Il progetto di Liliana Moro prevede l'installazione di una scultura in cartone ottenuta dai kit di montaggio delle casette per bambini. Dall'interno di essa (non è possibile accedervi) scaturisce un sonoro che, con l'aiuto dell'immaginazione dello spettatore, tende a ricostruire una scena da "giallo": qualcosa sta per accadere...
Il delitto e' un'opera d'arte.
Il progetto di Liliana Moro prevede l'installazione di una scultura in cartone ottenuta dai kit di montaggio delle casette per bambini. Dall'interno di essa (non è possibile accedervi) scaturisce un sonoro che, con l'aiuto dell'immaginazione dello spettatore, tende a ricostruire una scena da "giallo": qualcosa sta per accadere... La seconda stanza di Base sarà interamente colorata di rosso, un colore spesso usato dall'artista che rimanda ad una sorta di sospensione drammatica (un rosso né troppo "allegro", né troppo cupo: rosso). Durante l'orario di chiusura dello spazio la mostra sarà visibile come vetrina e il sonoro udibile dall'esterno.
"...un delitto è solitamente il prodotto di due storie ben distinte: da una parte quella del crimine e del criminale che lo commette, dall'altra quella del detective che cerca la verità . Il tratto d'unione fra queste storie è di solito costituito da uno o più cadaveri o da qualcuno che rischia di diventarlo, o da un oggetto che è stato rubato o sta per essere rubato. In questo senso, al di là di movente, modalità , indizi, inganni e effetti speciali, l'essenza del delitto è un confronto materiale e intellettuale fra investigatore e criminale...".
(da: "Atlante del crimine", Edizioni Demetra)
Liliana Moro, nata a Milano nel 1961, vive e lavora a Milano. Attiva dalla fine degli anni '80 (è tra i fondatori dello spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano) ha partecipato a numerose rassegne internazionali tra le quali ricordiamo: Una Scena Emergente, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Documenta IX, Kassel (1992); Aperto 93, XLV Biennale di Venezia (1993); Castello di Rivoli, Torino (1994); Moderna Museet, Stoccolma (1998); PS1, New York (1999).
Tra le mostre personali ricordiamo: Spazio di via Lazzaro Palazzi, Milano (1992); Galleria Locus Solus, Genova (1992); Galleria Emi Fontana Milano; ARC Paris (1993); MUHKA Antwerpen, Galerie M. Rein Paris (1996); Galerie Meert Rihoux Bruxelles (1998); La Ferme du Buisson, Noisiel Paris (1999).
Base è un luogo unico nell'attuale panorama dell'arte italiana, la cui attività viene curata da un collettivo di 15 artisti che risiedono e operano in Toscana e che si fanno promotori di portare a Firenze artisti di varie generazioni, proponendo uno spaccato internazionale tra i più interessanti dell'arte d'oggi, tenendo aperto un confronto sulla contemporaneità , che nella città trova ben pochi altri riferimenti.
In due anni si sono tenute a Base, oltre al concerto inedito di Michael Galasso, numerose mostre tra le quali: Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone... che hanno sempre presentato progetti inediti, legati ad un a personale lettura dello spazio.
In collaborazione con: Fondazione Teseco per l'Arte, Pisa.
Inaugurazione - mercoledì 29 novembre - ore 18.
Orario - dal martedi' al sabato - dalle 17 alle 20 - fino alle ore 24 come vetrina.