Tatjana Marusic
Loredana Sperini
Costa Vece
Kristine Alksne
Tarin Gartner
Armin Linke
Paolo Bianchi
Barbara Fassler
L'esistenza tra qui & la' pone continuamente nuove problematiche e provoca una ricerca perpetua nelle sfumature e nelle pieghe dell'esserci. Esposte opere di: Tatjana Marusic, Loredana Sperini, Costa Vece, Kristine Alksne, Tarin Gartner, Armin Linke. La mostra e' parte del progetto 'Paradossi dell'amicizia' che si costituisce partendo dall'osservazione di come gli italiani e gli svizzeri si percepiscono a vicenda e di come si sviluppa il rapporto tra i due vicini a livello estetico, esistenziale e sociologico. A cura di Paolo Bianchi e Barbara Fassler.
Paradossi dell’amicizia
A cura di Paolo Bianchi e Barbara Fassler
Artisti: CH: Tatjana Marusic (Zurigo/Croazia); Loredana Sperini (Zurigo/Italia); Costa Vece (Zurigo/Italia); I: Kristine Alksne (Milano/Lettonia); Tarin Gartner (Milano/Israele); Armin Linke (Milano/Germania)
Il progetto Paradossi dell’amicizia si costituisce partendo dall’osservazione di come gli italiani e gli svizzeri si percepiscono a vicenda e di come si sviluppa il rapporto tra i due vicini a livello estetico, esistenziale e sociologico.
Il 16 gennaio 2006 inaugura qui & la', l’ultima delle quattro mostre del ciclo espositivo Paradossi dell’amicizia all’O’Artoteca a Milano.
Gli spazi espositivi coinvolti sono luoghi pubblici e privati che promuovono la ricerca artistica contemporanea e che, da anni, costituiscono importanti punti di riferimento culturale per Milano e per l’Italia.
Ogni mostra vive di un concetto tematico proprio, all’interno del quale si rispecchia il principio della duplicita' del progetto complessivo Paradossi dell’amicizia: rumore & silenzio, arte & vita, io & te, qui & la'.
L’aura dell’arte si articola in paradossi: migrare implica una vita tra qui & la', in quel nomansland tra due realta', oscillando tra due sistemi di codici culturali e linguistici che rende piu' difficile mettere a fuoco significati e referenze. L’esposizione qui & la' presenta opere di artisti stranieri di varie nazionalita' che vivono in Svizzera o in Italia e indaga sulle conseguenze della loro doppia identita' e di come questo dualismo si rispecchi nella loro produzione artistica. La cultura acquisita convive con quella di provenienza o la sostituisce man mano? Lo spostamento da un paese all‘altro crea uno shock culturale e un disorientamento, oppure libera energie vitali e curiosita'? Le radici risultano deboli e spezzate o rinforzate e raddoppiate? Le difficolta' d’integrazione aumentano le pene esistenziali oppure hanno un effetto di allenamento e rendono piu' capaci di superare delle crisi? La lotta perpetua per la sopravvivenza rende la percezione sensibile piu' acuta e diventa un motore per la creazione? La conoscenza di diverse situazioni politiche raffina i sensi e aiuta a riconoscere in altri contesti schemi e meccanismi simili?
La mostra mantiene appositamente la forma interrogativa come forma aperta che indica l’impossibilita' di risposte definitive: l’esistenza tra qui & la' pone continuamente nuove problematiche e provoca una ricerca perpetua nelle sfumature e nelle pieghe dell’esserci - dell’essere qui & la'.
Paradossi dell’amicizia
Il concetto delle quattro mostre
La qualita' della vita richiede delle virtu'. Una delle virtu' piu' importanti e' saper coltivare l‘amicizia, e questo vale anche per i sentimenti di simpatia tra cittadini di diversa provenienza. Sembra quasi che ogni italiano abbia legami con uno svizzero tramite una conoscenza comune. E' indiscutibile che la Svizzera moderna non sarebbe pensabile senza i suoi concittadini italiani: i bambini degli immigrati si definiscono fieramente ''secondos'' e ''secondas''.D’altra parte l’Italia non e' immaginabile senza i cittadini nordici sulle sue spiagge. Italianita' e Swissness: un’amicizia paradossale!
''Per meta' paese di sporcizia, per meta' paese degli de'', disse il filosofo Jacob Burckhardt della 'sua' Italia: una contraddizione in se'. Ancora oggi il vicino meridionale della Svizzera appare come un paradosso. L’Italia e' la leggerezza dell’essere in un’estate senza fine. Ma l‘Italia e' ugualmente associata a una burocrazia di piombo, alla corruzione e alla mafia. Il marmo dei palazzi e delle chiese e' altrettanto Italia quanto le case popolari a Napoli. Mentre il nord brilla di high-tech e haute couture, sembra persistere un’ombra sul meridione maltrattato. L’Italia e' sciopero, fascismo, fantasia; ma e' anche un’antica e grande cultura che oggi manda in onda programmi televisivi di pessimo livello.
