La mostra presenta lavori di grande formato realizzati tra il 2004 e il 2005 che consistono in fotografie di musei, alberghi, memoriali pubblici, spazi multifunzionali e teatri a Dublino, Zurigo, Praga, Parigi e in diverse citta' della Spagna e del Sud America. L'opera dll'artista e' un'instancabile indagine sui luoghi nei quali comunita' di persone si sono ritrovate e si ritrovano e nei quali si coagulano i significati della storia culturale.
Fotografie 2004/2005
Dal 6 novembre 2005 al 12 marzo 2006, il Museo di Fotografia Contemporanea propone una mostra di opere recentissime di Candida Höfer, artista fotografa contemporanea fra le più note a livello internazionale.
La mostra presenta lavori realizzati tra il 2004 e il 2005 che consistono in fotografie di musei, alberghi, memoriali pubblici, spazi multifunzionali e teatri a Dublino, Zurigo, Praga, Parigi e in diverse città della Spagna e del Sud America.
Eccezion fatta per l’importante presenza a Venezia, dove nel 2003 ha rappresentato la Germania alla Biennale, il lavoro di Candida Höfer è noto al pubblico del nostro paese soprattutto attraverso le pubblicazioni. Il Museo di Fotografia Contemporanea è il primo museo italiano a proporre l’opera dell’artista attraverso questa mostra personale realizzata in collaborazione con il Kestnergesellschaft di Hannover e curata da Maik Schlüter. L’iniziativa si colloca nell’ambito di un ampio progetto di collaborazioni con le maggiori istituzioni culturali a livello internazionale del Museo di Fotografia Contemporanea.
L’opera di Candida Höfer è un’instancabile indagine sui luoghi nei quali comunità di persone si sono ritrovate e si ritrovano e nei quali si coagulano i significati della storia culturale. Höfer è un’antropologa dello spazio vissuto, una ricercatrice che attraverso la fotografia, utilizzata nella purezza di un raffinato stile documentario, ci parla dell’interiorità del mondo costruito dagli uomini. Questi, pur essendo i grandi assenti da queste immagini fondate su un vuoto assoluto e luminoso, ne sono i veri protagonisti.
Il lavoro di Candida Höfer è infatti totalmente dedicato all’uomo come creatura culturale condannata a costruire spazi di ogni genere, a decorare ambienti, ad arredare interni, a costruire suppellettili. In queste fotografie grandiose vi è un costante interrogarsi su chi sia questo abitante della terra che sovrappone alla natura strutture e costruzioni sempre diverse nel tempo e nei luoghi, questo essere - l’uomo - che conferisce al mondo artificialità .
Sono anche, le sue, rappresentazioni cariche di solitudine e di attesa, quasi testimonianze di una archeologia futura che possano aiutare chi verrà dopo di noi a capire, attraverso i luoghi e gli oggetti, chi erano gli uomini che hanno abitato la terra.
Nata nel 1944 a Eberswalde nei pressi di Berlino, Candida Höfer dal 1964 al 1968 ha studiato al Cologne Crafts College e dal 1973 al 1982 alla Accademia d’Arte di Düsseldorf, prima Cinema con Ole John e poi Fotografia con Bernd Becher. Insieme a Thomas Struth, Thomas Ruff, Andreas Gursky, è tra i più famosi allievi di Becher e fa parte di quella che è ormai internazionalmente nota come “scuola di Düsseldorfâ€.
Fin dai primi anni Settanta, prima ancora di frequentare l’Accademia, la Höfer ha iniziato a sviluppare un forte interesse verso l’analisi degli spazi pubblici, tema al quale è rimasta sempre fedele. Negli ampi e complessi ambienti dei musei d’arte e di storia naturale, delle biblioteche, dei teatri e dei cinema, delle banche, degli alberghi, delle stazioni, delle scuole, Candida Höfer individua luoghi carichi di storia e vissuto, in grado di aiutare la riflessione sulla condizione umana stessa.
Fra i suoi lavori più importanti: I turchi in Germania, della fine degli anni Settanta, con il quale analizza la presenza dei turchi in luoghi pubblici tedeschi come negozi, caffè, parchi; Spazi e Luoghi/Anni, titoli sotto i quali negli anni Novanta ha raggruppato fotografie di spazi pubblici di tutto il mondo; Giardino zoologico, sempre degli anni Novanta, una ricerca dedicata alle architetture degli zoo di vari paesi segnata da un forte visione morale e critica. Dopo una importante presenza a Documenta XI di Kassel nel 2002 con il lavoro Zwölf - Dodici, dedicato alla scultura di Rodin I cittadini di Calais, nel 2003 ha rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia.
Il catalogo (64 pagine, 24 tavole a colori, un saggio di Maik Schlüter e un’introduzione di Roberta Valtorta, inglese/italiano) è pubblicato da Schirmer/Mosel. Costo: 25 euro.
Immagine: Candida Höfer, Fundacion Marcelino Botin Santander V, 2004
Museo di Fotografia Contemporanea > Collezione permanente
Lo spazio esistente al piano ammezzato del Museo di Fotografia Contemporanea è stato allestito per ospitare la Collezione permanente.
Sono in mostra circa 30 opere provenienti dalle collezioni, con una selezione di fotografie e video di autori italiani dagli anni '70 ad oggi.
Gli autori: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Marina Ballo Charmet, Vincenzo Castella, Mario Cresci, Paola De Pietri, Guido Guidi, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Marco Signorini, Cristina Zamagni.
Nuovi orari anche per la biblioteca del Museo di Fotografia Contemporanea, che dal 5 novembre sarà aperta al pubblico il giovedì dalle 10 alle 22 e veneerdì, sabto e domenica dalle 14 alle 19.
Sono a disposizione del pubblico circa 4500 dei 10000 volumi che costituiscono il patrimonio librario del museo, 3500 dei quali catalogati.
Visite guidate
tel. 0266056630 – s.zonca@museofotografiacontemporanea.org
Ufficio stampa
Bondardo Comunicazione, Milano Tel. 02 29005700 – Fax 02 29005656
Conferenza stampa: venerdì 4 novembre 2005, ore 12.00
Inaugurazione: sabato 5 novembre 2005, ore 17.00
Museo di Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda, Via Frova 10, Cinisello Balsamo – Milano
Orari di apertura
martedì – domenica: 10. 00 – 19.00
giovedì: 10.00 – 23.00
Ingresso gratuito
Come raggiungere Cinisello > lavori in corso
La posa della pavimentazione e dei binari di fronte a Villa Ghirlanda è ormai completata. La strada rimane chiusa al traffico automobilistico mentre quello ciclopedonale è ripreso senza più disagi.
La fermata dei mezzi pubblici resta provvisoriamente situata nei pressi del municipio, a poche decine di metri dal museo.
Ancora chiuso il tratto di via Gorki interessato dalla realizzazione della sede della metrotranvia, con problemi per chi proviene da Milano lungo viale Fulvio Testi: per raggiungere il centro di Cinisello e Villa Ghirlanda sono presenti alcune deviazioni segnalate di volta in volta.
Una soluzione alternativa è non imboccare via Gorki dal semaforo/rotonda "Metro/Bertoni" in fondo a viale Fulvio testi, proseguire verso Monza lungo viale Fulvio Testi (poi viale Brianza), svoltare a sinistra al primo semaforo "delle autostrade" seguendo poi le indicazioni per il museo.