Apre a Milano la nuova galleria con la mostra di Riccardo Previdi. Nei suoi lavori l'artista mette in relazione immagini prelevate dalla cultura pop con i principi e le forme dell'architettura e del design italiani, partendo dal modernismo fino alle sperimentazioni piu' radicali degli anni 70. Spesso concepisce i suoi lavori come dei display per produzioni altrui - registi, musicisti o altri artisti - offrendone una nuova prospettiva.
C'e'tait un rendez-vous
Francesca Minini apre a Milano la sua nuova galleria con la mostra di Riccardo Previdi.
"C'e'tait un rendez-vous" e' il titolo di un leggendario film del regista francese
Claude Lelouch. E' un cortometraggio che mostra 9 minuti di guida ad alta velocita'
per le strade di Parigi a bordo di una Ferrari 275 GTB. Il film si conclude alla
Cattedrale del Sacro Cuore con un abbraccio tra il pilota e una giovane donna.
Nella sua prima mostra personale Riccardo Previdi crea una fitta rete di
associazioni, ricerche e piccole storie che riguardano il film - censurato nel 1976
poco dopo essere uscito sugli schermi fu per anni oggetto di discussioni sulla sua
autenticita' e sulle modalita' di realizzazione.
Nei suoi lavori Riccardo Previdi mette in relazione immagini prelevate dalla cultura
pop con i principi e le forme dell'architettura e del design italiani, partendo dal
modernismo fino alle sperimentazioni piu' radicali degli anni Settanta. Spesso
concepisce i suoi lavori come dei display per produzioni altrui - registi, musicisti
o altri artisti - offrendone una nuova prospettiva.
Nella mostra da Francesca Minini, Previdi indaga i diversi elementi che hanno
determinato il fascino di "C'e'tait un rendez-vous": rappresentazioni romantiche,
calcolo esatto, entusiasmo per la tecnologia , manifestazione di potenza e amore per
la velocita', e li mette in relazione al clima rivoluzionario e di rottura degli anni
in cui e' stato girato il film. Nel lavoro principale Previdi presenta il
cortometraggio del regista francese in forma di un'imponente installazione luminosa.
Accompagnati dal sonoro originale del film - il rumore del motore di una Ferrari - i
visitatori vengono condotti attraverso la mostra come in un percorso. Cominciando da
una fragile installazione al neon, si passa per la trasposizione scultorea del
tragitto in macchina, per arrivare infine a un'immagine doppia dell'icona femminile
Brigitte Bardot, quasi a ricalcare l'happy-end della pellicola.
Riccardo Previdi espone una nuova installazione alla prima T1 Torino Triennale
presso la Casa del Conte Verde a Rivoli fino al 19 marzo 2006.
Immagine: Tatami, Mosca, 2005
Inaugurazione martedi' 7 febbraio 2006
Francesca Minini
via Massimiano 25 - Milano
Orari di apertura dal martedi' al sabato dalle 12 alle 19.30