Dopo la presentazione, in anteprima assoluta, dell' Arte Africana Contemporanea, la Galleria Spazia continua nel suo impegno proponendo una selezione di opere degli artisti africani più rappresentativi. Con questo progetto, che prevede la collaborazione di Image Gallery, la galleria Spazia intende infatti porsi come il nuovo referente italiano di un fenomeno artistico che ha già conquistato l'attenzione dei Musei e dei grandi Collezionisti internazionali.
Corpo metropolitano.
Arte e Fotografia Africana Contemporanea.
Con Seni Camara, Georges Lilanga, Esther Mahlangu, Kivuthi Mbuno.
Dopo la presentazione, in anteprima assoluta, dell' Arte Africana Contemporanea, la Galleria Spazia continua nel suo impegno proponendo una selezione di opere degli artisti africani più rappresentativi.
Con questo progetto, che prevede la collaborazione di Image Gallery, la galleria Spazia intende infatti porsi come il nuovo referente italiano di un fenomeno artistico che ha già conquistato l'attenzione dei Musei e dei grandi Collezionisti internazionali.
Nata all'inizio degli anni Cinquanta, l'Arte Africana Contemporanea è un'arte dolorosa che ha voglia di raccontare il difficile passaggio da infiniti secoli bui ad una modernità fatta di un continuo confronto con la tradizione e di un originale, quanto conflittuale, innesto con l'accumulo di elementi della cultura occidentale contemporanea.
L'africanità artistica è la voce dura di un continente in cui si parlano più di cinquemila lingue e dove la grande cultura animista non è ancora stata sconfitta dal sapere lineare della metafisica occidentale. L'artista africano, vivendo sulla propria pelle lo scontro tra un'anima metropolitana (l'avanzata della onnipresente tecnologia) ed un corpo tribale (la resistenza delle antiche culture animiste), occupa una posizione di equidistanza, più o meno consapevole, tra il tramonto del sacro e l'avvento di una compiuta visione tecnologica.
Gli artisti presentati sono uno spaccato significativo di questa africanità artistica all'interno della quale agiscono insieme un certo grado di concettualità ed una consumata abilità tecnica in grado di trovare sempre nuovi equilibri tra passato e attualità : Esther Mahlangu utilizza una convenzione sociale ed un simbolismo pittorico tradizionalmente affidato alle donne della comunità Ndebele trasferendoli tuttavia su superfici non canoniche.
I raffinati pastelli di Kivuthi Mbuno introducono in uno spazio favoloso ed al contempo traducono in icone i miti della tradizione orale del Kenya di cui egli è il legittimo erede. Il tanzaniano Geroges Lilanga e la senegalese Seni Camara, artisti ormai celebrati dalla critica internazionale, intrattengono ancora profondi rapporti con le culture alle quali appartengono. Gli acrilici e le sculture del primo traggono il loro gusto del grottesco dalla cultura Makonde, mentre le sculture della Camara richiamano alla mente l'archetipo della Grande Madre e in particolare delle figure femminili scolpite della zona della Guinea.
L'Africa è il continente che è all'origine di tutte le culture del mondo. L'Africa si affaccia oggi prepotentemente con le sue immagini forti, con i suoi problemi millenari a chiedere attenzione e a esigere rispetto e riscatto.
Inaugurazione - sabato 17 febbraio - ore 18.00
Orario - dal martedì al sabato - dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 - Chiuso lunedì e festivi
Ingresso libero
Galleria Spazia - via dell'Inferno, 5 - Bologna - Tel. 051 220184 - Fax. 051 222333