August Tischbein
Giuseppe Lallich
Pietro Marchesi
Eugenio Bosa
Luciano Morpurgo
Giusy Criscione
L'esposizione costruisce un percorso ideale nella storia e nella cultura delle popolazioni che hanno vissuto e vivono tuttora in Istria e Dalmazia. La mostra sottolinea la ricchezza dell'apporto femminile alla storia di questo territorio, attraverso una documentazione che comprende fotografie, oggetti di uso quotidiano e costumi.
La mostra, ideata e curata da Giusy Criscione e realizzata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e la Biblioteca Nazionale Centrale, costruisce un percorso ideale nella storia e nella cultura delle popolazioni che hanno vissuto e in parte tuttora vivono lungo la costa dell’Istria, delle isole dalmate e nell’immediato entroterra.
E’ infatti nella storia delle donne di queste regioni che si concentrano e si esaltano gli aspetti preponderanti di un popolo che spesso è la sintesi di differenti culture: la fierezza, la resistenza alla fatica, l’innato senso del dovere, il saldo legame alla famiglia.
Lungo un arco di tempo che va dalla fine del Cinquecento ad oggi, la mostra sottolinea la ricchezza dell’apporto femminile alla storia di questo territorio, attraverso una documentazione che comprende, oltre ad un ricco corpus di fotografie (di particolare interesse quelle di Luciano Morpurgo che ritraggono le condizioni di vita delle contadine istriane dell’inizio del Novecento); rarissime raccolte di cartoline, oggetti di uso quotidiano, costumi (esposti quelli di Neresine, nell’isola di Lussino); opere di August Tischbein, di Giuseppe Lallich, Pietro Marchesi; ritratti e caricature di Eugenio Bosa; documenti privati di famiglie illustri; testimonianze di donne celebri nella letteratura e nello spettacolo: poetesse e scrittrici, ma anche attrici come le sorelle Gramatica e Alida Valli.
Il percorso espositivo si articola in varie sezioni che indagano i ruoli sociali svolti da un’ampia tipologia di figure femminili: La donna e il mare; Donna e madre: Le tradizioni – Le famiglie; Donne al lavoro; La donna illustre; L’esodo; Costume e costumi; Ritratti e tipi.
Si ricostruisce in tal modo una storia “al femminile†che non vuole essere esaustiva, ma piuttosto suggerire la complessa realtà di quelle donne volitive e forti, antesignane di atteggiamenti moderni e vero fulcro della tradizione familiare, tanto più preziose in quanto depositarie di una memoria storica che ha subito traumatici e radicali cambiamenti.
Inaugurazione: 5 ottobre ore 17.00
Biblioteca Nazionale Centrale
Viale Castro Pretorio 105 - Roma
Orari: lunedì-venerdì: 10.00-18.00; sabato: 10.00-13.00 Ingresso libero