Minimalia. L'artista traduce l'immagine in elaborazione digitale, successivamente la destruttura con progressivi interventi di accumulo o sottrazione di materiali cromatici (pittura, collage, assemblaggi). Ne risultano calibrate composizioni astratte.
Minimalia
A cura di Roberto Sanchez
Il percorso artistico di Stefano Borriello muove dalla lezione di Augusto Perez ed Emilio Greco, passa attraverso l’esperienza delle avanguardie napoletane, dal Gruppo 58 a Geometria e Ricerca, per approdare infine all’analisi della percezione. L’artista traduce l’immagine percepita in elaborazione digitale, che viene successivamente destrutturata da progressivi interventi di accumulo o sottrazione di materiali cromatici (pittura, collage, assemblaggi). Ne risultano calibrate composizioni astratte, in cui l’intervento manuale appare come la prosecuzione di un’elaborazione digitale soggiacente.
I segni grafici o pittorici giungono alla percezione per vie misteriose ed attivano sepolti codici di riconoscimento, meccanismi di empatia che entrano in consonanza con il riguardante per i ritmi di volta in volta concitati o distesi, lineari o ondulatori. Oltre le addizioni e le sottrazioni di materia, che esprimono la ricerca di un potenziale equilibrio per uscire dal caos, s’intuisce uno sguardo in cerca del vero, di quel nocciolo esistenziale che sfugge alla percezione.
L’opera di Stefano Borriello sollecita il pubblico a scomporre gli strati sovrapposti per individuarne la distribuzione e le reciproche relazioni, finché l’opera avrà rivelato il suo percorso di formazione.
Marco di Mauro
Inaugurazione martedì 22 novembre 2005
Museo Minimo
Via detta San Vincenzo, 3 (angolo via Leopardi, 47) Fuorigrotta- Napoli
Orari: lunedì e mercoledì, ore 16-19; martedì, giovedì e venerdì, ore 10-12.
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