Un omaggio di Giulio Paolini, Rosemarie Trockel e Cy Twombly a Italo Calvino, Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini. I tre artisti hanno proceduto liberamente inseguendo il filo di una propria lettura, o di un ricordo diretto, o di una suggestione che nel tempo e col tempo si e' trasformata. Gli accostamenti, originati da criteri di apparente dissonanza, da connessioni quasi filologiche o da una profonda empatia, danno luogo a un colloquio frontale tra il mondo dell'arte contemporanea con quello della grande letteratura. Progetto di Casa delle Letterature di Roma e Fondazione Antonio Ratti di Como
Un omaggio di Giulio Paolini, Rosemarie Trockel e Cy Twombly
a Italo Calvino, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini
A cura di Mario Fortunato e Maria Ida Gaeta
Trent’anni fa, in una notte ancora fitta di mistero, se ne andava Pier Paolo Pasolini. Nel 1985, fu la volta di Elsa Morante e Italo Calvino. Tre grandi scrittori italiani: fra i più grandi che il Novecento – non solo nazionale – ci abbia regalato.
Tre personalità diversissime eppure, nella maniera segreta e non di rado inspiegabile tipica della buona letteratura, legate fra loro da un dialogo a distanza che solo i rispettivi testi sanno restituire. Come fare per ricostruire il sound interno di quel dialogo, interrotto nella realtà ma ancora straordinariamente fecondo? Come ricordare oggi Pasolini, Calvino e Morante senza costringerli dentro la camicia di forza della riflessione storico-critica?
La Casa delle Letterature del Comune di Roma e la Fondazione Antonio Ratti di Como hanno deciso insieme di provare ad aggirare il tranello delle commemorazioni, nella convinzione che i tre scrittori, di cui ricorrono gli anniversari della scomparsa, siano in realtà ancora molto presenti e operativi non soltanto nell’esperienza diretta e quotidiana dei lettori di tutto il mondo, ma anche nel tessuto generale della nostra cultura.
Per questo motivo, hanno chiesto a tre artisti – tre grandissimi artisti di oggi – di tentare la strada del dialogo diretto, senza mediazioni, con l’opera di Pasolini, Calvino e Morante.
Il risultato è questa mostra: che si intitola non casualmente in omaggio e memoria a uno degli ultimi testi pasoliniani, un’ardita e generosa prova di deliberato “non finito†narrativo.
“Divina Mimesis†raccoglie così, in maniera provvisoria e libera come il discorso dell’arte contemporanea pretende, le opere che Cy Twombly, Giulio Paolini e Rosemarie Trockel hanno seminato nel tempo, o creato per l’occasione, ispirandosi rispettivamente alle parole, ai testi, alle storie del poeta di Casarsa, dell’autore di “Palomarâ€, della scrittrice di “Menzogna e sortilegioâ€.
Arte e scrittura, pur incanalate nelle rispettive e definite forme linguistiche , si incontrano all’insegna dello sconfinamento e dell’intreccio spinte dalla curiosità e dalla fecondità conoscitiva dello scambio. La lateralità dei linguaggi diventa la loro forza, la mobilità può aprire prospettive di analisi del segno artistico e di quello letterario.
I tre artisti, hanno proceduto liberamente, ognuno inseguendo il filo di una propria lettura, o di un ricordo diretto, o ancora di una suggestione che nel tempo e col tempo si è trasformata in mimesi, appunto.
Gli accostamenti , originati da criteri di apparente dissonanza, come nel caso di Twombly e Pasolini, o da connessioni quasi filologiche , come nel caso di Paolini e Calvino , o infine da una profonda empatia come per la Trockel e la Morante danno luogo ad una mostra che, detto senza timore di esagerare, rischia di essere davvero un evento straordinario e unico: per l’enorme prestigio internazionale degli artisti medesimi ma forse e soprattutto perché raramente – che si ricordi – si era finora riusciti a mettere a colloquio frontale, e a un così alto livello, il mondo troppo spesso chiuso e autoriferito dell’arte contemporanea con quello della grande letteratura.
Si aggiunga infine che la scena, il set di questo incontro non è uno spazio museale tipico e solito, bensì uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti al grande pubblico come quello di Villa Poniatowski, portata al suo definitivo splendore dopo un lungo, laborioso lavoro di restauro di cui siamo grati al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Qui la “Divina Mimesis†del dialogo e della trasformazione alchemica di un’arte nell’altra avrà luogo fra il 27 ottobre 2005 e il 29 gennaio 2006, a segnare idealmente un nuovo, possibile modello di relazione interculturale.
A cura di
Mario Fortunato, Direttore Comitato scientifico Fondazione Antonio Ratti; Maria Ida Gaeta, Direttrice Casa della Letterature del Comune di Roma
In occasione della mostra Divina Mimesis
CONVEGNO
“Italo Calvino – Elsa Morante – Pier Paolo Pasolini:
come e perché si diventa scrittori di cultoâ€
Venerdì 4 novembre 2005 ore 17.30
Villa Poniatowski, via di Villa Giulia 34, Roma
In occasione della mostra “Divina Mimesisâ€, verrà realizzato un convegno dal titolo “Italo Calvino – Elsa Morante – Pier Paolo Pasolini: come e perché si diventa scrittori di cultoâ€. La giornata di studio metterà a fuoco le modalità di ricezione e quindi il “come†e il “perché†una collettività ha storicamente riconosciuto in questi tre scrittori l’icona della contemporaneità .
Intervengono: lo storico Sergio Luzzatto, i critici letterari Marco Belpoliti, Arnaldo Colasanti, Gabriele Pedullà , l’estetologo Massimo Carboni, l’Assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgna. Coordinano i curatori della manifestazione Mario Fortunato e Maria Ida Gaeta.
Ufficio stampa:
Silvia Barbarotta per Intesa & C.P.
via dei Banchi Vecchi 58 00186 Roma tel. 06.6832740 fax 06.6832770
Cura artistica: Casa delle Letterature
Tel. 06.68134697 http://www.casadelleletterature.it
Immagine: Rosemarie Trockel, Living means to appreciate your mother nude, 2001, fotografia, courtesy Monika Spruth
Conferenza stampa: mercoledì 26 ottobre 2005, ore 11.00
Inaugurazione: giovedì 27 ottobre ore 18.00
Villa Poniatowski
via di Villa Giulia 34 - Roma