MC Magma Contemporary Art Studios
Indecifrabile ed istrionico, Pieter Schoolwerth genera artifici e paradossi da ordinatore segreto in un caos evidente. Pittore visionario, l'artista adotta un inverosimile processo di figurazione, elaborando in questo ciclo di pitture una trama decisamente bizzarra: tre amici, un'evocata linea otto della metropolitana ed un fast food, determinano la connessione sequenziale di tutte le cose tra loro alla birra...
The black rainbow domino's effect on the infinitive burgundy line.
Indecifrabile ed istrionico, Pieter Schoolwerth genera artifici e
paradossi da ordinatore segreto in un caos evidente. Pittore visionario,
l'artista adotta un inverosimile processo di figurazione, elaborando in questo
ciclo di pitture una trama decisamente bizzarra: tre amici, un'evocata linea
otto della metropolitana ed un fast food, determinano la connessione sequenziale
di tutte le cose tra loro alla birra...
In un'intervista rilasciata ad Adrian
Dannatt, Schoolwerth dichiara: "Questa storia presuppone che il mondo sia fatto
come un sistema astratto di numeri e colori. Parla di coincidenze che si
verificano tra tre compagni di stanza, due dei quali andranno poi in
metropolitana e la terza, una donna, lavora in un locale chiamato "Subway" dove
si vendono sandwich. La storia si svolge nell'arco di un'ora. L'unico numero di
treno che manca al sistema della metropolitana di New York è l'otto, quindi ho
sostituito l'otto con un'altra metropolitana, una catena di sandwich".
Pieter
Schoolwerth crea una narrazione dagli esiti sorprendenti, volti ad un evidente
realismo illusorio. Spregiudicati calembour visivi, fatti di gesti carismatici,
apparizioni concepite sistematicamente da un intrigante sguardo paranoico,
magnetico nel trovare un nesso tra tutte le cose, ha escogitato per questo
progetto, come in un esperimento, un singolare e rigoroso metodo temporaneo per
consumare alcol e droghe. Schoolwerth ha recentemente spiegato che l'idea era
quella di liberarsi da un sistema logico per gettarsi nel caos totale.
Ripensando all'Alto Barocco, Pieter Schoolwerth ne è affascinato nel modo in cui
evoca un senso di fragilità .
Ancora nell'intervista di Adrian Dannatt dichiara:
"In Rubens c'è un'impostazione perfetta per un ottavo di secondo, un secondo
dopo il tutto crolla, l'equilibrio è scomparso. La fragilità di Rubens sta
proprio nella fugace percezione dell'impianto che sta per cambiare. Mi piace
l'idea di combinare la pittura religiosa barocca con il realismo ed il
surrealismo di inizio secolo".
Alla domanda che lo vorrebbe quindi pronto a
dichiarare la sua piena consacrazione alla pittura, l'artista risponde
confessando invece un coinvolgimento nella "pittura come progetto liberatorio da
una logica sistematica", da ogni "modalità giustificativa dell'arte
concettuale"; dunque la pittura è più che altro una sorta di escamotage per
dedicarsi al "modernismo in maniera pre-moderna". Sorprendente e cristallino
nella propria visione del mondo, Pieter Schoolwerth, come un eretico
miniaturista di fine Medioevo, riconosce un ordine non superiore a quello della
sua stessa volontà ed immaginazione.
Da dinamitardo innesca congegni dove, secondo un ordine sconosciuto, tutto è possibile, caratterizzandosi unico, pittore eccellente, decisivo e fortunatamente anche sgradevole portatore di tic nell'attuale panorama artistico internazionale.
E' vero anche che Schoolwerth, fondando la propria produzione su sistemi privati, improbabili ed impenetrabili, percorre una strada non del tutto solitaria, appartenendo di riflesso, come in un caleidoscopio, a quell'anomala e ristretta stirpe dei "paraconcettuali" che in questi ultimi anni ha catturato l'attenzione di molta parte della critica americana. Una gamma completa di piani d'azione, capricciosi e personalizzati, che per la loro natura segreta e generativa, si estendono dal cyberspazio alla genetica ed a nuove strutture che stanno rapidamente modificando il mondo, come le teorie di cospirazione in gruppi di oggetti altrimenti ordinari di Ronald Jones , fino al più celebre universo metagenetico di Matthew Barney.
Inaugurazione - martedì 20 febbraio - ore 18.30 - sarà presente l'artista
Orari - dal mercoledì al sabato - dalle 15.00 alle 18.30
MC Magma - via Tortona 4 - Milano - Tel: Tel/fax 02 8321280