La mostra raccoglie oltre 100 manifesti e opere grafiche della Cuba rivoluzionaria, realizzati dal'1 gennaio 1959 sino ai giorni nostri. Il percorso allinea 'carteles' legati alla propaganda politica e alle campagne di comunicazione sociale, opere che promuovono piani di rinnovo architettonico e urbanistico di L’Avana, cosi' come l’inaugurazione del monumento di bronzo dedicato a John Lennon e affiches legate alla produzione cinematografica.
Mezzo secolo di grafica cubana
a cura di Andrea Bosco e Elena Scantamburlo
Buena Vista. Mezzo secolo di grafica cubana raccoglie oltre 100 manifesti e
opere grafiche della Cuba rivoluzionaria, realizzati dal 1 gennaio del 1959
sino ai giorni nostri.
L’isola caraibica vanta una delle scuole di grafica tra le piu' prestigiose e
al contempo originali del secondo Novecento, nonostante il periodo di
autarchia e di isolamento politico e sociale affrontato durante il
cinquantennio preso in considerazione.
Il percorso della mostra, suddiviso in piu' sezioni, prevede un’articolazione
cronologica per decenni in modo da sottolineare l’evoluzione interna del
discorso grafico, sia in rapporto con la parallela evoluzione della vicenda
storica che con le principali tendenze dell’arte figurativa contemporanee.
Vengono cosi' svelati dinamiche e nessi attraverso i quali la produzione
grafica cubana ha raggiunto esiti di prestigio internazionale.
Il percorso allinea carteles legati alla propaganda politica, conosciuta dal
grande pubblico soprattutto grazie all’immagine affidata al volto icona di
Ernesto Che Guevara, e all’impegnativa campagna di comunicazione sociale
inerente, per esempio, alla sensibilizzazione per la scolarizzazione o per
il risparmio idrico. Ma, anche, opere che promuovono piani di rinnovo
architettonico e urbanistico di L’Avana, cosi' come l’inaugurazione del
monumento di bronzo dedicato a John Lennon. Sono presenti affiches legate
alla produzione cinematografica, che possono essere considerate, tout court,
opere d’ arte in quanto artisticamente autonomi dai messaggi del grande
schermo, grazie all’effervescente dialogo tra gli artisti cubani con quanto
nel mondo intero si sperimentava nel settore della grafica pubblicitaria e
dell’arte figurativa. Sono anche esposti manifesti legati all’azione di
solidarieta' internazionale di Cuba, dal 1966 con la nascita dell’ OSPAAL,
per alcune zone calde dell’Africa, dell’Asia e dell’ America Latina.
I manifesti, provenienti da piu' collezioni private italiane, sono stati
disegnati e impressi a Cuba tra il 1959 e il 2004 da artisti del calibro di
Alfredo Rostgaard (la cui opera spicca per l’originalita' dei simboli
utilizzati e per la felice fusione tra un’elevata sensibilita' pittorica e
una sottile ironia); Eduardo Munoz Bachs (principalmente disegnatore di
cartoni animati, e' colui che ha prodotto oltre 2000 manifesti del cinema,
riconoscibili per la forte carica umoristica nonche' per la definizione della
fortunata immagine di Chaplin a simbolo della cinematografia cubana);
Antonio Reboiro (esponente principale della tendenza psicadelica. Partendo
da uno stile legato al realismo socialista, diventera', per l’ utilizzo di
colori molto vivaci, il grafico emblema della solarita' del Caribe); Antonio
Pe'rez detto “Niko" (che utilizza una grande varieta' di stili e di soggetti,
dalla ripetizione fotografica ai motivi liberty del secolo passato), per
citare solo i nomi piu' conosciuti.
Promossa dalla Provincia di Milano in collaborazione con Fondazione
Antonio Mazzotta e Fondazione delle Stelline
Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta (testi di Andrea Bosco, Elena
Scantamburlo, Omar Calabrese-schede dei manifesti di Elisabetta Tesser)
Inaugurazione: venerdi' 13 gennaio 2006 ore 18.30
Palazzo delle Stelline, Sala del Collezionista
Corso Magenta 61 - Milano
Orari: lunedi' ore 14-19; da martedi' al sabato ore 10-19 (chiuso domenica e
festivi)
Ingresso libero