Errata corrige. La mostra presenta un ciclo di 12 fotografie in cui oggetti del quotidiano, giocattoli, o interi ambienti domestici, sono totalmente ricoperti di bianco. L'immagine e' cosi' data un momento prima della sua scomparsa nella purezza della luce.
Errata corrige
a cura di Raffaele Gavarro
La mostra, a cura di Raffaele Gavarro, presenta un ciclo di 12 fotografie in cui
oggetti del quotidiano, giocattoli, o interi ambienti domestici, sono totalmente
ricoperti di bianco. Abbate predispone dei veri e propri set, portando poi al
massimo della saturazione di luce possibile la ripresa della scena. L'immagine è
così data un momento prima della sua scomparsa, della perdita nell'assoluta purezza
della luce.
Nato a Palermo nel 1975, dove vive, Adalberto Abbate lavora abitualmente con diversi
media, passando dalla fotografia, all'installazione, dalla pittura alla scultura. Ma
in ogni ambito linguistico il suo è sempre un lavoro legato alla quotidianità e a
come la memoria agisce e tradisce nel suo contesto, creando di volta in volta
situazioni ironiche, surreali ed evocative.
La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo del curatore.
Vernissage martedì 4 ottobre 2005, ore 19
Galleria Antonio Battaglia
via Ciovasso 5 - Milano
Orari: dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.30 (al mattino su appuntamento)