Mimmo Conenna
Palazzo Roberti - Alberotanza, Mola di Bari (BA)
Olio su tela. Utilizzando mezzi espressivi sempre diversi (in mostra tele e sculture in metallo) caratterizzati tutti da un'ironia concettuale tipica degli anni Settanta, Conenna nelle sue opere conserva l'imprinting della cultura meridionale, della sua tradizione agraria e artigianale.
comunicato stampa
Mostra personale
a cura di Antonella Marino
La mostra <>, all'interno dell'iniziativa <> promossa dall'Assessorato all'Ambiente e all'Agricoltura del Comune di Mola di Bari e dall'Universita' della Terza Eta', si pone in dialogo con la cultura generata dalla produzione locale dell'olio con accenti riflessivi, ironici, paradossali. Essa parte volutamente dall'intersecazione di due dei significati della parola <>, quello agro-alimentare di <> (Dizionario De Mauro), e quello artistico, come sottolinea Antonella Marino, curatrice della mostra: <<"un olio su tela e' un’opera pittorica che sia stata eseguita utilizzando pigmenti a base oleosa, seguendo la tecnica della pittura ad olio su un supporto di tela da pittura" (Enciclopedia Wikipedia)>>. Le opere di Mimmo Conenna (docente di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Bari, morto nel '98) sono tratte dal ciclo esposto alla Biennale di Venezia del 1978.
Legato a mezzi espressivi sempre diversi (in mostra tele e sculture in metallo) caratterizzati tutti da un'ironia concettuale tipica degli anni Settanta, Conenna nelle sue opere conserva l'imprinting della cultura meridionale, della sua tradizione agraria e artigianale, come dimostra l'opera esposta <> del 1978. Oggi a piu' di venticinque anni dal momento in cui tale opera fu realizzata, non senza intenti critici nei confronti della reificazione della merce della civilta' consumistica che allora cominciava a portarsi a maturita', e' una testimonianza di quanto l'intuizione di Conenna fosse giusta, nel reinterpretare in chiave ironica la cultura contadina. Gli <> sono anche <>, altro nome dato a sue tele, che giocano ancora una volta sul doppio senso, perche' se da un lato ricordano certi censimenti fotografici fatti dall'alto di campi di ulivo, dall'altro costituiscono senz'altro un allargamento di prospettiva sia del fare pittorico del periodo in cui Conenna li produsse, sia, rispetto al significato che oggi la mostra assume all'interno della rassegna <>, del modo in cui e' possibile confrontarsi in modo creativo con le tematiche piu' squisitamente tecniche del territorio.
Giuseppe Verga gia' nel titolo del suo video parte da una scoperta ironia: <>, quasi a porre a contrasto l'etereo sogno americano (costituito da cinematografiche illusioni provenienti dall'immaginario di un ex giovane cresciuto nel meridione d'Italia) con la concretezza della terra e degli ulivi in cui e' cresciuto. La Olivood da cui si scappa per non finire soffocati e' anche quella a cui, come dice l'artista, si resta <>. In continuita' con la ricerca stilistica che Verga porta avanti nelle sue tele, il video sembra la sedimentazione di ricordi, immagini, trasfigurazioni, in bianchi e grigi, sfumature che per l'artista rappresentano lo stigma di quella parte della memoria che resta maggiormente a contatto con la dimensione spirituale e ascetica dell'essere umano.
Inaugurazione: Domenica 4 dicembre 2005, ore 10.30
Palazzo Roberti
Piazza XX Settembre - Mola di Bari (BA)
Orari di apertura: feriali h. 18-21, festivi h. 10-13 e 18-21