Auditorium Centro Congressi S. Martino
Fermo (FM)
via Giacomo Leopardi, 4
0734 284349

Cartografia e storia naturale del Nuovo Mondo
dal 13/10/2005 al 8/1/2006

Segnalato da

Gabriella Papini




 
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13/10/2005

Cartografia e storia naturale del Nuovo Mondo

Auditorium Centro Congressi S. Martino, Fermo (FM)

Manoscritti, libri ed incisioni tra Italia e Spagna nei secoli XV-XVIII. Evento espositivo, in occasione della Giornata Nazionale per le celebrazioni di Cristoforo Colombo, per approfondire e rilanciare gli studi sul contributo che la scoperta del Nuovo Mondo ha apportato al patrimonio culturale europeo.


comunicato stampa

Manoscritti, libri ed incisioni tra Italia e Spagna nei secoli XV-XVIII

A cura di Fabiola Zurlini e Antonio Sanchez Del Barrio

Il contributo che la scoperta del Nuovo Mondo ha apportato al patrimonio culturale europeo.

“Cartografia e storia naturale del Nuovo Mondo: manoscritti, libri ed incisioni tra Italia e Spagna nei secoli XV-XVIII”, è l’evento espositivo che si tiene a Fermo (Centro Congressi San Martino) a partire dal 14 ottobre 2005, in occasione della Giornata Nazionale per le celebrazioni di Cristoforo Colombo.

Dal 2 marzo 2006 la mostra si trasferisce in Spagna per il cinquecentenario della morte del grande navigatore avvenuta a Valladolid il 20 maggio 1506.

Finalità del doppio evento è quella di approfondire e rilanciare gli studi sul contributo che la scoperta del Nuovo Mondo ha apportato al patrimonio culturale europeo e quanto profonda è stata la trasformazione del Vecchio Mondo non solo nelle conoscenze geografiche scientifiche e naturalistiche, ma anche nella cucina e nella medicina.

Una mostra dedicata in particolare alla celebre Epistola de su gran descubrimiento, incunabolo del 1493 che viene conservata presso la Biblioteca Comunale di Fermo, in cui il navigatore relaziona al tesoriere della corte spagnola, Gabriele Sanchez, circa il suo primo viaggio nelle Indie. Il rarissimo incunabolo, (considerato il più pregiato dal punto di vista bibliologico tra gli unici sette esemplari esistenti), è ritenuto Editio Princeps in quanto riporta nell’intestazione i nomi di ambedue i sovrani spagnoli.

Nella lettera il navigatore genovese descrive le meraviglie delle Indie, con l’entusiasmo di chi narra un’esperienza talmente unica da trasformarsi quasi in favoloso racconto. Colombo non ha ancor chiaro che si tratti di un Nuovo continente, ma da quel momento in poi, proprio quel suo racconto rivoluzionerà la storia come mai era successo prima. L’epistola viene oggi riprodotta in un limitato numero, in copia anastatica in latino e italiano.

Il percorso espositivo include manoscritti, incisioni ed opere a stampa antiche, corredate da oggetti di interesse nautico, storico-medico ed artistico, provenienti oltre che dalle raccolte della Biblioteca e della Pinacoteca comunale di Fermo, anche dal Museo di Storia della Medicina dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dalla stessa casa Museo de Colón di Valladolid, e dalla Biblioteca Civica “Berio” di Genova che conserva la libreria personale del senatore Paolo Emilio Taviani, il più grande studioso italiano della figura di Cristoforo Colombo, di cui verranno esposti alcuni esemplari a stampa impreziositi da dedica autografa degli autori al senatore.

La mostra: una gigantesca carta nautica entro cui viaggiare L’intero spazio del Centro San Martino (ex chiesa del Gesù di stile tardo barocco nel cuore del centro storico), si trasforma in un gigantesca carta nautica che consente di ripercorrere l’epopea colombiana con la proposizione di un viaggio ipertestuale per terra e per mare, durante il quale incontrare flora, fauna, oggetti, territori, strumenti e reperti nautici, rosa dei venti, globi, rotte…. Oggetti rari e misteri del nuovo mondo vengono così finalmente svelati e disposti in sezioni tematiche.

