Via Tiburtina
Roma

s/ago/me. 547
dal 24/9/2005 al 25/9/2005

Segnalato da

Giorgia Calo'- Ufficio Stampa



 
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24/9/2005

s/ago/me. 547

Via Tiburtina, Roma

L'installazione prevede l'esposizione di piu' di 90 sagome tra le 547 realizzate. Via Tiburtina e' un luogo di passaggio, dove migliaia di persone transitano ogni giorno. La sfida e' stata quella di trasformare un quartiere popolato in uno spazio espositivo, finalizzato a contenere un evento artistico dedicato alla pace e alla memoria.


comunicato stampa

Work in progress itinerante

s/ago/me. 547 è un work in progress itinerante che vede coinvolto un intero quartiere romano che si trasforma, per quel giorno, in un luogo della memoria, in un’isola pedonale come il cuore e l’agorà del Municipio V.

L’installazione prevede l’esposizione di più di novanta sagome tra le 547 realizzate, che popoleranno la Via Tiburtina uscendo dagli Studios.
Alle ore 17.30, negli Studios, avverrà la presentazione del catalogo s/ago/me. 547. Farà da madrina Valeria Marini per il suo impegno profuso nel sociale da sempre.

La Via Tiburtina è un luogo di passaggio, dove migliaia di persone “trasportate” transitano ogni giorno. La sfida è stata quella di trasformare un quartiere popolato in uno spazio espositivo, finalizzato a contenere un evento artistico dedicato alla pace e alla memoria. Tra le varie industrie e imprese che sono nate lungo la Via Tiburtina, di particolare rilevanza sono gli Studios (noti per aver realizzato grandi film italiani, tra cui quelli di Pasolini e Totò) che si collocano proprio nell’area pedonale individuata dal Municipio e dalle associazioni per le domeniche ecologiche. Gli Studios rappresentano un grande patrimonio storico artistico per Roma, ed è per questo che sono stati scelti come luogo adatto ad ospitare una mostra così importante.

Dopo la prima tappa di s/ago/me. 547, realizzata il 6 marzo 2005 al traforo di Via Nazionale a Roma, e la seconda avvenuta lo scorso 11 settembre ad Assisi, viene ora presentata la terza tappa con l’aggiunta di oltre cinquanta opere d’arte, sagome inedite realizzate da un gruppo di artisti di fama internazionale che hanno abbracciato l’iniziativa.
È stato chiesto ad ognuno di loro di esprimere le proprie emozioni realizzando una sagoma, ora monocroma ora coloratissima, dipendentemente dallo stile e dalla tecnica connessi al loro operare artistico.

547 vite interrotte – 547 sagome. Con questa iniziativa si cerca di dare un significato, benché sia solamente simbolico, ai tragici numeri di vittime, per lo più bambini, che muoiono ogni giorno per atti di guerra e terrorismo. Le scene dei bambini seminudi di Beslan, località prima sconosciuta a molti, sporchi di sangue e morenti, rimarranno immagini impresse per sempre nella nostra memoria. L’installazione è realizzata sulla base del rapporto Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, fondata nel 1946 per aiutare i bambini vittime della Seconda Guerra Mondiale) sulla condizione dell’infanzia nel mondo: 11 milioni di bambini sotto i cinque anni morti nel mondo in un solo anno, un dato a dir poco agghiacciante. Secondo il rapporto Unicef negli ultimi dieci anni ammontano a 20 milioni i bambini sfollati a causa delle guerre, 2 milioni quelli massacrati, 6 milioni i mutilati e feriti gravi. Conflitti armati ed atti terroristici uccidono ogni giorno 547 bambini.

s/ago/me. 547 è un’iniziativa nata con lo scopo di far parlare questi numeri mediante il lavoro degli artisti che hanno aderito ad un’operazione sociale quanto mai fondamentale per la presa di coscienza del pubblico. Un modo per dire no alle guerre suggerendo la visione di una distesa di corpi che, attraverso l’operazione artistica, non svanisce nei dati statistici della cronaca internazionale. L’arte, secondo Domenico Giglio (ideatore e coordinatore dell’evento, nonché uno degli artisti partecipanti all’installazione) può e deve andare oltre i semplici numeri, deve offrire una critica e un modo di interrogarsi a proposito della società in cui viviamo. Spiega Giglio: “è stata questa la molla che ha fatto scattare l’idea del progetto s/ago/me. 547: riappropriarsi della dimensione fisica di un corpo, dunque di un pezzo d’umanità”.

La quarta tappa dell’installazione avrà luogo ai Fori Imperiali di Roma, il prossimo novembre, in collaborazione con Lega Ambiente.

Con il patrocinio del Comune di Roma – Municipio V; e in collaborazione con:
Associazione Parlamentare per l’Arte Contemporanea – Camera dei Deputati - Senato della Repubblica
Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro
Formiche verdi
Ktesios
Nonne di Piazza di Maggio
P.zza di Maggio
Unicef
Studios cinematografici di Via Tiburtina

Eventi: domenica 25 settembre 2005 dalle ore 10.00 alle 20.00
Studios Cinematografici
Via Tiburtina - Roma

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