La mostra presenta una selezione di circa 80 opere della produzione dell’artista la cui sperimentazione tecnica e linguistica trova nel rapporto tra supporto materico e superficie cartacea uno dei luoghi piu' fertili della sua ricerca.
Impronte di materia - matrici, monotipi, disegni e sculture dal 1948 al 1986
Venerdi' 27 gennaio 2006, alle ore 17,30 la Federazione Italiana degli Amici
dei Musei (F.I.D.A.M.) inaugura, presso l’ex-Carcere Minorile di San Michele
a Ripa, la mostra Impronte di materia. Venturino Venturi: matrici, monotipi,
disegni e sculure dal 1948 al 1986, curata da Micol Forti e Antonino Caleca.
La mostra e' promossa da Regione Toscana TRA-ART Rete Regionale per l’Arte
Contemporanea, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del
Lazio - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il
Comune di Roma, Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e
Storici per le Province di Pisa e Livorno, Comune di Pisa, Soprintendenza
per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Provincia di Arezzo,
Provincia di Arezzo, Comune di S. Giovanni Valdarno , Comune di Loro
Ciuffenna e Musei Vaticani.
La mostra, che rimarra' aperta fino al 26 febbraio 2006, presenta per la
prima volta al pubblico romano una selezione di circa ottanta opere della
produzione dell’artista toscano Venturino Venturi (Loro Ciuffenna 1918-2002)
prevalentemente noto come scultore, ma la cui sperimentazione tecnica e
linguistica trova nel rapporto tra supporto materico e superficie cartacea
uno dei luoghi piu' fertili della sua ricerca.
Non e' un caso che l’idea della mostra prenda spunto da un’esposizione
interamente dedicata alla sperimentazione “grafica" dell’artista presentata
nel 1961 da Carlo Ludovico Ragghianti presso l’Istituto di Storia dell’Arte
dell’Universita' di Pisa. Una scelta critica che gia' allora aveva messo in
luce la profonda autonomia della sua indagine linguistica in quest’ambito
difficilmente classificabile e circoscrivibile all’interno di cio' che
generalmente si intende per produzione grafica. Inscindibili, infatti, nella
ricerca di Venturino, il profondo legame tra l’ideazione segnica e il
supporto, sia esso legno, linoleum, pietra - recuperato, riciclato,
reinventato; e tra questi e la superficie cartacea, che accoglie ora la
pressione delle matrici, operata attraverso la sola forza fisica e cromatica
di Venturino, ora il gesto e il segno impresso direttamente dalle sue mani
attraverso percorsi tecnici inediti e in parte misteriosi.
Una ricerca linguistica e materica che attraversa tutta la sua attivita' e
dialoga costantemente, attraverso la forma, i temi e i materiali, con la
produzione scultorea, presente in mostra come complemento, come eco e come
residuo della sua intera sperimentazione artistica.
Il dipanarsi cronologico delle diverse sezioni (1948-1956, Il Parco di
Collodi e Pinocchio, 1960-1969, 1970-1979 e 1980-1986) consentira' al
pubblico di costruirsi un’immagine esauriente dell’indagine che Venturino
sviluppa in equilibrio tra figurazione ed astrazione, tra forme biomorfe e
geometriche, tra ritmo e simmetria, sostenuta dalla curiosita' per i
materiali di recupero e per le soluzioni tecniche assolutamente
sorprendenti.
La mostra e' posta sotto il patrocinio della Pontificia Commissione per i
Beni Culturali della Chiesa e del Ministero per i Beni e le Attivita'
Culturali.
Dopo Roma la mostra sara' a Pisa, Museo Nazionale di San Matteo (11 marzo -
30 aprile 2006), e a S. Giovanni Valdarno, Casa Masaccio (13 maggio - 9
luglio 2006).
Catalogo: Ed. L’Erma di Bretschneider - saggi di A. Caleca, M. Forti, G.
Chelucci, F. Boschetti.
Allestimento: Mao Benedetti e Sveva Di Martino Architetti Associati -
Stefano Scialotti (regista).
Inaugurazione: Venerdi' 27 gennaio 2006, alle ore 17,30
Complesso San Michele - ex Carcere Minorile
Via San Michele a Ripa, 25 - Roma
Orari: da martedi' a domenica dalle ore 10,00 alle ore 19,00; lunedi' chiuso.