Spazio RA
Terlizzi (BA)
via P.Fiore, 35
080 3514444 FAX 080 3518133
WEB
Inter Spinas Lilium
dal 16/12/2000 al 6/1/2001
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Spazio RA




 
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16/12/2000

Inter Spinas Lilium

Spazio RA, Terlizzi (BA)

Federico II, il Puer Apuliae, e Terlizzi. Indissolubile legame di fedeltà della città pugliese, nobilmente ricambiata dall'imperatore con parole semplici ma simbolicamente forti, Terlitium, inter spinas lilium, un giglio fiorito fra rovi spinosi. Il motto federiciano segno premonitore che inorgoglisce una città che sul Fiore ha fondato la sua economia, è oggi volutamente e fortemente ripreso da RA per l'immagine di TERLIZZI, DAMA DI FIORI.


comunicato stampa

Nello spazio espositivo di RA comunicazione totale (Terlizzi-Bari, via P.Fiore 35) apertura della mostra d'arte contemporanea INTER SPINAS LILIUM, patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Terlizzi e sostenuta dall'associazione AVIS sezione di Terlizzi.

Federico II, il Puer Apuliae, e Terlizzi. Indissolubile legame di fedeltà della città pugliese, nobilmente ricambiata dall'imperatore con parole semplici ma simbolicamente forti, Terlitium, inter spinas lilium, un giglio fiorito fra rovi spinosi. Il motto federiciano segno premonitore che inorgoglisce una città che sul Fiore ha fondato la sua economia, è oggi volutamente e fortemente ripreso da RA per l'immagine di TERLIZZI, DAMA DI FIORI.

La rassegna muove e si sviluppa sulla allegoria di INTER SPINAS LILIUM.

L'idea di Impero, cioè dell'unione totale del sapere del sovrano con quella del suo popolo, sembra essere completamente estranea all'uomo contemporaneo, abituato alla guerra delle opinioni più contrastanti. In un periodo come il nostro in cui gli abusi di una concezione illusoria della democrazia sono evidenti a tutti, fino al dispiegamento più folle e arbitrario di un inconscio, singolo o di massa, che sembra esistere solo per distruggere o stupire, la concezione imperiale di Federico II° sembra non avere possibilità di confronto con l'uomo contemporaneo. Ma al di là di queste prime considerazioni su uno Stato Totale ormai improponibile, resta il segno di una cultura rappacificata con tutte le presenze culturali del Mediterraneo. Ma non solo questo rimane uno degli Imperi più affascinanti della storia dell'umanità, quanto il contributo personale sulla falconeria, con un "manuale" ancora oggi insuperato, segno di un tentativo di dialogo anche con gli uccelli, quindi con un linguaggio definitivamente diverso da quello umano, situazione che riguarda molto da vicino la cultura contemporanea. C'è inoltre la definitiva acquisizione di un umanesimo germinale, ma già perfettamente adulto, che ha generato riflessioni come quella proposta come tema ai nostri artisti. Naturalmente la frase "fiore tra le spine" motto per le più disparate situazioni, esemplificando il concetto della bellezza che si genera e cresce tra le difficoltà. Questo detto ben dimostra il senso della ricerca culturale che cresce tra l'incomprensione generale, con un linguaggio che solo dopo molto tempo, purtroppo, viene condiviso dalla collettività. E' proprio questo il caso dell'arte contemporanea che, pur avendo perso la realtà di un linguaggio universale, come quella di Federico II° non può cessare la ricerca sulle "cose dell'uomo" e della cultura.

Il progetto chiama in causa gli artisti Salvatore Anelli, Dario Carmentano, Silvio Craia, Teo De Palma, Paolo De Santoli, Giuseppe Filardi, Elica (Elisabetta Bovina e Carlo Pastore), Salvatore Lovaglio, Francesco Marrocco, Giuseppe Miriello, Antonio Maria Pecchini, Marco Santoro, Enzo Sforza, le cui opere sono corredate nel raffinato catalogo-calendario dai testi critici di Paolo Aita, Antonio Basile e un racconto di Cinzia Zungolo.

La mostra di carattere itinerante è coordinata da FARO, associazione per la promozione dell'arte nel Mezzogiorno d'Italia a cui aderiscono spazi nelle città di Terlizzi-Ba, Macerata, San Severo-Fg, Lucera-Fg, Matera, Cosenza.

La mostra, rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2001, (orari 9-13, 17-22).

Info: tel 080.3514444-0338.7674491 fax 080.3518133

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