Limbo. Si tratta del secondo lavoro di una trilogia di video intitolato "The House Project" che mette a fuoco la casa come primo luogo di relazione tra esseri umani, mostra situazioni invisibili ad occhio nudo, plausibili solo in un interno privato, un interno psichico riflesso nello spazio fisico dell’inquadratura. Una casetta di stoffa fuori scala occupa l’intero spazio della galleria e racchiude il video per svelarlo.
Personale
Lo Studio Guenzani inaugura nello spazio di via Melzo 5 una mostra
personale di Marcella Vanzo dal titolo Limbo. La mostra si apre
giovedi' 2 febbraio 2006 dalle ore 19.
Marcella Vanzo e' nata nel 1973 a Milano dove vive e lavora.
Per la sua prima mostra personale a Milano, Marcella Vanzo presenta
Limbo, una videoinstallazione. Si tratta del secondo lavoro di una
trilogia di video che si intitola The House Project.
The House Project mette a fuoco la casa come primo luogo di relazione
tra esseri umani, mostra situazioni invisibili ad occhio nudo,
plausibili solo in un interno privato, un interno psichico riflesso
nello spazio fisico dell’inquadratura.
Ama, il primo atto di questa trilogia, mette a confronto natura e
cultura e due generazioni di donne, attraverso una corsa nello spazio
che procede svelandosi per tutta la durata del video.
In Limbo, una casetta di stoffa fuori scala occupa l’intero spazio
della galleria, racchiude il video per svelarlo.
In senso antropologico il limbo e' il momento dell’iniziazione in cui
l’individuo viene asportato dalla quotidianita' per superare una serie
rituale e codificata di prove e diventare altro da se': adulto,
guerriero, genitore.
Il video mette a fuoco la famiglia come incubatore sociale, primo
luogo di rapporto con l’altro, fabbrica del sentire, dove l’emozione
diventa forza plasmante dell’individuo in senso biologico, in senso
psicologico e in senso propriamente fisico.
L’ambiente e' quello asettico di un esperimento scientifico. Si
osservano le interazioni di una (vera) famiglia in due situazioni
modello: una foto e un pranzo. Situazioni rituali in cui si perpetua
il mito della famiglia in un interno vuoto che presenta solo gli
elementi indispensabili all’azione.
Lo spazio, i costumi, i cibi sono privi di colore e di decoro per
portare l’attenzione al gesto. I gesti sono inequivocabilmente quelli
di persone legate tra loro da legami di sangue che portano alla luce
l’ambiguita' e la doppiezza di un legame che e' al tempo stesso forza e
impedimento. Il suono del sangue dell’artista che scorre e' la colonna
sonora del video.
L’unica eccezione alla neutralita' sono le protesi ortopediche che
ogni personaggio indossa: il dettaglio che ne sottolinea l’identita',
che ne delinea il carattere, forze e debolezze, la discrepanza tra
idea e forma agli occhi di se stessi e degli altri
Si ringrazia:
Alessio Tentorio e Ro+ten per le protesi ortopediche
Monia Ertoli e Les Tropeziennes, Giuseppe Torrisi e Columbus per le
calzature
Andrea Airaghi e Cargo High Tech per le stoviglie
Immagine: Marcella Vanzo, "Limbo", 2006, videoinstallazione, foto di scena
Inaugurazione: 2 febbraio
Guenzani
via Melzo 5, via Melzo 5, 20129 Milano
Orari: dal martedi' al , sabato, dalle 15 alle 19