100 fotografie che ripercorrono il cammino e lo sguardo dell'artista. La sua opera viene documentata dagli esordi, del primo decennio del '900, sino agli anni settanta. Esposti i vintage degli scatti relativi ai primi paesaggi; le giovani figlie della nobilta' e della borghesia nei loro ritratti ufficiali; le foto di cronaca; quelle di viaggio.
Fotografie
Nel 1998 veniva perfezionato l'atto di donazione tra la Città di Torino
e la Signora Carla Bricarelli di un importante fondo fotografico: quello
di Stefano Bricarelli, uno dei più importanti testimoni della storia
della fotografia torinese e nazionale del XX secolo. Più di 40.000
fototipi venivano ad arricchire il già consistente patrimonio
dell'Archivio Fotografico dei Musei Civici, ora consegnato alla
Fondazione Torino Musei.
Da questo imponente fondo, e con il contributo fattivo della figlia
Carla, sono state scelte 100 fotografie selezionatissime, che ci
aiuteranno a ripercorrere il cammino, lo sguardo di Stefano Bricarelli .
La sua opera sarà documentata dagli esordi, del primo decennio del '900,
sino agli anni settanta. Verranno esposti i vintage degli scatti
relativi ai primi paesaggi (le famose stampe alla gomma) intorno al '10;
le giovani figlie della nobiltà e della borghesia nei loro ritratti
ufficiali; le foto di cronaca, non scevre di sperimentalismi; quelle dei
suoi viaggi, compreso quello, fortunato, statunitense del '36; un
documento relativo a servizi celebri, come quello dedicato a Mussolini
nel '38, fino alle straordinarie riprese dedicate alle automobili, ed
alle prime prove di colore.
Stefano Bricarelli (Torino, 1889-1989), inizia a fotografare già nel
1904, e diviene membro della Società Fotografica Subalpina dal 1908. Nel
1924 acquista la rivista "Il corriere fotografico" trasferendola da
Milano a Torino, pubblica l'annuario "Luci e Ombre" e nel 1926 fonda la
rivista "Motor Italia", prima fortunata pubblicazione nazionale di
automobilismo, che dirigerà per cinquant'anni. Nel 1927 abbandona la
professione di avvocato per dedicarsi alla sua nuova attività di
giornalista professionista e di fotografo, divenendo ben presto uno dei
più celebri protagonisti di questo mezzo espressivo.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo interamente a colori, edito
dalle edizioni della Fondazione Torino Musei, contenente un saggio
introduttivo di Pierangelo Cavanna, curatore della mostra.
L'esposizione è realizzata grazie al sostegno dell'Associazione Amici Torinesi
dell'Arte Contemporanea.
DANIELA MATTEU
Ufficio Stampa
FONDAZIONE TORINO MUSEI
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