Fermimmagini di tempi, luoghi, azioni e pensieri. L'esposizione e' stata ideata appositamente per l'evento della firma della Tregua Olimpica. E' l'esito di una riflessione che parte dall'originale significato del termine 'tregua', per cogliere attraverso opere di artisti contemporanei i momenti di pausa, le interruzioni di tempo, spazio, azione e pensiero.
Fermimmagini di tempi, luoghi, azioni e pensieri
A partire da lunedì 19 settembre 2005, si svolgerà presso le sale di Palazzo Barolo a Torino la mostra Stand By, a cura di Giulia Coss e Francesca Gambetta dell’Associazione Passaporto.
L’esposizione, realizzata con il sostegno del Settore Cooperazione e Pace della Città di Torino, è stata ideata appositamente per l’importante evento della firma della Tregua Olimpica ed è inserita nel programma ufficiale delle iniziative che Torino propone alle delegazioni internazionali e alla cittadinanza durante i giorni della manifestazione.
Il progetto “Stand by†è l’esito di una riflessione che parte dall’originale significato del termine “tregua†e dal suo primo intendimento, ovvero l’essere sospensione momentanea di un qualche cosa. La ricerca curatoriale si propone di cogliere attraverso opere di artisti contemporanei i momenti di pausa, le interruzioni, gli “stand by†delle più comuni categorie umane: il tempo, lo spazio, l’azione e il pensiero.
La mostra presenta opere fotografiche che nella loro immediatezza sono fermimmagini di tempi, spazi, azioni e pensieri. Infatti nei soggetti colti dall’obiettivo si manifesta in primo luogo la rappresentazione della sospensione stessa dell’attimo, del posto, dell’atto o dell’idea che l’immagine riproduce. Contemporaneamente, tuttavia, l’immediatezza dello scatto fotografico traspone i soggetti al fuori di qualunque categoria reale: uomini e cose perdono così la loro precarietà e la loro immanenza per fermarsi in una temporalità eterna. L’esito della ricerca è quindi una duplice constatazione: da un lato l’immagine fissata in una fotografia è in sé sospensione, fermo del soggetto, dall’altra tale “pausa†sospende il soggetto stesso in una dimensione al di sopra delle consuete categorie umane, aldilà del tempo, dello spazio, dell’azione e del pensiero.
Le fotografie presenti in mostra sono opera di nove artisti originari di alcuni dei paesi con cui il settore Cooperazione internazionale e pace della Città di Torino collabora, tra cui Israele, Burkina Faso, Brasile, Argentina e Bosnia. Gli artisti, alcuni dei quali provengono dal mondo del fotoreportage, sono fotografi che hanno utilizzato il loro obiettivo per fissare e cogliere soggetti intensi e spesso legati alle drammatiche condizioni di vita dei loro luoghi di origine come ben evidenziano le immagini dell’argentina Helen Zout, dell’israeliano Alex Levac o del brasiliano Cassio Vasconcellos.
Il progetto Stand By conferma l’impegno dell’Associazione Passaporto a studiare e realizzare progetti culturali ad hoc per specifiche circostanze e occasioni. I progetti nascono dallo studio incrociato di alcuni vincoli e presupposti contestuali definiti e di riflessioni e stimoli che tali contesti suggeriscono, fondendo quindi, in un unico evento, premesse particolari e nuove letture interpretative. In tal modo l’Associazione Passaporto desidera da un lato proporsi come struttura flessibile alle diverse esigenze degli enti con cui collabora, dall’altro proporre progetti curatoriali e iniziative di per sé unici e originali proprio perché nati ad hoc per precise circostanze.
Inaugurazione : 19 settembre 2005 ore 18.30
Ufficio Stampa: Associazione Passaporto
Palazzo Barolo, via delle orfane 7, Torino
Tutti i giorni dalle 10 alle 19