L'artista presenta 10 foto di grande formato dal titolo 'Antropomorphisme s/r mer'; immagini che traggono ispirazione dalle spiagge che ha frequentato tra il 2004 e il 2005 e prendono spunto dalla lezione surrealista. I soggetti sono impronte umane sulla spiaggia che visualizzano l'apparizione momentanea di volti o animali.
Antropomorphisme s/r
A cura di Ivana D’Agostino
La mostra, e' il primo appuntamento di Appunti quotidiani, ciclo tematico di approfondimento, ideato e curato dai critici Ivana D’Agostino e Loredana Rea.
Nell’arco di tempo compreso tra febbraio e giugno sei artisti - Giovanni Liberatore, Renzo Bellanca, Marco D’Emilia, Stefano Giovannone, Rita Mele e Rosella Restante - differenti per formazione, scelte operative, metodologie espressive e progettualita' di lavoro, si confrontano su un terreno comune, il quotidiano impegno nell’ampio e multiforme territorio della sperimentazione contemporanea.
L’intento critico e' quello di riflettere sul presente, per cogliere le motivazioni profonde del fare arte e ipotizzare verso dove si stanno incanalando la sperimentazione creativa e le problematiche progettuali di oggi.
Giovanni Liberatore presenta presso lo Studio Arte Fuori Centro dieci foto di grande formato 50X70 dal titolo Antropomorphisme s/r mer. Tutte le foto esposte sono stampate da pellicola e fanno parte di un ciclo narrativo sviluppato traendo ispirazione dalle spiagge da lui frequentate tra il 2004 e il 2005 sul litorale tra Torvaianica e Capocotta. Il titolo stesso da lui conferito all’evento Antropomorphisme s/r mer prende spunto dalla lezione surrealista suggeritagli dal manifesto scritto da Breton nel 1924, nel cui contesto il meraviglioso ha la capacita' di mobilitare per qualche tempo la sensibilita' umana. Sempre a questo proposito il titolo della mostra gioca sull’ambiguita' che stabilisce con le abbreviazioni utilizzate in Francia per la cartellonistica stradale che segnala le citta' sul mare - per esempio Cagnes s/r mer - sollecitando in tal modo analogie ed incongruenze, parallelismi e paradossi spiazzanti che gia' furono espedienti ampiamente utilizzati dal Surrealismo per i loro effetti destabilizzanti.
Le foto scattate colgono appieno il senso che Liberatore attribuisce al meraviglioso, da intendersi come apice, momento folgorante, attimo sublime, il cui tempo di persistenza copre un margine brevissimo.
I soggetti trattati, impronte umane sulla spiaggia, che Liberatore utilizza come immagini colte fotograficamente cosi' come sono senza rielaborarle successivamente al computer, visualizzano l’apparizione momentanea delle orme antropomorfiche di volti umani o animali. Colgono l’affioramento dalla sabbia di qualcosa che l’attimo successivo il mare avra' gia' cancellato o trasformato in molteplici altre e diverse forme.
L’azzardo ottico di Liberatore vuole rivelare la meravigliosita' dell’effimero, nella cui caducita' risiede l’intensita' emotiva che ci rende consapevoli che cio' che e' stato fissato in quell’attimo e' circoscritto a se' stesso in quanto assolutamente irripetibile.
Inaugurazione: 31 gennaio
Studio Arte Fuori Centro
via Ercole Bombelli, 22 - Roma
Orari: dal martedi' al venerdi' dalle 17,00 alle 20,00