Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore
Firenze
p.zza Duomo, 8
055 2302885 FAX 055 2302898
WEB
Arnolfo, alle origini del Rinascimento
dal 20/12/2005 al 20/4/2006
tutti i giorni 9-19.30; chiuso 25 dicembre, 1 gennaio e 16 aprile
055 2647287, 055 2469600 FAX 055 244145
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Arnolfo Di Cambio



 
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20/12/2005

Arnolfo, alle origini del Rinascimento

Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze

Oltre 90 opere tra sculture in marmo e legno, tra cui l'Annunciazione del Victoria and Albert Museum e la Madonna Loeser di Palazzo Vecchio a Firenze, elementi decorativi e frammenti vari. In mostra anche pitture, sculture e oreficerie del tardo Duecento a testimonianza del quadro artistico complessivo della citta' all'epoca di Arnolfo.


comunicato stampa

Il grande architetto che rivoluziono' la scultura

Firenze - A 700 anni dalla morte, Firenze celebra il genio di Arnolfo di Cambio con una mostra di scultura, unica quanto straordinaria, dedicata a un artista tra i piu' importanti e innovatori, l’architetto-scultore cosmopolita che, con Cimabue in pittura, contribui' a gettare le basi del Rinascimento, creando il linguaggio artistico moderno diffuso di li' a non molto da Giotto in ambito europeo.

Arnolfo, alle origini del Rinascimento fiorentino (Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, 21 dicembre 2005 - 21 aprile 2006, www.arnolfoafirenze.it) chiude il quadro delle celebrazioni espositive arnolfiane. Promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze di concerto con il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali (Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali), con il Comitato Nazionale, l’Opera di Santa Maria del Fiore, il Comune e l’Universita' di Firenze, la mostra e' ideata e curata da Enrica Neri Lusanna, docente di Storia dell’arte medievale all’Ateneo fiorentino. L’allestimento e' stato progettato dall’architetto Adolfo Natalini con Guicciardini & Magni Architetti. Il catalogo e' edito da Polistampa.

Le opere sono circa 100: la gran parte della produzione arnolfiana che si conserva a Firenze e di quella che e' possibile trasportare dall’Italia e dall’estero. Mai si era assistito a una simile concentrazione di capolavori del grande artista toscano: sculture in marmo e legno (la Madonna di ambito di Nicola Pisano prestata da Berlino, l’arnolfiana Annunciazione del Victoria and Albert Museum di Londra, la statua di Carlo d’Angio' dei Musei Capitolini, il fregio della tomba Annibaldi, etc.), elementi decorativi, frammenti di mosaico.

La mostra e' arricchita da sculture, pitture e oreficerie del tardo Duecento fiorentine, toscane e francesi, destinate a fornire un’idea d’insieme del quadro artistico complessivo della citta' negli anni di Arnolfo.

Oltre alla possibilita' di confrontare per la prima volta le non molte opere arnolfiane giunte fino a noi, ma ormai disperse in collezioni pubbliche e private ai quattro angoli del globo, la mostra consente di tentare finalmente una ragionata ricomposizione della perduta facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore, il capolavoro incompiuto di Arnolfo, smembrato e disperso alla fine del Cinquecento. Dal momento che il cardine dell’evento e' la ricostruzione delle lunette e dei riquadri istoriati della basilica, sulla base di uno studio critico della professoressa Neri Lusanna e della restituzione dimensionale dell’architetto Silvia Moretti, la novita' assoluta e' costituita dalla restituzione di porzioni della facciata con gli elementi del suo arredo decorativo di marmi e mosaici, riassemblato grazie a frammenti ritrovati e contestualizzati.

Arnolfo di Cambio (Colle Val d’Elsa 1240/45, Firenze 1302/10) fu attivo a Siena, Roma, Orvieto, Perugia, Firenze e incarno' in pieno la figura dell’artista internazionale, capace di fondere le molte e complesse istanze della tradizione artistica italiana con le novita' gotiche francesi, e di rispondere con l’invenzione di clamorose tipologie figurative alle richieste di committenti potentissimi. Scolpi' statue celebrative dei sovrani angioini e dei pontefici. Nella Roma papale realizzo' gli arredi delle grandi basiliche (San Paolo, Santa Cecilia, Santa Maria Maggiore, San Pietro, Ara Coeli).

A Firenze opero' ai monumenti piu' importanti: la chiesa francescana di Santa Croce, il palazzo del Comune (l’attuale Palazzo Vecchio) e progetto' soprattutto la nuova Cattedrale, che inizio' dalla facciata strutturandola avendo in mente le imponenti costruzioni gotiche di Francia: ricca di statue legate in un grandioso progetto iconografico, rivestita di marmi e mosaici, con effetti cromatici inusitati per Firenze. Santa Maria del Fiore consacro' la fama di Arnolfo al punto che il governo della citta' lo esonero' dalle tasse, concedendogli cosi' uno dei massimi riconoscimenti.

La mostra consente tra l’altro di mettere in luce lo stretto rapporto tra Arnolfo e Giotto. Infatti, fu soprattutto la pittura a raccogliere l’immediata eredita' dello scultore, prima che, oltre un secolo dopo, facessero tesoro delle sue idee anche Brunelleschi e Donatello.

Ufficio stampa:
Catola & Partners, via degli Artisti 15B, 50132 Firenze
tel.: 055.5522867/892
r.catola@flashnet.it

Organizzazione generale:
Eventi Polistampa, Firenze
tel. 055.7326272
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Promozione:
Susanna Holm, Sigma C.S.C.
tel. 055 2478436 fax 055 244145
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Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore
p.zza Duomo, 8 - Firenze

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