavoro eseguito. E' il filo col quale l'uomo ha iniziato a coprirsi e ancora oggi è il filo che usiamo per comunicare tecnologicamente, mentalmente e spiritualmente.
Informale materico, astrattismo, pittura gestuale, collage, pittura segnica, un figurativismo appena accennato nel tratto sommario e nervoso che dissipa la forma nello spazio circostante: sono questi i fili conduttori della ricerca artistica di Antonia Pozzoli, una ricerca che ruota soprattutto attorno alla materia, lieve, aerea morbida, filo, corda, nastro, leggere incrostazioni, lembi di tessuto, materia grezza, ma attentamente ricercata, accuratamente trattata secondo una sensibilità tattile squisitamente femminile.
Dal contatto con l’ambiente culturale americano l’artista deriva l’astrattismo sciolto e spontaneo delle sue composizioni informali, dal rapporto con la cultura orientale scaturisce l’impronta segnica, talvolta francamente calligrafica e quasi ideogrammatica, di opere più marcatamente spirituali, dove il colore è più puro, lo spazio più vuoto, i toni più chiari e l’insieme improntato ad una maggior pacatezza compositiva.
"Messenger" e "911 Wake Up New York" sono diventate nel 2001 protagoniste durante una rappresentazione organizzata a San Francisco per la pace nel mondo a seguito del tragico evento delle "Torri Gemelle".
"911 Wake Up New York" è stata realizzata solo poche settimane prima dell'attentato.
Antonia Pozzoli è riconosciuta dal Bay Area Environmental Counseling per "Wisdom Sutra". Quest'opera rappresenta il testo originale del primo insegnamento di Buddha sulla saggezza e la vacuità .
Al suo rientro in Italia nel 2002 si susseguono mostre in vari paesi della Brianza, sul lago di Como, a Milano e a Nizza Monferrato. Partecipa alla Fiera Internazionale Arte Contemporanea di Padova nel 2004 e alla Fiera Arte di Parma nel 2005.
Inaugurazione: Sabato 18 giugno 2005, alle ore 18
Galleria Circolo Toguna’
Via C. Bianchi, 2/a
Frazione Villa Romanò - Inverigo (CO)