Ad una certa ora
Ad una certa ora
Monica Carocci (Roma, 1966) è un’artista a tutto tondo.
Attraverso la sua prorompente vitalità di donna dolce e romantica, (addirittura un po’ all’antica), Monica ci trasmette un’incredibile dolcezza e profondità che alterna con sapiente armonia tra forza e romanticismo.
Le sue opere descrivono il silenzio. Immagini che mostrano la quotidianità minore, quella che viviamo tutti i giorni e che passa spesso inosservata ma che ci descrive il lento venire del giorno e del tempo. Un tempo quasi etereo e rilassato come in una calda giornata d’estate, visto attraverso un’universo parallelo che solo una donna può avere.
I suoi soggetti sono viaggi. Viaggi virtuali dentro paesaggi suburbani, vecchie fabbriche con muri dipinti dai graffiti, profili industriali o frammenti di natura che, attraverso la sua tecnica di cancellazione, di usura del negativo o di viraggio, si svelano come romantiche visioni.
Una volta Monica mi ha detto una cosa che trovo sia un’ottima sintesi per descrivere il suo lavoro: “do’ la possibilità alla foto di essereâ€.
Con questa frase l’artista fa capire che il suo lavoro è basato su un’identità di vita propria. Uno scandaglio del suo profondo che cerca di guidare con ogni mezzo attraverso il mondo di cui facciamo tutti parte.
Lasciando alterare spontaneamente o manipolando i negativi e le stampe, l’artista fa vivere loro una vita indipendente come fossero personaggi viventi di un mondo illusorio di cui noi siamo e restiamo i protagonisti ma soprattutto gli spettatori. L’usura naturale del tempo e delle cose, la cancellazione o la manipolazione durante lo sviluppo, selezionano e scremano, mantenendo nel carattere delle foto soltanto ciò che tiene viva la forza dell’immagine.
In questa mostra l’artista presenta un’opera unica inedita di grande formato.
Inaugurazione: giovedì 22 settembre 2005, dalle ore 19.30 alle ore 22.00
nmb studio
Via Mazzini 50/e - Torino
orario: dal martedì al venerdì h. 10.00-13.00 / 14.30-18.30 -sabato h. 14.30-18.30