Graziano Marini. ''...la sua pittura presenta una griglia ancora geometrizzante, che conserva lievi memorie dell'astrattismo lirico (...), col continuo contrasto tra forma e colore, un colore caldo, mediterraneo, ma che poi evolve verso il Colour Field americano...''. (Massimo Mattioli)
Graziano Marini
A cura di Enrico Mascelloni e Massimo Mattioli
«…la sua pittura presenta una griglia ancora geometrizzante, che conserva lievi memorie dell’astrattismo lirico di Licini, sensuale, col continuo contrasto tra forma e colore, un colore caldo, mediterraneo, ma che poi evolve verso il Colour Field americano, dove il colore, liberato dalle sue funzioni denotative, acquisisce maggiore autonomia. Poi c’è quel trattamento della superficie, quella materia spessa e strattonata, che pare riecheggiare certo Informel francese. E qua e là qualche squarcio improvviso, come di tutto un mondo nuovo che sta già sotto il quadro, e chiede di essere scoperto, di venire alla luce…» (Massimo Mattioli)
Graziano Marini è nato il 27 marzo 1957 a Todi, città dove vive e lavora. Dopo aver frequentato gli ateliers di Burri, Vedova, e Veronesi, nel 1975 conosce Piero Dorazio con il quale stringe un lungo sodalizio di lavoro. Con Dorazio, Giuliana Soprani e Nino Caruso, nel 1978 fonda il Centro Internazionale della Ceramica di Montesanto, di cui è direttore artistico fino al 1990, lavorando con Max Bill, Sebastian Matta, Kenneth Noland, Joe Tilson, Giuseppe Santomaso, Luigi Veronesi ed altri. Nel 1985, a Roma, si tiene la sua prima personale; ad oggi conta numerose mostre, tra personali e collettive, in Italia, Svizzera, Germania, America Latina e Stati Uniti. Insieme a Dorazio progetta l'opera "Arethusa", circa 400 mq. di rivestimento ceramico a decorazione della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio (Me), per conto dell'imprenditore-mecenate Antonio Presti, per il quale realizza anche le decorazioni di una stanza dell’Hotel Atelier sul Mare a Tusa (Me). In occasione del progetto Arte Metrò Roma, realizza un grande mosaico collocato all'ingresso della stazione del metrò di Piazza Barberini. Nel 2002 è invitato al III International of Plastic Art di Baghdad, dove consegue il premio per la pittura. Del 2004 sono le due personali: "L'Arte che sa vedere morire gli Imperi" ad Orvieto, e "Luci ad Oriente" a Zurigo.
Immagini: Conflitti ad Oriente, 1998
Vernissage: Sabato 17 settembre ore 17
Info: tel. 0743521338
Frantoio MARFUGA - Campello sul Clitunno (PG) - Viale Firenze
Orari: dal lunedì al sabato 9-18