Ernest Silva
Raul Guerrero
Wick Alexander
Annette
Eleanor Antin
Doris Bittar
Li Huai
Jay Johnson
James Luna
Heather Martin
Lynn Shuette
Pasquale Verdicchio
James Watts
Ernest Silva: Backfires + Raul Guerrero: A tale of nine cities. Primo appuntamento di una serie dedicata alle recenti ricerche artistiche provenienti dalle aree urbane californiane. Il progetto intende individuare alcuni tratti distintivi che distinguono la cultura artistica della 'west coast'.
Ernest Silva: Backfires + Raul Guerrero: A tale of nine cities
E: Wick Alexander, Annette, Eleanor Antin, Doris Bittar, Li Huai, Jay
Johnson, James Luna, Heather Martin, Lynn Shuette, Pasquale Verdicchio,
James Watts.
La galleria Ninapi’ inaugura sabato 22 ottobre la mostra ‘Art from
California: San Diego ‘, primo appuntamento di una serie dedicata alle
recenti ricerche artistiche provenienti dalle aree urbane californiane.
Il progetto intende individuare alcuni tratti distintivi che
distinguono la cultura artistica della ‘west coast‘ dalle più note e
celebrate ricerche provenienti dalle aree continentali americane.
La moderna arte californiana è intimamente legata ai movimenti sociali
che caratterizzano la storia di questa regione, quali il ‘Free Speech
Movement’ nel campus di Berkeley nel 1964, antesignano del maggio
francese, la nascita della cultura hippie nell’area di San Francisco
nel 1965, la formazione del gruppo rivoluzionario delle ‘Black Panther’
a Oakland nel 1966, la rivolta di Los Angeles del 1992, i movimenti di
protesta contro il rafforzamento del confine tra California e Messico,
e si concentra su temi quali l’integrazione razziale, l’emancipazione
femminile, la libertà sessuale ed il rispetto delle libertÃ
individuali.
Guidata da questa sensibilità sociale, la California elabora una
‘controcultura’ che si oppone alle epiche narrative e alle seduzioni
consumistiche dell’American Dream’, costruite nella propria Hollywood:
nascono gli happening di Allan Kaprow, dove le interazioni
interpersonali nell’azione performativa diventano materiale per nuove
forme artistiche, accade nelle deliberate manipolazioni dell’ identitÃ
personale nei lavori di Eleanor Antin ( presente in questa mostra con
uno dei suoi più celebri video ), nella distante celebrazione delle
icone americane nella ricerca pop di Ed Ruscha, della nascita
dell’architettura metropolitana post-moderna di Robert Venturi.
E’ una ricerca diversa dalle sperimentazioni intellettuali e
concettuali di aree americane più continentali, che si concentra su
forme espressive che privilegiano il reale e l’esperienza vissuta.
Diventano centrali il colore, il soggetto, il corpo, la tradizione
manuale ed artigianale, come nel caso della ‘folk art’, dove gli
elementi etnici e decorativi, anche quando sviluppati al computer,
vengono rivalutati nel nome di un recupero dell’identità femminile (
come nel lavori della Shapiro ) o della riappropriazione delle forme
rappresentative popolari ( come nel movimento artistico ‘ chicano‘ di
origine messicana ), generando un linguaggio contaminato che sia comune
ad una società multirazziale, che non pretende dall’ immagine la
forzata alienazione dalle forme della tradizione e dall’esperienza
‘concreta’, ma prende le distanze dalla sensibilità ai codici astratti
e dal formalismo speculativo di New York. ( GP )
Gli artisti
Ernest Silva, alla sua seconda mostra a Ninapì, cerca nei nuovi lavori
di ‘Backfires - Ritorni di fiamma ‘ la dimensione del ricordo
attraverso la profondità delle immagini sovrapposte, racconti che
rivelano nella prospettiva della memoria una innocenza sociale perduta,
il sogno infranto di un popolo che si pensava paladino del benessere
mondiale e si ritrova violento invasore.
Sullo sfondo di tradizionali ambienti familiari, I soldatini e le foto
di cronaca del Vietnam, sereni ambienti casalinghi e crude immagini di
guerra vibrano in un dialogo dai toni silenziosi e contrastanti, dai
colori e dai contorni lievi e trasparenti, che rivelano, in un
atteggiamento narrativo distante e poetico, il fascino amaro di una
favola tradita.
Raul Guerrero presenta i suoi ultimi lavori nella mostra ‘ A Tale of
Nine Cities: Berlin, Inglewood, New York, Paris, Oaxaca, Ravenna, San
Diego, Tanjier, Tijuana’, realizzati nella tradizionale forma del
quadro turistico su velluto nero, dipinto dagli artigiani locali delle
città messicane per i visitatori americani.
Discendente naturale della cultura pop, Guerrero rappresenta con
intelligente divertimento la scena della seduzione ed il gioco delle
relazioni umane, le evocazioni storiche e i luoghi monumentali,
proiettati nell’ambientazione surreale e stilistica tipica delle
‘comics’, “La collezione di lavori presentata in questa mostra è stata creata in
un intervallo di tempo di circa tre decadi, e rappresenta il mio forte
interesse per gli effetti dell’ibridazione culturale. Cresciuto con una
identità frammentata, messicana ed americana, sono stato
inevitabilmente portato a esaminare la mia relazione culturale con la
California.
Con il tempo ho realizzato che la maggior parte di noi è soggetto, in
un modo o nell’altro, alle ibridazioni culturali, che ciò rappresenta
in fondo la norma del nostro tempoâ€.
Inaugurazione : sabato 22 ottobre ore 18.30
Galleria Ninapi'
Via Pascoli, 31 - Ravenna