Refugees Darfur - Barh el Ghazal. 40 immagini del fotografo romano raccontano le storie drammatiche di quella regione del Sudan definita da Kofi Annan come 'L'inferno della terra'. Le fotografie, realizzate tra il 1998 e il 2005, raccontano alcuni momenti di vita delle popolazioni residenti e dei profughi.
Dal 25 novembre all'11 dicembre nel complesso del Vittoriano di Roma si terra' la
mostra REFUGEES. Darfur - Bahr el Ghazal che presenta 40 fotografie di Marco Vacca,
realizzate tra il 1998 e il 2005.
L'iniziativa, sostenuta e promossa dell'Assessorato alle politiche culturali della
Provincia di Roma e dal Comune di Tivoli, rivolge l'attenzione al conflitto che da
anni insanguina il Darfur - letteralmente la terra Dar dei Fur - un territorio
grande due volte l'Italia, con circa sei milioni di abitanti, un quinto dell'intera
popolazione del Sudan.
Le fotografie di Marco Vacca raccontano alcuni momenti della vita delle popolazioni
residenti e dei profughi. Sono immagini che esprimono sentimenti, ansie, sofferenze,
gioie, cogliendo con straordinaria efficacia l'essenza delle situazioni e l'intimo
delle persone, sia che si trovino nei villaggi, nei campi, nelle case o lungo le
strade.
Le storie del Darfur nella loro drammaticita' non si differenziano molto l'una
dall'altra a riprova che in questa regione del Sudan, e' in atto un conflitto che
sistematicamente colpisce la popolazione civile. Il segretario Generale dell'Onu,
Kofi Annan, ha descritto la situazione come ''l'inferno della terra''. Il Comitato
Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che si tratta di una ''regione del
terrore''. Gli Stati Uniti hanno apertamente definito ''genocidio'' le incessanti
atrocita' che si consumano nelle terre del Sudan occidentale. 70mila persone sono gia' state uccise, la maggior parte con armi leggere, o sono morte per malattie correlate
alla crisi. E per non soccombere alla violenza, circa 2,2 milioni di persone sono
fuggite dai propri villaggi per ripararsi in altri posti piu' sicuri all'interno del Darfur
o si sono spinte nel confinante Ciad.
Le immagini di Marco Vacca testimoniano l'impegno che le Organizzazioni del Comitato
Darfur (Cesvi, Coopi, Cosv e Intersos), a cui si deve l'organizzazione del viaggio,
continuano a profondere sul territorio, dalle prime attivita' umanitarie avviate nel
febbraio 2004, portando assistenza ai rifugiati fuggiti nel vicino Ciad, fino ai
progetti che li vedono coinvolti in tutte e tre le province della regione nella
organizzazione dei campi, nella assistenza ai piu' vulnerabili, nella sanita' acqua
potabile e latrine, nella educazione e nello sviluppo di piccole attivita' produttive
Le quaranta immagini esposte nella Sala Giubileo ci conducono poi attraverso la vita
quotidiana nei villaggi del Sudan meridionale fatta di attese per la distribuzione
del cibo, di controlli medici per i bambini denutriti, di madri che giacciono con i
propri figli in un letto di ''ospedale'', di bambini troppo deboli e malati per tenere
in mano una tazza di latte, o di una ragazza impegnata a macinare il grano
consegnato dal WFP (World Food Program). Oppure ci portano dentro l'ospedale
Lopedeng, situato nelle vicinanze del confine tra Kenia e Sudan dove i pazienti sono
sia militari che civili, uomini feriti in battaglia o colpiti dalle mine.
Il sostegno e la promozione che l'Assessorato alle politiche culturali della
Provincia di Roma con il Comune di Tivoli hanno voluto assicurare alla mostra
fotografica di Marco Vacca sulla tragedia del Darfur sono la testimonianza di un
profondo cambiamento, spesso non pienamente percepito, che attraversa l'insieme
delle amministrazioni e delle comunita' locali. E' il segno di una forte sensibilita'
l'apertura agli scenari e alle problematiche internazionali, l'affermarsi di una nuova
dimensione, quella del globale/locale con la quale anche la comunita' della Provincia
di Roma si confronta.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana Editoriale.
Marco Vacca e' nato a Roma nel 1956; e' laureato in Filosofia e vive a Milano. I temi
della politica internazionale lo hanno visto sempre presente: dal conflitto in medio
oriente all'Iraq, dall'Angola al Randa, dai Balcani alle elezioni presidenziali
americane, dai flussi migratori verso l'Unione Europea, alla tragedia delle Twin
Towers. Nel 1999 con il lavoro sulla fame nel sud del Sudan e' stato tra i fotografi
premiati nel World Press Photo.
Ufficio Stampa Silvana Editoriale
CLP Relazioni Pubbliche Tel. 02 433403 ? 02 36571438 http://www.clponline.it
Inaugurazione: giovedi' 24 novembre, ore 18.00
Complesso del Vittoriano
via di san Pietro in carcere, Roma
Orari: tutti i giorni 9.30 ? 18.30
Ingresso libero