Scultore Europeo. La retrospettiva documenta una sintesi di tutto il percorso creativo dell'artista. Fra il bozzetto della Deposizione del 1928 al Teatro magico XII del 1998, sono esposti circa 180 lavori, tra cui bronzi, ori, argenti, arazzi, acciai, ottoni, terrecotte, vetri, plastiche, stoffe, ecc.
Scultore Europeo
A cura di Floriano De Santi
Il Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, presieduta
dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, aprirà al pubblico,
martedì 15 novembre 2005, la grande mostra dal titolo Umberto Mastroianni.
Scultore Europeo a cura del professor Floriano De Santi, ideata e
organizzata da Edieuropa.
La retrospettiva documenterà una sintesi di tutto il percorso creativo del
Maestro di Fontana Liri, dal bozzetto della Deposizione del 1928 al Teatro
magico XII del 1998. Saranno esposti bronzi (una trentina e per di più
alcuni inediti o poco visti), legni, ori, argenti, arazzi, acciai, ottoni,
terrecotte, vetri, plastiche, stoffe, ecc., tutti i materiali adoperati da
Mastroianni, in cui Brancusi e Tatlin gli sono antecedenti molto più di ogni
altro scultore italiano.
Saranno esposti circa centottanta lavori e sarà pubblicato un catalogo
(edito da Edieuropa) corredato dalla riproduzione a colori di tutte le
opere, con un esaustivo saggio critico di Floriano De Santi, curatore della
mostra e del relativo studio monografico, e testi di Claudio Spadoni,
Direttore del Museo d'Arte Contemporanea di Ravenna; Marisa Vescovo, docente
di Storia dell'Arte all'Università di Genova e Roman de la Calle, Direttore
del Museo d'Arte Contemporanea di Valencia.
La levigata tenuità plastica delle prime opere di Mastroianni - soggetti
religiosi, ritratti e nudi, che coprono un arco di tempo che va dal 1928 al
1940 - ha incontrato la storia, in primo luogo quella dell'arte
rinascimentale di Francesco Laurana e di Donatello. E' stato un universo
rivelato a se stesso e poi verificato attraverso il lavoro dei più grandi
maestri del Novecento, come Brancusi, Medardo Rosso, Archipenko e Boccioni.
Nella stagione neo-cubista del 1941-1954 la ricerca formale trae le sue
origini dalla geometria: dalla linea curva, dal segmento, dall'ellisse. Sin
da queste prove il rapporto del resto da lui tenuto con le avanguardie
scultoree europee pare innegabile.
Mastroianni appartiene alla stessa
famiglia universale dei Moore e dei Lipchitz. Con Battaglia e Apparizione
alata del 1957, presentate alla XXIX Biennale di Venezia del '58, consegue
il riconoscimento più alto: il Gran Premio Internazionale per la Scultura.
Prende avvio il suo periodo informale (1957-1968), con bronzi, cartoni
graffiati, rilievi policromi, solcati da ferite, da laceranti mutilazioni.
La forma - come hanno riconosciuto anche storici dell'arte del calibro di
Giulio Carlo Argan, Lionello Venturi, Jean Cassou, Cesare Brandi e
Steingräber - non è sconnessa ma porta i segni della violenza. Dal 1969 al
1988, il periodo del 'macchinismo fantastico', Mastroianni è guidato da una
intenzionalità costruttiva tipica dell'industria moderna. Laddove un
bricoleur come Calder parla mediante le cose, la realtà è il suo linguaggio,
un costruttore come Adam parla delle cose, il linguaggio preesiste, è la
tecnica.
Il contrasto dei due modi, come di conscio e d'inconscio, è il
dramma dell¹uomo moderno, e Mastroianni è andato molto dentro al problema.
La sua ideologia dell' arte è artigianale ad oltranza.
Gli ultimi dieci anni di vita sono caratterizzati, con i cicli plastici e
pittorici "Metamorfosi", "Kaos", "Teatro magico", "Giochi del Tao" e
"Infinito cosmico", dalla stagione delle "Figure dell'inconscio". Tutto
avviene nel sottosuolo, dove si ascoltano i soffi, gli ansiti e i guaiti
delle creature invisibili disegnate da Mastroianni.
Biografia
Umberto Mastroianni nacque a Fontana Liri, in provincia di Frosinone, il 21
settembre del 1910. Nel 1924 giunse a Roma dove frequentò lo studio dello
zio Domenico e i corsi di disegno presso l'accademia di San Marcello. Nel
1926 si trasferì a Torino dove affinò il 'mestiere di scultore' nell'atelier
di Michele Guerrisi e dove nel 1946 realizzò il Monumento al partigiano per
il Campo della Gloria del cimitero generale.
Nel 1951 tenne la sua prima
personale alla Galerie de France, in quel momento la più importante d¹Europa
e la critica straniera, da Jean Casson a Leon Degand, da Pierre Descargus a
Frank Elgar, si rese subito conto della qualità singolarissima della sua
opera. E' del 1958 il primo riconoscimento con il Gran Premio Internazionale
per la scultura della XXIX Biennale di Venezia. Nel 1960 Lionello Venturi
scrive la presentazione al catalogo per la mostra personale alla Kleemann
Gallery di New York.
Titolare della cattedra di scultura all'accademia di
Belle Arti a Bologna, ne tenne anche la direzione dal 1961 al 1969. Nel 1970
si trasferì a Marino nel Lazio, insegnando all¹Accademia di Belle Arti di
Napoli e poi a quella di Roma. Nel 1973 l'Accademia dei Lincei gli conferì
il premio Antonio Feltrinelli. Nel 1974 il Musée d¹Art Moderne de la Ville
de Paris ripropose tutta la sua attività scultorea. Verranno poi la mostra a
Palazzo dei Diamanti a Ferrara e la grande antologica fiorentina nel 1981
alla Fortezza del Belvedere.
Nel 1987 regalò alla Galleria Nazionale d¹Arte
Moderna di Roma ventisei opere, per lo più del periodo informale, il nucleo
più importante della sua collezione. Nel 1989 il comune di Milano promosse
una significativa antologica negli spazi della Rotonda della Besana. A
coronamento di una prodigiosa carriera, nello stesso anno gli venne
consegnato a Tokyo il 'Premium Imperiale', una sorta di Nobel del Sol
Levante. Nel 1990 prese vita ad Arpino la Fondazione Mastroianni e, tre anni
dopo, a Roma il Museo Donazione, con sede nel complesso di San Salvatore in
Lauro.
Nel 1994 a Torino s'inaugurò l'imponente lavoro bronzeo della
Cancellata del Teatro Regio.
Nella notte del 25 febbraio 1998, Mastroianni, dopo una lunga malattia, si
spense nella sua casa-museo di Marino.
Organizzazione e catalogo: Edieuropa; edieuropa@tiscali.it
Conferenza stampa: 14 novembre ore 12.00
Inaugurazione: 15 novembre
Museo del Corso
Via del Corso 320 - Roma
Orari: tutti i giorni 10-20; lunedì chiuso
Biglietti: Intero Euro 7,50; Ridotto Euro 5; Scuole Euro 3,50