Antica Arte Senese del 1904 cento anni dopo. La mostra propone, accanto alle sezioni commemorative, opere di eta' moderna e contemporanea, mostrando al pubblico il XIX secolo ed i primi tre decenni del Novecento ed e' suddivisa in varie sezioni: pittura, scultura, oreficeria, tessuti, monete, ferri battuti, ceramica, armi, codici miniati, topografia.
Antica Arte Senese del 1904 cento anni dopo
Il 17 dicembre aprira' a Siena Il segreto della civilta'. La Mostra dell'Antica arte
Senese del 1904 cento anni dopo. Nei locali del Museo Civico, gli stessi che nel
1904 ospitarono la prima rassegna, si potranno ammirare, fino al 5 marzo 2006,
alcune importanti opere gia' presenti alla Mostra dell'Antica arte Senese - evento
culturale che, all'inizio del Novecento, ha segnato non solo l'affermarsi della
scuola senese come una delle piu' importanti d'Italia al fianco della fiorentina o
della veneziana, ma ha permesso alla citta' toscana di entrare in un grande circuito
turistico, nazionale ed internazionale.
Il comitato scientifico, coordinato da Giuseppe Cantelli, e' composto da Mauro Civai,
Fabio Mazzieri, Lucia Simona Pacchierotti, Beatrice Pulcinelli, Bruno Santi.
L'odierna esposizione proporra', accanto alle sezioni commemorative, opere di eta'
moderna e contemporanea, mostrando al pubblico il XIX secolo, allora appena
concluso, ed i primi tre decenni del Novecento. Sara' quindi possibile mettere in
luce la produzione degli artisti e l'evoluzione della scuola senese in un secolo di
storia.
L'edizione del 2005 sara' accompagnata dalla riapertura di alcune sale della
Gipsoteca. Affacciate sulla scala che conduce alla Loggia di Palazzo, le sale furono
appositamente ristrutturate in occasione della Mostra storica; la scala stessa subi'
notevoli modifiche, per consentire un migliore accesso alla Loggia, dove erano stati
ricostruiti i resti originali della Fonte Gaia di Iacopo della Quercia.
Il centenario della Mostra dell'Antica Arte Senese ha favorito l'occasione,
attraverso un percorso di storia artistica e di gusto, per ricordare l'importanza
che l'avvenimento ha rivestito per la citta' di Siena, affermandone il ruolo di citta'
alla moda, meta obbligata per esteti e storici dell'arte di ogni nazione.
Le esposizioni di Arte Antica furono il mezzo, soprattutto dalla seconda meta'
dell'Ottocento, per diffondere la cultura artistica presso un pubblico sempre piu'
vasto e offrirono l'occasione, ai primi storici dell'arte, di confrontare
stilisticamente, in maniera diretta, le opere.
Sul modello della rassegna di Siena, altre mostre vennero realizzate in Italia
(ricordiamo l'esposizione perugina del 1907). In precedenza, vi erano stati degli
esempi in Europa (a Bruges nel 1902, a Parigi e a Dusseldorf nel 1904) ma l'edizione
senese ebbe il pregio di superare i confini campanilistici degli storici, dei
cultori dell'arte e dei cittadini, per divenire un evento di successo
ultranazionale. Ne e' testimonianza il fatto che, quasi contemporaneamente alla
Mostra dell'Antica Arte Senese, inaugurata il 17 aprile alla presenza del Re
d'Italia Vittorio Emanuele III, fu aperta al pubblico l'edizione londinese,
organizzata da Robert Langton Douglas nelle sale del Burlington Fine Arts Club di
Londra.
La mostra di Siena occupava quaranta sale di Palazzo Pubblico ed era suddivisa in
diverse sezioni: pittura, scultura, oreficeria, tessuti, monete, ferri battuti,
ceramica, armi, codici miniati, topografia ed altre ancora. La piu' ammirata fu
sicuramente quella della scultura, non solo per quella che allora fu ritenuta la
felice ricostruzione della Fonte Gaia, ma anche per le 36 magnifiche statue in legno
ed in terracotta policroma. La decisione di esporre queste opere lignee suscito' vero
stupore: nell'Ottocento vi era stata una generale ripresa dell'interesse per la
scultura, concentrato pero' soprattutto sulle opere marmoree dei grandi artisti.
Grazie anche alla Mostra dell'Antica arte Senese, la scultura lignea ha trovato una
sua giusta collocazione all'interno della storia dell'arte: e' da allora che gli
studi e le ricerche sugli artefici del legno si sono intensificati ed hanno assunto
un'importanza sempre crescente, permettendo l'individuazione di maestri ed artisti
ignoti ma fondamentali per la conoscenza della scuola senese.
Anche l'attuale edizione presenta alcuni capolavori di scultura lignea ed in
terracotta policroma, oltre ad un esemplare in marmo. Le altre sezioni sono
parimenti rappresentate, cercando di rispecchiare il piu' fedelmente possibile il
modello storico. In aggiunta al catalogo, edito da Protagon Editori Toscani, e' stato
realizzato un documentario filmato dal regista Giovanni Santi. Enrico Castelnuovo,
Giuseppe Cantelli, Alberto Olivetti e Mauro Civai, coordinati da Philippe Daverio,
illustrano grandi capolavori, testimoniando l'importanza dell'arte senese e la
persistenza di un gusto che, partendo dal lontano XIV secolo, arriva alle soglie del
XX secolo.
Museo Civico di Palazzo Pubblico - Siena
Orario: tutti i giorni 10-17.30. Chiusura biglietteria ore 16,45
Biglietto: intero 7 euro, ridotto gruppi (+ 15 pers.) 6 euro, ridotto studenti, anziani, militari 4,50 euro