Museo Storico
Bergamo
Piazza Mercato del Fieno
035 247116

Incanto di tessuti
dal 24/11/2005 al 25/2/2006
Tutti i giorni 9.30-13 / 14.30-17.30. Chiuso lunedi'
WEB
Segnalato da

Barbara Mazzoleni




 
calendario eventi  :: 




24/11/2005

Incanto di tessuti

Museo Storico, Bergamo

La mostra si propone di far rivivere il passato avvalendosi dell' intreccio tra documentazione tradizionale e videoproiezioni interattive. Nelle sale si affiancheranno abiti d'epoca, tessuti pregiati e ricamati, libri e ritratti, spesso inediti, di grandi artisti (Fra Galgario, Piccio, Diotti, Scuri, Coghetti) e la ricostruzione virtuale della Fiera di Bergamo.


comunicato stampa

Trame di vita a Bergamo tra Sette e 'Ottocento

Un sorprendente ingresso virtuale nel passato, dalle botteghe dell’antica Fiera di Bergamo, con i suoi colori, i suoi rumori e i suoi odori, ai tracciati delle vie mercantili che tra Sette e Ottocento univano Bergamo all’Europa e all’Oriente. Il Museo Storico di Bergamo ospita, a partire dal 25 novembre 2005, la mostra “INCANTO DI TESSUTI. Trame di vita a Bergamo tra Sette e Ottocento”, in cui lo spettatore sarà accompagnato in un vero e proprio viaggio multimediale alla scoperta della produzione tessile bergamasca e del mondo economico e culturale che la circonda.

Per la prima volta una mostra si propone di “far rivivere” il passato avvalendosi del suggestivo intreccio di documentazione tradizionale e videoproiezioni interattive. Nelle sale si affiancheranno preziosi abiti d’epoca, tessuti pregiati e ricamati, libri e ritratti, spesso inediti, di grandi artisti (Fra Galgario, Piccio, Diotti, Scuri, Coghetti) e la ricostruzione virtuale della famosa Fiera di Bergamo, risalente al X secolo, edificata in muratura nel 1734 e demolita nel Novecento. Si potrà anche “camminare” su una grande carta geografica europea del primo Ottocento, seguendo i mercanti bergamaschi lungo le vie commerciali del continente.

Tra l’”Incanto dei tessuti” vengono alla luce le “trame di vita” dei protagonisti del contesto economico e imprenditoriale cittadino, che annovera al suo interno anche mercanti e imprenditori d’oltralpe attirati a Bergamo dalle ricche potenzialità della provincia, in cui primeggia la Val Gandino cui è dedicata una sezione specifica della mostra.

E ora entriamo nell’incanto con…

La ricostruzione virtuale della Fiera di Bergamo, l’evoluzione del suo contesto urbano e il Teatro dei burattini (a cura dello Studio Base 2 di Crema).
La società d’ancien régime e il suo gusto dell’apparire sono rappresentati da ritratti di Fra Galgario, Paolo Bonomino, Andrea Torresani, Giuseppe Diotti, mentre artisti come Giuseppe Luigi Poli, Piccio, Enrico Scuri e Francesco Coghetti sono chiamati a rappresentare i nuovi imprenditori con i loro status symbol. I setaioli e i mercanti si fanno effigiare nelle loro solide abitazioni borghesi in abiti domestici, circondati da libri di conti, matasse di filo di seta, carte geografiche delle loro rotte commerciali.
La mostra, a questo punto, fa risalire il visitatore nel tempo con una scenografica scala su cui sfilano autentici abiti d’epoca: abiti da signora in seta e in lana, d’apparato e quotidiani, abiti maschili come quelli del conte Giacomo Carrara, una divisa da ciambellano e un antico abito da mandarino cinese. E ancora: accessori come gilet ricamati, “fichous” da signora, cappelli con piume, corsetti di seta, scarpette da nozze, nastri, borse da viaggio, ciabattine ricamate, calze fatte a maglia. La tenerezza della memoria rivive in una “moise”(culla in seta) e nei corredini da battesimo, mentre la devozione religiosa appare nel “camerino della Madonna”, dove statue lignee della Vergine sono vestite con abiti sette ottocenteschi, e negli splendidi apparati liturgici della famosa processione del Corpus Domini di Gandino.
A raccontare la dimensione del viaggio: atlanti, carte geografiche antiche, corrispondenze di viaggio, un inedito quaderno di un mercante bergamasco del ‘700 che si muove per l’Europa e lettere commerciali su cui venivano incollati i campionari di pannilana.

Assolutamente nuova anche la formula scientifica: la mostra è solo un momento della ricerca e sarà inizialmente accompagnata da una “Guida” sintetica (5 euro, in vendita in mostra). Nel corso del periodo espositivo si terranno degli incontri di approfondimento in cui si comunicherà l’esito di ricerche, spesso del tutto inedite e ricche di novità, su singoli temi. Alla fine del percorso, sarà pubblicato un volume che conterrà gli atti di tutti gli incontri.

