''Le sue idee operano per settori, attraverso il fluire della visione di uno spazio indeterminato e contradittorio. La questione non e' di sapere come dipingere, ma cosa. Si tratta di sperimentare un rapporto conflittuale con la superficie, di esigere una rottura temporale, di svuotare le dimensioni usuali, di dilatare le percezioni''.
Paesaggio sovversivo
Le sue idee operano per settori, attraverso il fluire della visione di uno spazio indeterminato e contradittorio.
La questione non e' di sapere come dipingere, ma cosa. Si tratta di sperimentare un rapporto conflittuale con la superficie, di esigere una rottura temporale, di svuotare le dimensioni usuali, di dilatare le percezioni.
In questo ''fuori tutto'' egli si prende il rischio della chiarezza. Cio' che e' la causa si situa al di fuori del quadro.
Qui la fonte e' la luce, in modo che faccia apparire sia dei solidi, sia dei cambiamenti in corso di evoluzione.
La luce illumina senza spiegare, e quest'alterazione accelera l'attrito degli antagonismi.
Una distanza emblematica separa sempre l'idea iniziale dal suo risultato.
Quest'interpretazione caustica rende cosi' autonoma la possibilita' che abbiamo di parlare della coscienza di una realta' o del suo proprio fallimento.
Le intenzioni non sono altro che degli intermediari per dare agli altri una possibilita' di apparire.
A cosa serve la vita se la sola cosa che possiamo fare, liberi, e' morire ?
Inaugurazione: 9 gennaio
Galerie du Tableau
37, rue Sylvabelle -Marseille