Le immagini dell’invisibile. Le opere in mostra sono caratterizzate da un tripudio di colori e forme e dall'uso di diverse tecniche: acrilico, acquarello, pastelli ad olio, pastelli solubili, inchiostro, tempera e acquaforte. Gli elementi meccanici presenti nei quadri ruotano come pianeti intorno al loro Sole che rappresenta l’uomo, i suoi atteggiamenti e le sue decisioni.
Le immagini dell’invisibile
Adam Wurz crea un microcosmo personale, in cui si combinano le idee della filosofia e le nozioni dell’intelletto che formano e modificano il mondo della cultura. Il suo obiettivo: rendere visibile l’invisibile. Adam Wurtz Jr. ricrea il mondo tangibile in un modo che invita lo spettatore alla riflessione su cio' che si vede e su cio' che si sperimenta. Si puo' dire che tutte le sue opere sono autoritratti.
Le sue opere innovative sia nel contenuto che nelle soluzioni di forma e tecnica, creano un linguaggio d’immagine originale, sono spiritualmente bilanciate. La composizione dei suoi quadri, caratterizzati da un tripudio di colori e forme, avviene con una molteplicita' di tecniche: acrilico, acquarello, pastelli ad olio, pastelli solubili, inchiostro, tempera, e carta Fabriano. Utilizza la tecnica dell’acquaforte, e lastre di rame colorate.
Gli elementi meccanici presenti nei quadri ruotano come pianeti intorno al loro Sole che rappresenta l’uomo, i suoi atteggiamenti e le sue decisioni. I muscoli stilizzati, l'ossatura ed i sistemi nervosi esprimono dei contesti: il grado di liberta', ed allo stesso tempo anche i suoi limiti.
Secondo Adam Wurz Jr. lo stato piu' bello e' quello della liberta'. Da cio deriva che i dipinti sono animati dalla preoccupazione per la manipolazione e le minacce, nonche' dai rischi emergenti. Per mantenere un simile equilibrio ci vuole una capacita' di composizione assoluta. Per un intreccio di dettagli cosi' ricco, e cosi' dettagliatamente ed attentamente elaborato sono necessarie delle soluzioni tecniche di bravura, grazie alle quali ciascuna delle sue pitture affascina nella sua pura realta' fisica.
Adam Wurz Jr. non segue tendenze di moda. Lui ha appreso dal padre la competenza tecnica e l’amore per l’arte. La sua arte non si richiama ad uno stile o movimento specifico, nonostante critici d’arte conosciuti in Europa, (come Lucas Gehrmann del Kunsthalle di Vienna) inseriscano la sua arte nel movimento della neo-avanguardia ungherese.
La simbologia da lui utilizzata presenta le storie, i caratteri e gli oggetti nel loro sviluppo, in uno stato di movimento e transizione. Sulle sue acqueforti, i suoi dipinti e le sue piccole plastiche si presenta il processo di transizione da uno stato attuale ad una nuova entita'.Oltre ad una morale percettibile da tutti, l'osservatore coglie anche il messaggio destinato esclusivamente ad esso.
Ogni volta l’artista tramite le sue opere si presenta nel contesto di una o piu' comunita', sia come membro di esse o come esterno. Si riferiscono ai valori da lui adottati le simbologie delle grandi culture del passato (aztechi, maya, egiziani, indiani). Allo stesso tempo l’artista vuole attenersi alla santita' dell’opera. Anzi, fa molto di piu': svela i suoi segreti piu' intimi. Il corpo, l'anima, lo spazio ed il tempo si uniscono in un’unica entita'. E' un percorso spitituale questo, dalla visualita' al pensiero.
La sua arte poetica si puo' spiegare con questi due passaggi:
„ Per me c’e' solo il viaggio sui sentieri che hanno un cuore, su ogni sentiero che puo' avere un cuore. La' io viaggio, e l’unica sfida meritevole per me e' attraversare la loro completa lunghezza." (da L’insegnamento di Don Juan: una via Yaqui alla conoscenza" di Carlos Castaneda)
“….non si puo' piu' tentare di stabilire l’inizio e la direzione di una infinita lunga strada. La pretesa di ogni sistematica e definitiva completezza sarebbe un’auto-illusione." (dal filosofo George Simmel).
Inaugurazione: 29 novembre
Accademia d'Ungheria (Piano Nobile)
Via Giulia, 1 - Roma
Orari: da Lunedi' a venerdi' 10-13 e 16-19,30; Sabato 16,30-19,30.
Ingresso libero.