L'artista e' stato uno degli animatori della scena culturale e artistica degli anni '60. Autore di un progetto estetico teso a superare la bidimensionalita' del quadro, Bonalumi inizia a realizzare intorno al 1959-60 le prime 'estroflessioni' dove la superficie della tela era modellata grazie a un sistema di supporti lignei sottostanti e poi coperta da stesure uniformi e monocrome di colore. Sono in mostra opere Inedite.
Venerdì 21 ottobre Dina Caròla inaugura alle ore 19.00 Opere Inedite, mostra
personale di Agostino Bonalumi.
Agostino Bonalumi (Vimercate, 1935) è tra i protagonisti dell'arte italiana del
secondo dopoguerra. Fondatore insieme a Castellani e Manzoni della rivista
"Azimuth", Bonalumi è stato uno degli animatori della scena culturale e artistica
milanese degli anni sessanta. Autore di un progetto estetico teso a superare la
bidimensionalità del quadro, l'artista inizia a realizzare intorno al 1959-60 le
prime "estroflessioni", che successivamente arriveranno ad articolarsi per piani
sfalsati. La superficie della tela viene modellata grazie a un sistema di supporti
lignei sottostanti. Un gioco fra sensibilità ed astrazione, organico e geometrico,
arricchito dalle stesure uniformi e monocrome del colore.
Negli anni Sessanta e Settanta Bonalumi è fra i principali esponenti di una
concezione "forte" dell'arte, intesa come esperienza tattile fra pittura e scultura,
analogamente a quanto sviluppato dalle contemporanee esperienze americane dello
shaped canvas. A questa sintesi fra rigore razionale e potente impatto sensoriale
l'artista è rimasto sempre fedele, accentuandone progressivamente gli aspetti
tridimensionali, in ossequio alla sua poetica dell'arte come tensione continua fra
pensiero e realtà fisica.
Agostino Bonalumi presenta nello spazio della galleria Dina Caròla una serie di
Bianchi e di Rossi inediti, dove "la geometrizzazione diviene esplicita nella
divisione dello spazio-superficie dell'opera, per il ricorrere dell'estroflessione
in linee parallele che si incrociano in verticali e orizzontali" (A.Bonalumi) e che
rappresentano la testimonianza della dedizione dell'artista alle ricerche di una
vita.
Agostino Bonalumi aveva già esposto alla galleria "Il Centro" di Dina Caròla
insieme a Castellani, Manzoni e nella mostra "Azimuth" (1973).
Opere di Agostino Bonalumi sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche e
private in tutto il mondo. Ha esposto alla Biennale di Venezia e di San Paolo del
Brasile (1966), alla Biennale di Parigi (1968). Nel 1970 è presente con una sala
personale alla Biennale di Venezia. Nel 1974 una sua retrospettiva a cura di Giulio
Carlo Argan è ospitata al Palazzo dei Musei di Modena. Nel 1981 partecipa con
Dorazio, Rotella e Santomaso alla mostra "Italian Art four contemporary directions"
al Museum of Art di Fort Lauderdale in Florida. Nel 1986 partecipa alla XI
Quadriennale di Roma ed alla XLII Biennale di Venezia. Nel 2001 gli viene conferito
il Premio Presidente della Repubblica ed è allestita una sua personale all'Accademia
Nazionale di San Luca a Roma. Dello stesso anno è la presentazione, nell'ambito del
progetto "Temi e variazioni" per il Guggenheim Museum di Venezia, di alcune opere
storiche e dell'imponente Ambiente Bianco.
Nel novembre 2003 in occasione del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio
dell'Unione Europea ha partecipato alla mostra "Futuro Italiano" allestita nelle
sale del Parlamento Europeo a Bruxelles. Nel 2004 l'Institut Mathildenhöe di
Darmstadt gli ha dedicato una grande antologica, con opere dal 1959 al 2003.
Inaugurazione ore 19.00
Dina Carola
Via Orazio 29 - Napoli
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00 o su
appuntamento