Club House
Bologna
Golf Club

Ilze Jaunberga
dal 2/7/2005 al 3/7/2005

Segnalato da

Enzo Rossi


approfondimenti

Ilze Jaunberga



 
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2/7/2005

Ilze Jaunberga

Club House, Bologna

D’apres Raffaello. L'artista dipinge opere nelle quali manifesta il suo rapporto privilegiato con la pittura classica, riproponendola metabolizzata o esemplificata.


comunicato stampa

D’apres Raffaello

Mostra d’arte contemporanea lettone nella Club House del Golf Club a Bologna. Sarà inaugurata alle ore 18 del 3 luglio, in concomitanza con la cerimonia di premiazione del 3° Trofeo SAMUR (Studi Avanzati Malattie Urologiche), onlus presieduta dal Prof. Giuseppe Martorana. La pittrice Ilze Jaunberga esporrà in anteprima alcune tele del ciclo “D’après Raffaello”, dipinte per una mostra che sarà allestita successivamente in alcune sale dalla Casa Natale di Raffaello a Urbino (12-26 agosto 2005) col patrocinio dell’Ambasciata di Lettonia, organizzata e promossa dall’Associazione Culturale Italo-Baltica. Il Prof. Floriano De Santi, Consigliere Nazionale per la Cultura presso la Presidenza della Repubblica, la illustrerà sei giorni dopo, sabato 9 luglio, alle ore 18, ai soci del Golf Club e ad alcuni invitati, con una dissertazione critica ad hoc.
Un critico d’arte svizzero di Losanna, Jacques Gubler, per notiziare e recensire una esposizione dell’artista lettone, ha scritto.

Ilze Jaunberga dipinge opere nelle quali manifesta senza infingimenti il suo rapporto privilegiato con la pittura classica dei Grandi Maestri del passato più lontano dalla sua e nostra epoca, riproponendocela metabolizzata e ricreata rispettosamente senza soggezione, in toto o esemplificata con “particolari” emblematici, su teleri dimensionati con misure che non corrispondono a quelle degli originali referenti, ci risultino essi dipinti o affrescati.
Concordo con chi ha scritto che fa indossare con eleganza e abitare rispettosamente la pittura classica a bambole unisex apolidi indistinguibili, perché sia fruita più modernamente, scevra da feticismi e idoleggiamenti indotti dal consumismo culturale del mordi-e-fuggi deambulando nelle sale di un museo, oppure sfogliando un libro d’arte.

L’insieme dei suoi dipinti emblematizza il “rinascimento” pittorico in atto nella Repubblica di Lettonia, come in molte delle ex repubbliche sovietiche dopo la caduta del Muro di Berlino (1989): un “rinascimento” refrattario ai diktat estetici globalizzanti del sistema dell’arte più ossequiata da chi si attiva come giovane individuo creativo, omologandosi alla contemporaneità artistica più esposta e mercanteggiata per lusingare e compiacere chi detiene il potere critico, organizzativo e promozionale.

Ilze Jaunberga è stata undicenne nell’anno della caduta del Muro di Berlino (1989), tredicenne quando ha scelto cosa fare e chi essere “da grande” (1991, anno della dichiarazione d’indipendenza della Lettonia dall’URSS), ventiseienne nell’anno d’esordio della sua nazione d’origine nella Unione Europea (2004) e dell’inizio dei suoi rapporti ravvicinati con l’Italia. Saranno numerosi i suoi estimatori tra i lettori dei libri di Gombrich concordi nel sostenere che l’arte che deriva dall’arte è più …artistica (Versione italiana di Rebecca Rossi)

Inaugurazione: domenica 3 luglio, ore 18.00

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