La prima sezione, dedicata alla cartografia, oltre all’incunabolo “epistola”, tra i pezzi più preziosi annovera la presenza del ms. 71 “atlante di carte nautiche” del XVII secolo e di oggetti di interesse nautico quali bussole in metallo e vetro del XVII secolo, e tra gli altri, di due cannocchiali sempre del secolo XVII di cui uno in avorio con fodera decorata ed uno in metallo con tipica fodera a squame.

Oltre a ciò alcuni manufatti artistici dell’arte pre-colombiana provenienti dalla casa museo de Colón tra cui figura una statua in ceramica della cultura Maya (300-900 d.C.) raffigurante una figura maschile seduta con abbigliamento e paramenti tipici.

Nella seconda sezione dedicata alla “Storia Naturale” oltre a volumi a stampa con un ricco apparato iconografico di incisioni che riproducono le nuove specie vegetali ed animali del Nuovo Mondo, figurano scatole lignee usate per contenere “il caffè, il cioccolato, la farina di patate, la salsa pariglia” utilizzate a scopo terapeutico ed alimentare ed una farmacia portatile in legno del XVII secolo con ancora gli originari contenitori dei farmaci, in gran parte realizzati con le nuove specie vegetali importate dalle Americhe.

La cura della mostra è affidata a Fabiola Zurlini (Biblioteca Comunale Fermo) e ad Antonio Sanchez Del Barrio (Direttore Fundación Museo de las Ferias di Medina del Campo).

Il catalogo, realizzato da Grafiche Fioroni,( 250 pagine con 180 illustrazioni per lo più a colori), è consultabile interamente in internet www.fermo.net. Tra i numerosi saggi “La cartografia di Cristoforo Colombo” di Jesus M.Porro-Universidad de Valladolid; “Storia Naturale del Nuovo Mondo” di Anastasio Rojo Vega-Universidad de Valladolid; “Un patrimonio librario su Colombo e la scoperta dell’America a Genova; la Biblioteca Berio e la raccolta di Paolo Emilio Taviani” di Laura Malfatto-Biblioteca Civica Berio Genova; “Il ruolo di Giuseppe Meleto (1531-1588), medico e matematico, nell’edizione delle Historie ..(Venezia 1571) di don Fernando Colombo”, di Rippa Monatti; ecc.

Organizzazione: Comune di Fermo-Biblioteca Comunale in collaborazione con la Deputación di Valladolid e diverse istituzioni culturali spagnole di rilievo internazionale tra i quali la Fundación de Las Ferias di Medina del Campo, la Biblioteca Universitaria di Santa Cruz e la Casa Museo de Colón di Valladolid, città dove Isabella di Castiglia teneva la sua corte. Rilevante il ruolo dell’Arcidiocesi di Fermo-Biblioteca del Seminario Arcivescovile per la preziosa collaborazione.

Patrocinio di: Comitato Nazionale per le Celebrazioni di Cristoforo Colombo- Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per gli Italiani nel Mondo, Ministero Affari Esteri, Istituto Italiano di Cultura-Madrid, Regione Marche. Con il contributo di: Comitato Nazionale per le Celebrazioni di Cristoforo Colombo- Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provincia di Ascoli Piceno, CARIFERMO.

Ufficio stampa mostra:
Gabriella Papini
“Economia&Cultura”
info 071/200648-2079603-3475080306
economiaecultura@tiscalinet.it

Immagine: Reproducción moderna de figura femenina oferente. Cultura Maya. Época clásica (300–900 d. C.) Cerámica / 17 x 12 cm. Casa Museo de Colón, Valladolid. Depósito de la Universidad de Valladolid.

Inaugurazione: venerdì 14 ottobre 2005

Auditorium Centro Congressi S. Martino
Via Giacomo Leopardi 4 - Fermo

Per informazioni e prenotazioni: 039 + 0734/2841 0734/284310.
Per la forte valenza didattico-culturale l’ingresso è libero. In programma un ricco calendario di attività didattiche e convegnistiche aperte al pubblico ed in particolare a docenti e studenti.
Orari di visita: dal martedì alla domenica, ore 9.00-13.00; ore 16.00-19.00; chiuso il lunedì

Dal 2 marzo 2006-28 maggio 2006
Museo de La Feria
Sala Palacio de Pimente e Medina del Campo - Valladolid

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