Il rapporto dello scrittore Robert Walser con la Svizzera non era ingenuo, ma ironico, a volte derisorio: "La sua astinenza e' la sua stabilita', la sua modestia il suo ideale incomparabile", scrisse Walser sulla piccola, coraggiosa Svizzera. Anche la Svizzera sembra a tanti osservatori come un paese stranamente contraddittorio: dinamico e competitivo nella concorrenza economica internazionale; grossolano, prudentissimo e pieno di risentimenti nella politica estera. Qui si trovano orologi, fonduta e cioccolato, Heidi e segreto bancario: facciate eleganti e affari oscuri.
Gli artisti sono gli inventori di quei modi di vedere che ci fanno intuire un mondo diverso. L’arte si trova sempre un po’ a sud della ragione, purche' il mondo diventi piu' consapevole. L’arte contiene diversi aspetti paradossali: puo' essere utile o non servire a niente, puo' essere piena di desideri, ricca di significati e di valori.
I concetti delle quattro mostre si codificano attorno al paradosso: rumore & silenzio, arte & vita, io & te, qui & la'. Il dialogo tra contrasti e apparenti contraddizioni costituisce la qualita' dell‘arte. Rumore & silenzio dipinge immagini sonore. Nello spazio intermedio tra arte & vita si sviluppa l’estensione di preoccupazioni artistiche verso la societa'. Il dialogo tra io & te si basa su contrasti fertili. Qui & la' indaga la dualita' dell‘identita'.
Le quattro mostre
rumore & silenzio
CCS - Centro Culturale Svizzero, Milano - dal 12 maggio al 25 giugno 2005
La mostra presenta incroci tra immagine e suono
Artisti CH: Anton Bruhin (Schubelbach), Maria Dundakova (Aarau), Luisa Figini (Ticino)
I: Emilio Fantin (Bologna), Daniele Pario Perra (Bologna), Steve Piccolo & Gak Sato (Milano)
arte & vita
Galleria del Credito Valtellinese, Milano - dal 15 settembre al 29 ottobre 2005
L’esposizione documenta delle opere d’arte della vita
Artisti: CH: Jean Odermatt: La Claustra sul Gottardo; Daniel Spoerri: Giardino a Seggiano (GR),
I: Michelangelo Pistoletto: Cittadellarte a Biella; Bert Theis: OUT = Office for Urban Transformation a Milano.
io & te
Viafarini, Milano - dal 24 novembre al 22 dicembre 2005
L’evento presenta l’operare delle coppie di artisti
Artisti: CH: Simone Eberli & Andrea Mantel (Dusseldorf), Claudia & Julia Muller (Basilea), Zeljka Marusic & Andreas Helbling (Zurigo)
I: Andrea Caretto & Raffaella Spagna (Torino), Ottonella Mocellin & Nicola Pellegrini (Milano), Giancarlo Norese (Milano) & Cesare Pietroiusti (Roma)
qui & la'
O’Artoteca, Milano - dal 16 gennaio al 4 marzo 2006
Una mostra con lavori di artisti immigrati
Artisti: CH: Tatjana Marusic (Menziken AG/Croazia), Loredana Sperini (Zurigo/Italia), Costa Vece (Zurigo/Italia)
I: Kristine Alksne (Milano/Lettonia), Tarin Gartner (Milano/Israele), Armin Linke (Milano/Germania)
L‘Organizzazione
Il progetto Paradossi dell’amicizia e' una coproduzione dell’Istituto Svizzero di Roma (ISR) - Centro Culturale Svizzero di Milano e della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia di Zurigo, in collaborazione con gli spazi espositivi Credito Valtellinese, Viafarini e O’Artoteca di Milano. Con il sostegno del Migros Percento culturale e Driade Milano.
I curatori
Paolo Bianchi, nato nel 1960 a Jesolo (I), vive a Baden (CH), e' critico d’arte e curatore indipendente. E' stato Senior Curator all’O.K Centrum fur Gegenwartskunst a Linz (Austria) e Guest professor per prassi curatoriale all’Universita' d’Arte a Linz. E' Guest editor della rivista d’arte Kunstforum International.
Barbara Fassler, nata nel 1963 a Zurigo (CH), vive a Milano (I), artista, lavora con fotografia, video e installazioni. Espone dal 1990. E' stata co-curatrice nel ProjektRaum, artist-run space a Zurigo.
Per informazioni
ISR- Centro Culturale Svizzero Milano; tel 02 76 01 61 18; http://www.istitutosvizzero.it
Barbara Fassler; barbara.faessler@iol.it
Inaugurazione: 16 gennaio 2006, ore 19.00
O’Artoteca
via Pastrengo 12 - Milano
Orari: 15.30-19.30 da martedi' a sabato. Chiuso festivi e lunedi'.