L’esposizione poi si apre al territorio con iniziative collaterali che, con il sostegno della Provincia di Bergamo, tendono a valorizzare il patrimonio diffuso sul territorio. Gli enti coinvolti sono: Accademia Carrara, Museo Diocesano A. Bernareggi, Museo della Basilica di Gandino, Associazione ricerche tessili storiche di Leffe, Museo del Falegname Tino Sana. L’Università degli Studi di Bergamo, infine, dedicherà un convegno a “Il Trionfo di Cibele”, festa di carnevale settecentesca realizzata in occasione di una visita di Goldoni a Bergamo, a cui si collegherà una “Festa in piazza” a cura del Lions Club Bergamo Host.

Il biglietto di ingresso alla mostra, inoltre, dà diritto anche alla visita del Campanone in Piazza Vecchia, della sezione del Museo Storico ospitata nella suggestiva cornice della Rocca, del Museo Donizettiano (via Arena 9) e dello storico aereo del pilota Antonio Locatelli (Sala Curò, Piazza Cittadella). Il tutto all’interno di un progetto che prevede laboratori didattici e percorsi guidati per le scuole.

La mostra “Incanto di tessuti”, promossa dalla Fondazione Bergamo nella Storia - Museo Storico di Bergamo, dall’ Università degli Studi di Bergamo, dall’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo e dall’Associazione Amici del Museo Storico, si avvale della collaborazione di enti culturali e istituzioni pubbliche della città e della provincia, e del generoso contributo di molte famiglie private, che hanno messo a disposizione parte dei loro patrimoni storici. Il coordinamento scientifico dell’iniziativa è di Mauro Gelfi, direttore del Museo Storico di Bergamo, la mostra è curata da Maria Mencaroni Zoppetti (Ateneo di Scienze, Lettere e Arti) e Rosanna Paccanelli (Associazioni Amici del Museo). L’allestimento è di Diego Bonifaccio e il coordinamento organizzativo è di Alberto Lupini (Fondazione Bergamo nella Storia).

Comitato promotore:

Fondazione Bergamo nella Storia ; Università degli Studi di Bergamo; Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo; Associazione degli Amici del Museo Storico di Bergamo

Con il patrocinio di:

Comune di Bergamo; Provincia di Bergamo; L’Eco di Bergamo

In collaborazione con:

Accademia Carrara di Bergamo; Archivio di Stato di Bergamo; Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo; Fondazione A. Bernareggi di Bergamo; Fondazione per la Storia economica e sociale di Bergamo; Fondazione famiglia Legler; Museo della Basilica di Gandino ; Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Lombardia Occidentale.

Con il contributo di :

Regione Lombardia – Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Lombardia; Fondazione Comunità Bergamasca; Camera di Commercio di Bergamo; Confindustria Bergamo - Unione degli Industriali della Provincia; Credito Bergamasco

Sponsor videoproiezioni interattive: BPU – Banca Popolare di Bergamo

Mostra, catalogo e incontri a cura di : Maria Mencaroni Zoppetti, Rosanna Paccanelli Gavazzeni, Mauro Gelfi

Comitato scientifico:

Alberto Castoldi (presidente) - Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Mauro Gelfi (coordinatore) - Fondazione Bergamo nella storia, Gabriele Allevi - Museo A. Bernareggi di Bergamo, Giulio Orazio Bravi - Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo, Emanuela Daffra - Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Lombardia Occidentale, Maria Mencaroni Zoppetti - Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, Rosanna Paccanelli Gavazzeni - Associazione Amici del Museo Storico di Bergamo
Amalia Pacia - Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Lombardia Occidentale, Maurizio Savoja - Archivio di Stato di Bergamo, Silvio Tomasini - Museo della Basilica di Gandino
Giovanni Valagussa - Accademia Carrara di Bergamo.

Comitato tecnico organizzativo e promozione: Alberto Lupini (coordinatore) Fondazione Bergamo nella Storia

Ufficio stampa e comunicazione: Alberto Lupini, Antonia Abbattista Finocchiaro, Barbara Mazzoleni

Attività educative e visite guidate: Silvana Agazzi

Segreteria: Roberta Marchetti

Progetto allestimento: Diego Bonifaccio

Attività culturali collegate in collaborazione con:

Accademia Carrara; Csa - Centro Servizi Amministrativi Bergamo; Civico Museo Archeologico; Civico Museo di Scienze Naturali “E. Caffi”; Fondazione Zaninoni; Museo Diocesano A. Bernareggi, Museo del Falegname Tino Sana; Associazione ricerche tessili storiche - Leffe; Museo della Basilica di Gandino.

Inaugurazione: 25 novembre, ore 18.30

Museo Storico di Bergamo
ex Convento di San Francesco, Piazza Mercato del Fieno - Bergamo Alta
Orari: tutti i giorni 9.30 – 13 e 14.30 - 17.30. Chiuso lunedì.
Ingresso: 3 euro, comprensivo di visita a Campanone, Rocca-Museo Storico, Museo Donizettiano, aereo Antonio Locatelli; gratuito sotto i 18 anni e per le scuole.

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