Alle ore 17.00, nella nuova sala del Castello di Lerici, sara' inaugurata la mostra antologica "Ardengo Soffici - Un itinerario plastico", a cura di Luigi Cavallo, organizzata grazie al contributo della Fondazione Carispe. La mostra, che e' il secondo episodio della rassegna "Le arti nel Castello", e' un omaggio al grande artista toscano, maestro della pittura del Novecento, scrittore e teorico dell'arte, nato a Rignano sull'Arno nel 1879 e scomparso a Vittoria Apuana nel 1964.
Alle ore 17.00, nella nuova sala del Castello di Lerici adibita esclusivamente ad esposizioni ed eventi culturali, sarà inaugurata la mostra antologica "Ardengo Soffici - Un itinerario plastico", a cura di Luigi Cavallo, organizzata grazie al contributo della Fondazione Carispe. La mostra, che è il secondo episodio della rassegna "Le arti nel Castello", è un omaggio al grande artista toscano, maestro della pittura del Novecento, scrittore e teorico dell'arte, nato a Rignano sull'Arno nel 1879 e scomparso a Vittoria Apuana nel 1964.
In esposizione, fino al 16 aprile, una cinquantina di disegni e dipinti (tra cui Margherite, del 1911; Paesaggio a Chiavris del 1916; Fanciullo dal fiore, 1928; Natura morta con popone, 1948), oltre alle fusioni in bronzo tirate in 75 esemplari delle tre sculture che Soffici modellò negli anni Trenta (Donna che lavora ad un cappello di paglia - gesso, 1930; Donna incinta - gesso, 1931; Lettera d'amore - terracotta, 1931). Opere che ripercorrono e documentano il costante interesse dell'artista per i valori plastici, dalla produzione pittorica fino all'esperienza scultorea.
Soffici scultore. Un aspetto inedito e finora poco indagato dell'attività del Maestro, tra i primi a trasferirsi a Parigi agli inizi del '900, ove venne a stretto contatto con le correnti d'avanguardia: amico di Picasso, Apollinaire, Max Jacob e poi di Medardo Rosso, Carrà , Papini e quanti altri contribuirono a svecchiare la cultura di quegli anni. Nel 1908 fondò con Papini e Prezzolini "La Voce" e, nel 1913, "Lacerba", una pubblicazione d'arte libera e spregiudicata, che ospitò fra l'altro pagine grafiche e letterarie futuriste. Risalgono ai primi anni Trenta le sue prove come scultore, significative di una continua ricerca espressiva in linea con i modelli estetici maturati negli anni.
"Sembra quasi", scrive Luigi Cavallo, nell'insieme vibrato a tocchi delle superfici, nel calore dato alla pelle e alle membra, il tentativo di portare avanti in scultura una ipotesi pittorica, di provare nel tutto tondo gli effetti del colore, con quelle efficaci scansioni nei volumi che nel modellato assumono movimento di chiaroscuro".
Soffici sceglie soggetti a lui particolarmente familiari: "Il mondo in cui crescono le sue forme è sobrio, essenziale, senza esibizioni, senza più sbavature nella giustezza ritmica che collima in fondo con gli equilibri morali e mentali del Soffici poggese. Egli osserva il suo microcosmo e cerca in quello una definizione ampia della verità , dell'umanità , ritrovando cognizioni antiche e affrancando in esse quanto di vitale può senz'altro rinnovarsi nell'espressione moderna".
La mostra e il catalogo, corredato da esaurienti schede filologiche, sono a cura di Luigi Cavallo.
Inaugurazione: sabato 10 febbraio, ore 17.00
Sede: Museo del Castello - Piazza San Giorgio - 19032 Lerici (La Spezia) - Tel. 0187/969042 Fax 0187/942838
Catalogo: a cura di Luigi Cavallo
Orari di apertura:
Febbraio e Marzo: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14,30 alle 17,30
Domeniche e festivi: dalle 9.00 alle 18.00
Aprile: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Domeniche e festivi: dalle 9.00 alle 19.00
Giorno di chiusura settimanale: lunedì
Segnalato da Angelo Delsanto, presidente del Consorzio Castello di Lerici Museo Geopaleontologico del Castello di Lerici
Ufficio stampa: Isabella Conte (tel.0347/7976440) isaconte@libero.it