Geometrie di Segni. In mostra espositori di vetrini da laboratorio che custodiscono un mondo cellulare di garza e carta. Cubi-sculture che si schiudono rivelando al loro interno una superficie intarsiata di scrittura o che formano composizioni portando sulle loro facce riproduzioni di cromosomi.
Geometrie di segni
La mostra, è il primo dei quattro appuntamenti del ciclo Spazio Aperto, in cui gli artisti dello studio presentano cinque artisti – oltre a Gennai, PunzoeTesta, Graziella Reggio e Stefano Trappolini.
Delio Gennai nato a Pisa nel 1948 si è laureato in Storia dell’Arte all’Università di Pisa e nella stessa città , dal 1987 gestisce una galleria d’arte contemporanea.
Il lavoro di ricerca di Delio Gennai, a partire dagli anni ’80, ha tratto ispirazione dal patrimonio artistico della città di Pisa, facendo delle decorazioni marmoree di architetture religiose e dei trofei di guerra islamici, conservati in una chiesa pisana, il centro propulsore di un nuovo e personale linguaggio. Geometrie, simboli, motti in lingua araba… diventano un alfabeto per comporre nuovi significati, semi di un lavoro di ricerca, in bilico tra astrazione e decorazione, nel quale Gennai procede per substrati, portati via dalla realtà di partenza. Un nuovo linguaggio fatto di trasparenze, profili, bianco su bianco, profondità originate dal doppio, dal positivo-negativo, piuttosto che l’illusionismo prospettico.
Nel corso degli ultimi anni il vocabolario segnico di Gennai è stato arricchito dalle rappresentazioni grafiche del mondo vegetale tratte da vecchi libri di botanica e genetica.
I lavori che propone oggi Gennai sono piccole installazioni di espositori di vetrini da laboratorio, usati in citologia, che custodiscono un mondo cellulare di garza e carta; cubi-sculture che si schiudono come uno scrigno rivelando al loro interno una superficie intarsiata da una scrittura cubica, o che formano composizioni portando sulle loro facce riproduzioni di cromosomi; libri che si aprono a fisarmonica o sfogliabili, pagina dopo pagina, dove si trovano incasellate, come in un inventario scientifico, segni di un mondo microcellulare o di altra origine…. Scrive Lamberto Pignotti “Delio Gennai impiega nelle sue opere - propendendo così all’iconoclastia - simboli di antiche sacralità islamiche o segni di provenienza organica, facendo balenare all’occhio del non addetto… similitudini formali di segni lontanissimi tra loro nel contesto.†(dal catalogo: “De Scriptura†2001- Il Gabbiano, La Spezia)
Tra le mostre:
“A shriek from an invisible box revisited III†Medialia Gallery , New York,
settembre –ottobre 2005
“Messages from Mauro Manfrediâ€, Medialia Gallery ,New York , Febbraio – Aprile 2005
“A shriek from an invisible boxâ€, Meguro Museum of Art , Tokyo, 2001
Martedì 4 ottobre 2005, alle ore 18,00
Studio Arte Fuori Centro
via Ercole Bombelli 22 - Roma
Orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.