Chiesa di San Severo al Pendino
Napoli
via Duomo, 282
081 202053

Giovanni Massimo
dal 14/9/2005 al 25/9/2005

Segnalato da

Archivio Giovanni Massimo



approfondimenti

Giovanni Massimo



 
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14/9/2005

Giovanni Massimo

Chiesa di San Severo al Pendino, Napoli

Viaggio attraverso il Sema. La mostra presenta un panorama della produzione dell'artista fin dagli esordi, con l'esposizione di una selezione delle opere ancora in possesso della famiglia.


comunicato stampa

Viaggio Attraverso il Sema

In data 15 settembre p.v. si terrà l’inaugurazione della retrospettiva “Viaggio Attraverso il Sema” Opere 1960-2000 del Maestro Giovanni Massimo. La sede istituzionale della mostra, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Provincia e dal Comune di Napoli, dal Comune di Lauro e rientrante nelle Giornate Europee della Cultura 24-25 settembre 2005, sarà la “ritrovata” Chiesa di San Severo al Pendino, ubicata nella prestigiosa e centralissima Via Duomo, in Napoli.
La mostra presenta un panorama della produzione artistica di Giovanni Massimo fin dagli esordi, con l’esposizione di una selezione delle opere ancora in possesso della famiglia, tra le quali maggior risalto sarà dato all’ultimo periodo produttivo, che la Critica ha riconosciuto come atto forzosamente finale della originale ricerca sui segni significanti che ha caratterizzato il percorso creativo dell’artista.

NOTE BIOGRAFICHE

Giovanni MASSIMO nasce a Napoli nel 1931, ove segue regolari studi artistici (allievo di Striccoli, Mormone, Vasco Pratolini...) presso L’Istituto Statale d’Arte. Pittore, scultore e grafico opera sulla scena espositiva, non solo nazionale, sin dai primi anni Cinquanta insegnando disegno e storia dell’arte e soggiornando prima in Liguria (1952-54) con studio a Savona e poi, nei primi anni Settanta, nel Veneto con studio a Vicenza. Dagli inizi degli anni Ottanta agli anni Novanta, stabilisce la propria attività a Napoli. Nel 1996, in seguito ad una grave malattia si trasferisce a Monterotondo (RM), dove tuttavia continua a lavorare e dove si spegne il 15 febbraio del 2004.

Attento all’indagine di un realismo interiorizzato, essenzalizzato e personalissimo, trova ampi consensi di critica e di pubblico nel dibattito creativo ed estetico più attuale e si sposta con sempre più convinta attenzione verso l’indagine spazio-formale e luministica, prediligendo dinamiche visuali pertinenti valori semioligici. Ottiene lusinghieri successi in numerosissime personali e rassegne segnalandosi per la pittura, la scultura e la grafica. Tra le personali vanno ricordate quelle del 1968 presso la Galleria d’arte “La Barcaccia” di Napoli, del 1970 e 1971 rispettivamente presso le Gallerie “L’Isolotto” e “San Carlo” di Napoli, del 1973 presso la galleria d’Arte “Lo Spazio” di Napoli (bronzi e disegni, dove l’Artista si impose alla Critica specializzata) e quelle nelle maggiori città d’Italia. Tra le rassegne tenute all’estero vanno ricordate quelle di: “Helios Galeries” a Reston in Virginia (USA); Vienna; Virginia, alla “Patric Henry Public Library”; Atene alla “Catepina Library”.

Archivio Giovanni Massimo
Via della Costituzione 59 - Monterotondo (RM)

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