Quattrocento opere: circa duecento dipinti oltre a un cospicuo insieme di disegni, sculture, ceramiche, illustrazioni, bozzetti teatrali e arazzi. La vasta attivita' creativa di Cagli e' presentata per la prima volta nella sua interezza illustrando il ruolo di protagonista che rivesti' in oltre mezzo secolo di dibattito artistico italiano e internazionale. A cura di Fabio Benzi.
Quattrocento opere
A cura di Fabio Benzi
Sabato 11 febbraio 2006, nel trentennale della morte, si inaugurera' negli
spazi della Mole Vanvitelliana di Ancona una grande mostra antologica di
Corrado Cagli.
Si tratta della piu' grande esposizione mai realizzata sulla figura di questo
grande artista, che presentera' circa duecento dipinti oltre a un cospicuo
insieme di disegni, sculture, ceramiche, illustrazioni, bozzetti teatrali e
arazzi, per un totale di circa quattrocento opere. La vasta attivita'
creativa di Cagli verra' dunque presentata per la prima volta nella sua
interezza, illustrando il ruolo di protagonista che rivesti' in oltre mezzo
secolo di dibattito artistico italiano e internazionale.
Originale creatore di maioliche di gusto straordinariamente moderno nella
sua prima giovinezza (applicando un linearismo de'co consapevole
dell'estetica internazionale, con echi persino picassiani), egli fu tra i
promotori del muralismo italiano (parallelamente a Sironi) ed esordi' come
pittore nel gruppo iniziale della 'Scuola Romana' (con Capogrossi e
Cavalli), alle cui ideologie contribui' sostanzialmente e le cui opere sono
tra le piu' significative di questo movimento, che deve considerarsi la piu'
importante esperienza artistica italiana degli anni Trenta. Nipote di
Bontempelli, elaboro' e diffuse i principi del 'primordialismo' che tanta
presa ebbero sulla cultura italiana del decennio, prolungandosi fino agli
anni Cinquanta.
In seguito alle leggi razziali emigro' prima in Francia e poi negli Stati
Uniti, tornando in Italia con le truppe alleate di Liberazione. Nel contesto
italiano del dopoguerra, egli rappresento' un nodo centrale per la tendenza
astratta che caratterizzo' le svolte estetiche di quegli anni, elaborando
opere di grande originalita' e teorizzando un prolungamento del 'primordio'
che influenzo' ad esempio la svolta astratta di Capogrossi.
Dopo una fase puramente astratta, Cagli recupero' originalmente l'espressione
figurativa, favorito anche da un'abilita' tecnica stupefacente, alternando
senza soluzione di continuita' entrambe le ricerche. Questo apparente
eclettismo, che antepone l'estro e il genio pittorico all'assolutismo
ideologico che caratterizzava le scelte di campo di quegli anni postbellici,
fu uno dei motivi che, al di la' del successo straordinario conseguito in
vita, ha contribuito in seguito a collocare criticamente la sua figura in
una zona umbratile e poco definita dell'arte europea. La rilettura attuale,
dopo le esperienze analoghe di tanta arte contemporanea, lo rivela invece in
un ruolo di anticipatore, di antesignano della liberta' espressiva
post-avanguardista.
La mostra, organizzata dalla Provincia di Ancona in collaborazione con
l'Archivio Cagli, e' curata da Fabio Benzi. In catalogo saranno presenti
contributi critici di Fabio Benzi (Introduzione alla mostra; Gli anni della
Scuola Romana; Il disegno), Luciano Caramel (L'astrattismo del dopoguerra),
Enrico Crispolti (La scuola di Cagli: il magistero dell'artista e le giovani
generazioni), Gioia Mori (La figurazione del secondo dopoguerra), He'loise
Romani (Il teatro; apparati critici; biografia), Luigi Prisco (Ceramiche e
sculture) e Claudio Crescentini (Gli arazzi).
Ente promotore
Provincia di Ancona
Ufficio Cultura
C.so Stamira, 60 - Ancona
Ufficio stampa
Roberto Begnini Roma
Ufficio stampa Skira:
Mara Vitali Comunicazione Lucia Crespi
arte@mavico.it
Ufficio stampa Noicultura:
Lucia Belardinelli - Simona Santoni
stampa@noicultura.it
Immagine: Corrado Cagli, Mirko, olio su tavola. Ancona, Collezione Galleria d’Arte Moderna
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni Da Chio, 28 - Ancona
Biglietto d'ingresso: intero Euro 8; ridotto Euro 4