Shimmering substance. In mostra 10 opere nelle quali si passa dalle 'vernici combuste' alle tavole con i 'volti', reminescenza dell’esperienza fumettistica.
Shimmering substance
Venerdi' 27 gennaio alle ore 19 presso lo spazio polivalente May Mask a Cagliari si terra' l’inaugurazione della mostra “Shimmering substance" di Ermenegildo Atzori. L’esposizione, visitabile fino al 15 febbraio e' costituita da 10 opere di medio e grande formato. La presentazione della mostra, il cui allestimento e' a cura di Massimiliano Murru, e' accompagnata dal testo critico di Erica Olmetto:
“La facolta' di plasmare e modellare i corpi rende l’artista consapevole delle sue capacita' creative. Cosi' come l’atto di volonta' nel concepire e creare qualcosa di durevole lo entusiasma fino allo stremo delle forze, perche' sente dentro di se' che l’arte e' la massima espressione della propria coscienza, della propria esistenza. E’ proprio a questo punto che si manifesta il passaggio da un genere all’altro senza che vi sia una vera rottura, la continuita' tra forma e materia, luce e colore domina l’essenza delle opere: dal fumetto Ermenegildo passa ad un linguaggio sperimentale e in esso trova il significato di questa fase piu' recente. Il modo in cui la materia viene trattata e trasformata segue in realta' un processo di puro “automatismo", scaturito da una prorompente energia vitale.
Il gesto e la direzione del movimento, di immediata derivazione pollockiana, assume importanza nel momento in cui e' la volonta' dell’autore a concepirlo. Non c’e' niente di casuale nella grattatura delle superfici o nell’utilizzo dei materiali “grezzi", ne' tanto meno nella rifinitura attraverso l’effetto della combustione, una costante dei lavori piu' recenti. Per ottenere la mutazione della materia e la formazione delle “croste" l’utilizzo del fuoco diventa essenziale: principio vitale capace di distruggere e rigenerare, forza naturale incontrollabile e distruttiva da cui puo' nascere di nuovo la vita. In questo senso la curiosita' dell’artista si rivolge alla materia e alla possibilita' di cambiarne la forma e dare un senso diverso all’esistenza della qualita' oggettiva. Il linguaggio sperimentale visivo, legato indissolubilmente al genere musicale industrial-noise, nasce dal contatto con vernici industriali, polveri chimiche e sostanze organiche di varia natura.
Accanto alle “vernici combuste" di chiara esecuzione informale, si passa alle tavole con i “volti", reminescenza dell’esperienza fumettistica. Sottoposti sempre a combustione finale ma caratterizzati dalla presenza della figura umana, profili frontali sembrano ritagliarsi dalle superfici e fuoriuscire dalla tela, in tono ieratico, impassibili di fronte a tutto cio' che li circonda. L’espressione interiore dell’artista raggiunge cosi' il massimo grado e si amplifica proseguendo all’infinito, con totale continuita', oltre i limiti di uno spazio che non e' piu' possibile controllare.".
Inaugurazione: 27 gennaio
May Mask Cafe'
Via Sulis, 63 - Cagliari
Orari: martedi'-sabato dalle 18 alle 24; domenica dalle 18 alle 23