Dellacla gioca con i particolari di un volto-alter ego: disegnando la geografia di un viso, guida lo spettatore nei meandri di una psiche profonda e al femminile. Lucio Frizzotti si immerge alla ricerca dell'anima ma il suo viaggio, partendo dal lato maschile, si traduce in un anelito alla meta' perduta.
Dellacla e Lucio Frizzotti
a cura di Elisabetta Rota
Gli autori, diversi per formazione e sensibilità , ma entrambi accomunabili alla nuova figurazione, in questa occasione si confrontano in un’esplorazione tesa e profonda dell’anima, vista attraverso gli occhi di un uomo e di una donna.
Dellacla gioca con i frammenti e i particolari di un volto che si può identificare come una sorta di alter ego: con una tecnica sorprendentemente matura accompagna lo spettatore in un particolarissimo viaggio, interiore ed esteriore insieme e, disegnando per tappe la geografia di un viso, lo guida nei meandri di una psiche profonda declinata al femminile.
Anche Lucio Frizzotti si immerge alla ricerca dell’anima ma il suo viaggio, partendo dal lato maschile, si traduce in un anelito alla metà perduta dal sapore insieme gnostico ed erotico.
Il contrasto tra una pittura estremamente realistica, quasi fotografica, e gli sfondi astratti e spesso geometrici, sottolinea ulteriormente la forte tensione emotiva dell’artista.
Con questa iniziativa la nuova galleria spezzina propone la prima di una serie di mostre dedicate alla promozione di giovani artisti ed emergenti, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento e trampolino di lancio.
Inaugurazione: venerdì 24 giugno 2005 alle ore 18
Galleria 911
via del Torretto 48 - La Spezia