Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro
Venezia
via Santa Croce, 2076
041 721127 FAX
WEB
Bice Lazzari
dal 4/8/2005 al 18/9/2005
041 5240695 FAX 041 5241075
WEB
Segnalato da

Monica da Corta' Fumei




 
calendario eventi  :: 




4/8/2005

Bice Lazzari

Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro, Venezia

L'emozione astratta 1954 - 1977. 40 dipinti


comunicato stampa

L’emozione astratta 1954 - 1977

Di Bice Lazzari (Venezia 1900 – Roma 1981), grande protagonista dell’astrattismo italiano, la mostra propone - a venticinque anni dalla morte- 40 dipinti, dagli anni ’50 ai ’70, capaci di documentarne l’inconfondibile fisionomia nel vasto e articolato panorama della scena artistica italiana.

La mostra, dovuto omaggio della città natale a 25 anni dalla morte, consente di ripercorrere, attraverso 40 dipinti tra i più importanti provenienti dall’Archivio dell’artista, l’itinerario di Bice Lazzari lungo trent’anni di lavoro assiduo, spesso solitario e comunque costellato da autorevoli apprezzamenti da parte dei più importanti critici d’arte dell’epoca.
Il percorso espositivo si apre con alcune tra le più caratteristiche opere degli anni Cinquanta, quando la sua pittura si dimostra più vicina alle poetiche dell’informale, in particolare nel noto ciclo delle Situazioni. Un secondo gruppo di opere risalenti agli anni Sessanta documenta il passaggio a una poetica della misura e dell’equilibrio, con presenze cromatiche più controllate e pensate; la mostra si conclude quindi con un gruppo assai significativo della estrema maturità dell’artista, pervenuta ad un rarefatto lirismo intonato all’esprit de geometrie.
BICE LAZZARI nasce il 15 novembre 1900 a Venezia e studia al Conservatorio e all'Accademia di Belle Arti, dove segue il corso di decorazione più “appropriato” per una ragazza (non vi sono le lezioni di nudo). Dal 1925 al 1932 partecipa alle mostre della Fondazione Bevilacqua La Masa con dipinti di carattere figurativo - paesaggi e ritratti - in seguito ripudiati. Contemporaneamente svolge una ricerca assai personale nell'ambito della decorazione su tessuti che la porta a sperimentare un precoce linguaggio astratto documentato dalla partecipazione del 1931 alla Bevilacqua La Masa e del 1934 alla sezione arti decorative della Biennale. Frequenta il vivace ambiente veneziano di quegli anni: nel suo studio di fondamenta Rezzonico passano intellettuali come Carlo Izzo e Aldo Camerino, fotografi come Ferruccio Leiss, mentre ferve il dibattito con protagonisti come Mario De Luigi e Carlo Scarpa (quest'ultimo sposa nel 1935 Nini Lazzari, sorella di Bice). Nel 1935 si trasferisce a Roma dove rimarrà fino alla morte e dove, fino alla fine degli anni '40, realizza opere decorative, anche di grandi dimensioni: pannelli per le Triennali, per la Mostra dell'educazione Nazionale e per committenti privati. Nel 1942 sposa l'architetto veneziano Diego Rosa. Nel 1949 esegue il pavimento a mosaico al Cinema Fiammetta e l'anno dopo ottiene il premio alla Biennale di Venezia con un mosaico - La vanità - eseguito da Gino Novello e confluito nella collezione del Museo di Ca' Pesaro.
Dopo una prima personale a Roma presso la Galleria La Cassapanca (1951), il lavoro per le arti applicate è affiancato da periodiche verifiche pubbliche dell'attività pittorica, in personali (alla Galleria Schneider nel 1954) e in grandi mostre: la Quadriennale di Roma, le mostre dell'Art Club, il Premio Michetti. Negli anni '50 matura la prima personale interpretazione dell'informale, con gli esiti liricamente sofferti delle "Situazioni" e dei "Racconti". Due dipinti di questa fase- Situazione del 1957 e Racconto n. 5 bis del 1959 sono conservati al Museo di Ca' Pesaro. In seguito, la trama geometrica cede il passo alle esigenze espressive della materia e del colorecome documentano le personali di Messina, di Bologna e di Venezia nei primi anni sessanta. Dal 1964 al 1978 (quando dovrà rallentare l'attività per una malattia agli occhi) l'artista lavora a un nuovo ciclo di opere ispirate a un ‘ritorno all'ordine’: prevalgono linee, intrecci e sequenze in analogia con situazioni di tipo musicale. La qualità e la coerenza del suo lavoro sono riconosciute in numerose antologiche di prestigio, tra cui si segnalano quella di Bassano del Grappa a cura di Bruno Passamani e a Venezia a cura di Giuseppe Mazzariol nel 1970. Nel 1979 subisce due interventi agli occhi ma continua l'attività espositiva, ormai relativa alla storicizzazione della sua esperienza. Muore a Roma il 13 novembre 1981.Opere di Bice Lazzari sono presenti nei principali musei italiani e nelle collezioni private più prestigiose.

Organizzata dai Musei Civici Veneziani in collaborazione con l’Archivio Lazzari di Roma.
Resterà aperta, nelle sale espositive al piano terreno, fino al 18 settembre 2005, con l’orario e il biglietto del museo.

Catalogo Mazzotta a cura di Renato Miracco e Flavia Scotton, con una presentazione di Enrico Crispolti e una testimonianza di Tobia Scarpa

Musei Civici Veneziani, Marketing, Immagine e Comunicazione - Monica da Cortà Fumei, Riccardo Bon, Alessandro Paolinelli, Sofia Rinaldi, tel.++390412747607/08/14/18

Inaugurazione: venerdì 5 agosto 2005, ore 18.30

Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce, 2076, Venezia
Orario: 10/18 (biglietteria 10 - 17); Chiuso lunedì
Biglietti:
Ingresso con il biglietto del museo
Intero: 5,50 euro
Ridotto: 3,00 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi, studenti* dai 15 ai 29 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti; cittadini U.E. ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice Gratuito
residenti nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 21 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M
*è richiesto un documento

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