Laboratorio Sociale Occupato Buridda
Genova
via Bertani, 1 (Ex Facolta' di Economia e commercio)
010 591499
WEB
VideoDECODER_#00
dal 30/11/2005 al 30/11/2005

Segnalato da

Roberta Gucci Cantarini




 
calendario eventi  :: 




30/11/2005

VideoDECODER_#00

Laboratorio Sociale Occupato Buridda, Genova

Video loop e video installazioni. ''Gli artisti filtrano ed elaborano i fatti della societa' contemporanea, come dei Decodificatori di realta'. La selezione dei lavori e' volutamente molto eterogenea. (...) Il filo conduttore di tutto e' comunque il disagio e la critica di una realta' difficile e ipocrita." Eleonora Chiesa


comunicato stampa

Video loop e video installazioni

Una sera, uno spazio autogestito come non-luogo dell'arte istituzionale e commerciale,
una selezione emozionale di artisti curata da un altra artista, video loop e video installazioni,
queste sono le coordinate di DECODER_#00

"Gli artisti filtrano ed elaborano i fatti della societa' contemporanea, come dei Decodificatori di realta'.
Le opere eposte sono di artisti e amici che ho incontrato nel mio percorso o con cui sono venuta a contatto attraverso la loro opera, persone che con proprio lavoro e ricerca hanno lasciato in me un segno emotivo autentico. La selezione dei lavori e' volutamente molto eterogenea, poiche' ognuno di questi ha affrontanto il tema in modo diverso, sia formalmente che concettualmente. Il filo conduttore di tutto e' comunque il disagio e la critica di una realta' difficile e ipocrita."
Eleonora Chiesa

Opere video di:

marina abramovic, oliver pietsch, zimmerfrei , gruppo sinestetico, paolo angelosanto, globalgroove, anton roca, daniela carati, franco ottavianelli, paolo g. bonfiglio, sergio muratore, marco villani, PinAmuse

gruppo sinestetico 2005
zimmerfrei 2004

DECODIFICARE :
v. 1a tr. (Ind. pres. decodi'fico, decodi'fichi), decifrare, interpretare, trascrivere in termini chiari e intelligibili a tutti lettere, messaggi, o scritti in codice.

DECODIFICATORE:
s. m., dispositivo che consente la decodificazione, cioe' la traduzione di informazioni dalla forma in codice alla forma normale

La responsabilita' che l'artista ha nei confronti della societa' e' enorme e deve essere vissuta in maniera autentica. Questo non e' piu' solo un'urgenza, ma condizione necessaria nella vita ed nell'evoluzione di ogni artista. Prendendo atto del momento storico che stiamo vivendo e dando per scontato che non e' possibile in questo momento non prendere posizione, l'impegno - e soprattutto l'impegno contro - e' la reazione piu' logica e naturale di un essere umano. Se e' vero che gli artisti veri sono ricettori e ripetitori di cio' che accade all'umanita', anche da loro aspettiamo segni che ci aiutino a comprendere quello che sta succedendo e come sta succedendo. Questa presa di posizione di fatto non e' solamente rivolta al lato sociale dell'esistenza, ma deve anche essere radicata nella quotidianita' della vita privata di ciascuno di noi. La correttezza e la trasparenza sono di fatto necessari anche nei rapporti personali. Sono infatti proprio le relazioni tra individui ad essere inficiate, oggi piu' che mai, dalla falsa realta' che ci viene propinata da chi, invece, dovrebbe essere responsabile della formazione della nostra coscienza: media, istituzioni e sedicenti maestri di vita.

Le opere degli artisti selezionati per questa edizione di DECODER rispecchiano questa necessita' di rigore sia nella sfera sociale sia nella sfera personale reso indispensabile dalle condizioni create dalla civilta' contemporanea. La storia inevitabilmente mette le mani nel sangue degli artisti, li scuote e li ferisce. E' loro, come di ogni persona, il compito di filtrarla, decodificarla, appunto. Sicuramente prendere coscienza delle dinamiche perverse che governano buona parte della nostra vita (dal cibo che ingeriamo, ai farmaci che assumiamo pensando di curaci, alle notizie che crediamo di avere .) e per di piu' renderlo palese e' un atteggiamento scomodo, oggi forse piu' che in altri momenti. Ecco perche' l'arte e' politica, in senso quanto piu' largo si possa immaginare, per definizione e lo e' anche quando ci parla di fatti intimi, privati, spirituali.

Tutto cio' che produce l'uomo sembra rivoltarsi contro l'uomo stesso: la societa' che ha creato e' esasperata, le sue tecnologie lo distruggono, e cio' che viene fatto per tentare se non altro di fermare questa degenerazione in realta' accelera il processo. La risposta alla almeno apparente (concedendo il beneficio del dubbio) dipendenza dell'uomo dal male e dall'autodistruzione deve essere una risposta etica, di schieramento morale. E' palese che non ci sia piu' nulla da ridere, che nessuno di noi e' sereno ed e' l'artista stesso che lo testimonia. Non si inneggia cosi' ad un'arte necessariamente "arrabbiata" ed oscura: sappiamo bene che anche nella calma piu' quieta si puo' leggere tanto sdegno quanto in opere dichiaratamente volte alla denuncia. Ma e' sicuramente differente dal mostrarsi come pagliacci per evitare di pensare o, peggio, per entrare, senza arrecare troppo disturbo, in situazioni di comodo.
Mi piace pensare che l'unica cosa che proviene dall'uomo e non gli nuoce ma, anzi, lo ama e lo salva sia l'arte.

Roberta Gucci Cantarini

Inaugurazione: 1 Dicembre, ore 18.00-21.00

Laboratorio sociale occupato Buridda
Ex facolta' di economia, via Bertani 1 - Genova

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