Quelle ritratte dal fotografo sono donne dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa che, nelle loro piccole e grandi fatiche quotidiane, sorreggono e sopportano la pesantezza di una situazione che troppo spesso si "dimentica" di loro.
E noi vi guardiamo… Un mondo di donne in cammino. Mostra fotografica
Quarantadue splendide immagini di donne in bianco e nero del fotografo Danilo De Marco, che fermano nel tempo immagini di amore e poverta', affetto e angoscia, dignita' e disperazione. Il tutto con una castita' di sguardo che consente di cogliere mille volte amplificato il grido di chi non e' abituato ad avere voce.
Gli sguardi delle donne, i loro sorrisi, la stanchezza del lavoro quotidiano, la gioia di una maternita'. Quelle ritratte da Danilo De Marco sono donne dell’America Latina, dell’Asia e dell’Africa che con fierezza, nelle loro piccole e grandi fatiche quotidiane, sorreggono e sopportano la pesantezza di una situazione che troppo spesso si “dimentica" di loro.
Le 42 fotografie di De Marco - che affidano la loro forza e umanita' ai soli bianco e nero - danno vita alla mostra “E noi vi guardiamo… un mondo di donne in cammino", organizzata da Fratelli dell’Uomo con il sostegno della societa' EGL Italia, societa' specializzata nella fornitura di energia elettrica, e con il patrocinio del Comune di Genova.
L’evento e' stato organizzato da Fratelli dell’Uomo, organizzazione non governativa (O.N.G.) di cooperazione internazionale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione, troppo spesso drammatica, delle donne delle aree piu' povere e dimenticate del Sud del Mondo. E lo fa affidandosi a scatti, come quelli di Danilo De Marco, di forte impatto, che catturano sguardi e atmosfere lontane, testimoni di un drammatico presente in cui alle donne, da sempre e in ogni parte del mondo, e' negata la fondamentale eguaglianza di diritti e dignita' sancita dall’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Le fotografie di De Marco fermano nel tempo immagini di amore e poverta', affetto e angoscia, dignita' e disperazione. Il tutto con una castita' di sguardo che consente di cogliere mille volte amplificato il grido di chi non e' abituato ad avere voce.
Fotografo e giornalista indipendente da piu' di 20 anni, Danilo De Marco collabora con i piu' importanti quotidiani, settimanali e mensili italiani: dal Corriere della Sera a La Repubblica, da L’Unita' a Il Manifesto. In Francia, con Le Monde, Le Monde Diplomatique e Le Nouvelle Observateur. Per De Marco, l’impegno civile e' una ragione di vita e, in questo senso, la fotografia e' testimonianza, racconto etico, impegno morale. Straordinari i suoi reportage in America Latina e negli altri luoghi del mondo ove De Marco ha fermato con la sua macchina fotografica la vita degli "ultimi".
Lo scrittore napoletano Erri De Luca descrive cosi' le splendide immagini di De Marco.
Un sant’uomo dell’antichita' dovette abbandonare il suo ritiro appartato per recarsi in citta'. Chiese la grazia di incontrare subito una persona con la quale discutere di cose sante, per non farsi distrarre dalla confusione del luogo. Ecco che all’ingresso della citta' vede per prima una prostituta. Perplesso e in difficolta' sotto lo sguardo della donna le chiede perche' lo sta fissando.
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La magnifica lezione della prostituta mi riguarda. Con sfrontatezza un uomo guarda una donna. Alcune religioni ne velano i lineamenti per proteggerle dall’impurita' dello sguardo maschile. Apprezzerei invece una misura che purifichi gli occhi degli uomini, che vieti loro di alzarli sul volto di una donna, senza avere prima sostato con lo sguardo in terra.
Le fotografie di Danilo De Marco provengono misteriosamente da questa lezione. Si sono abbassati sopra la polvere, la cenere, prima di sollevarsi e mettere a fuoco una donna. In queste immagini la castita' di sguardo e' la condizione dell’incontro. In confronto ad altre immagini con foto di donne, in queste i loro corpi sono interi e non un assemblaggio di pezzi, di attrazioni anatomiche per le fradice pupille maschili. Perche' gli uomini sbavano con gli occhi. Qui il corpo di donna non e' illustrazione, ma clessidra del tempo: esso deve passare attraverso di lei, nascere attraverso la sua strozzatura. Lascio l’ultima parola a una poesia d’amore. Il poeta e' Izet Sarajlić, alla moglie pochi giorni dopo la sua scomparsa.
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Chi e' Fratelli dell’Uomo
Fratelli dell’Uomo e' un’organizzazione non governativa (O.N.G.) di cooperazione internazionale nata in Francia nel 1965 (Fre'res des Hommes) e oggi presente anche in Belgio, Francia, Italia (dal 1969) e Lussemburgo. Riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri - per la cooperazione internazionale - e dal Ministero dell’Istruzione - per l’attivita' formativa e di sensibilizzazione che svolge in Italia - opera in Asia, America Latina e Africa con partner (gruppi e associazioni locali) promuovendo scambi, programmi e progetti di sviluppo sociale ed economico a favore delle popolazioni piu' svantaggiate. Sostiene progetti nell’ambito dei diritti umani, della difesa dell’ambiente e dello sviluppo rurale, dell’economia locale, della sicurezza alimentare e dei processi di partecipazione democratica. I paesi di intervento sono: Africa (Costa d’Avorio, Burkina Faso, Mali, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Senegal), America Latina (Bolivia, Brasile, Cuba, Guatemala, Messico, Nicaragua, Haiti, Peru', Repubblica Dominicana) e Asia (India, Indonesia, Pakistan, Filippine).
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Palazzo Rosso
Via Garibaldi 18 - Genova
Orari: Dal martedi' al venerdi' dalle 9.00 alle 19.00, e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00.
Ingresso gratuito